Il controllo della caldaia: quando va fatto, il libretto di manutenzione è obbligatorio?
Controllo della caldaia da parte di un tecnico specializzato e rilascio del libretto di manutenzione (foto di paolobros – Fonte: https://pixabay.com) |
Il controllo della caldaia: normativa
La normativa di riferimento per il controllo della caldaia, e il rilascio del bollino blu, sono il Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005, integrato successivamente dal Comunicato del Consiglio dei Ministri n.69 del 2013 in linea con la direttiva europea n 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.
Secondo quanto stabilito dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 (D.M. 37/08), il tecnico specializzato che lavora per una ditta che ha le abilitazioni necessarie per eseguire questi interventi ha l’obbligo di effettuare i controlli per la manutenzione delle caldaie e di registrare il tutto sul libretto dell’impianto. Nel libretto che deve conservare con cura il proprietario della caldaia vengono annotati i valori registrati dal tecnico e la data del controllo. Con il controllo della caldaia viene rilasciato il bollino blu previa verifica positiva dei fumi della caldaia e viene fatta anche un pulizia generale. Questo controllo è bene farlo prima dell’inizio dell’inverno in modo che se la caldaia ha dei problemi o è troppo vecchia e bisogna cambiarla si è in tempo prima che arrivi il freddo. Al di la dell’obbligo di legge è molto importante tenere sotto controllo le caldaie (soprattutto se cominciano ad avere qualche anno) perchè sono delle bombe a orologeria e se non viene fatta la corretta manutenzione e controllo potrebbe essere molto pericoloso per noi e per gli altri non solo in caso estremo di scoppio ma anche per eventuali perdite di gas. Inoltre se la caldaia lavora male dal punto di vista della resa energetica andremo a consumare di più e quindi inquinare di più l’ambiente ma soprattutto a spendere di più in bolletta. La normativa quindi dal 2016 ha introdotto l’obbligo del controllo della caldaia e del libretto sia per gli impianti termici e le caldaie ma anche per i climatizzatori sia quelli di nuova installazione sia quelli già esistenti. In questo secondo caso quando viene il tecnico ci farà un libretto della caldaia nuovo.
Controllo temperatura e stato caldaia con schermo touchscreen (foto di Skitterphoto – Fonte: https://pixabay.com) |
Ogni quanto va fatto il controllo della caldaia
La normativa stabilisce che il controllo della caldaia eseguito da un tecnico specializzato e abilitato deve essere eseguito in base alla tipologia e alla potenza della caldaia secondo quanto segue:
- per quelli a gas metano o GPL, ogni quattro anni dopo la prima accensione;
- per gli impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza tra i 10 e 100 Kw, ogni 2 anni;
- le caldaie che superano i 100Kw devono essere controllate ogni anno.
Quindi per la maggior parte degli impianti domestici che hanno caldaie a gas comprese tra i 10 e i 100 Kw il controllo della caldaia con il rilascio del bollino blu va fatto ogni 2 anni, mentre la pulizia della caldaia non è obbligatoria ma è consigliata farla una volta all’anno solitamente alla fine dell’estate prima che inizi l’inverno. In ogni caso sarà il tecnico che segnerà la data dell’ultimo controllo e a dirci quando fare quello successivo.
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Cos’è il modello del nuovo libretto impianto e quando va compilato
In passato esisteva già una specie di libretto per la caldaia ma la presenza di molti impianti vecchi e i frequenti incidenti che ogni tanto capitavano hanno portato lo Stato a intervenire incentivando l’installazione di nuovi impianti ad alta efficienza e l’uso di fonti rinnovabili ma soprattutto ha introdotto l’obbligo del controllo della caldaia e impianti di climatizzazione e di compilazione del libretto dell’impianto da parte del tecnico per impianti nuovi e anche per quelli esistenti. Il libretto dell’impianto (per tutti gli impianti termici, caldaie, climatizzatori, pompe di calore e pannelli fotovoltaici) è una carta d’identità dell’impianto dove vengono annotate tutte le informazioni relative alla manutenzione ordinaria, straordinaria e controlli in modo che sia tutto tracciato e identificato e questo libretto è uguale per tutti in tutto il paese. Il libretto della caldaia deve essere obbligatoriamente compilato dal tecnico che appone una firma e un timbro e deve essere conservato con estrema cura dal proprietario dell’impianto stesso. Tenete conto che un impianto mediamente dura attorno ai 10 anni dopodichè non è più sicuro e quindi bisognerebbe sostituirlo con uno nuovo e più efficiente usufruendo degli incentivi. Con il libretto dell’impianto (caldaia, climatizzatore, pannelli fotovoltaici, etc.) vengono identificati con un codice chiave in un database (una specie come avviene per gli immobili che vengono identificati nel catasto) e questo codice è fondamentale per la redazione degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) obbligatori per compravendite e affitti e ovviamente per gli edifici di nuova costruzione.
Chi si occupa della manutenzione della caldaia
Se la casa è di proprietà e quindi anche la caldaia sarà il proprietario dell’immobile o l’amministratore di condominio (se l’impianto è centralizzato) ad occuparsene del controllo della caldaia e della sua manutenzione contattando il tecnico per la prova dei fumi. In caso di affitto invece il controllo spetta all’affittuario mentre per interventi straordinari come la sostituzione della caldaia spetta comunque al proprietario.
Cosa si rischia se non si fa il controllo della caldaia?
Come abbiamo visto il controllo della caldaia è fondamentale e importantissimo non solo perchè si rischia di prendere la multa ma in primo luogo per salvaguardare la nostra incolumità e quella degli altri e in secondo luogo per risparmiare sulle bollette e per inquinare meno. La maggior parte dell’inquinamento atmosferico del pianeta non è prodotto dalle macchine o dalle industrie bensì dagli edifici e dagli impianti di riscaldamento e condizionamento. L’unico modo per migliorare e diminuire le dispersioni energetiche su nuovi edifici e sulle ristrutturazioni è migliorare l’involucro edilizio installando il rivestimento a cappotto e gli infissi in vetrocamera, installare pannelli fotovoltaici e collettori solari in copertura e avere impianti efficienti in classe A+. Lo Stato italiano negli ultimi anni sta facendo molto con gli incentivi statali per cercare di rinnovare non tanto le nuove costruzioni ma tutto il parco immobiliare esistente o almeno gran parte di esso.
Detto questo, come disposto dall’articolo 15 del D.l .192/2005, il proprietari oche non si occupa di chiamare il tecnico per fare il controllo della caldaia rischia una multa che da dai 500 ai 3000 euro. I controlli vengono fatti a campione e vengono commissionati dalla Società di Distribuzione di Energia Elettrica ai Comuni per accertarsi del rispetto delle norma da parte dei proprietari e dei tecnici.