Le facciate continue (dette anche pareti cortina, o
curtain-wall, o mur rideau) sono un particolare tipo di tamponamento della
struttura a scheletro dell’edificio (solitamente in
calcestruzzo armato
oppure acciaio) costituito da elementi metallici appesi ai solai, sui quali
sono montati serramenti e pannelli ciechi.
Le facciate continue si sono
sviluppate negli ultimi quarant’anni e sono diventate il
simbolo dell’architettura moderna e contemporanea, grazie alle loro
qualità estetiche, funzionali ed energetiche.
Facciata continua di un grattacielo in acciaio e vetro (foto di Michael Gaida – Fonte: pixabay.com) |
I serramenti e il disegno delle facciate
La forma, le dimensioni e la
posizione dei serramenti
contribuiscono fortemente a connotare l’aspetto delle facciate degli
edifici. Senza voler entrare nelle tematiche della composizione
architettonica, si può osservare che il disegno delle facciate è
determinato dai seguenti fattori:
- forma, dimensioni e caratteristiche dei serramenti;
- posizione dei serramenti rispetto al filo delle facciate;
- rapporti tra superfici opache e superfici trasparenti.
Possiamo sostanzialmente avere finestre di forma
rettangolare-verticale oppure finestre con sviluppo orizzontale
(le famose “finestre a nastro” introdotte da
Le Corbusier fra i 5 punti dell’architettura moderna). Le
finestre verticali sono invece la soluzione tradizionale, che ha
da sempre dimostrato di essere una sorgente luminosa conveniente in
termini funzionali e costruttivi. Negli ultimi quarant’anni si sono
infine affermate soluzioni di facciate caratterizzate da un
grande sviluppo delle superfici vetrate, denominate
facciate continue ultimamente evolute nelle
vetrate strutturali.
Curtain wall a Londra (foto di jplenio – Fonte: https://pixabay.com) |
Curtain Wall: cenni storici
Le facciate continue o curtain-wall si sono affermate
verso la metà del XIX° secolo con la scoperta delle potenzialità del
calcestruzzo armato e della possibilità di realizzare un sistema
costruttivo a scheletro basato su pilastri, travi e solai. La
costruzione di edifici con ossatura portante in calcestruzzo armato cominciò ad affermarsi pienamente in Italia verso il 1930 con
l’introduzione della tecnica del calcestruzzo armato per l’esecuzione
degli elementi strutturali.
Le sue caratteristiche essenziali sono:
- l’impiego di elementi (pilastri, travi e solai) conformati in una
struttura a telaio; - la possibilità di introdurre soluzioni tecniche più adeguate alle
nuove esigenze produttive; - l’adattabilità alle diverse tipologie edilizie.
In Europa, sempre in quegli anni ci furono alcuni architetti
importanti che svilupparono la soluzione tecnica del
curtain wall e la applicarono all’architettura moderna.
Fra gli esempi che possiamo citare ci sono alcune opere fondamentali e
di assoluta bellezza come le Officine Fagus di Gropius-Meyer ad
Alfeld in Germania, l’edificio del Bauhaus di
Walter Gropius a Dessau e il
padiglione svizzero della Cité Universitarie di
Le Corbusier a Parigi.
Edificio del Bauhaus a Dessau Germania – arch. Walter Gropius (foto di Tegula – Fonte: https://pixabay.com) |
Ma è nel secondo dopoguerra, con l’avanzare della tecnologia e delle
capacità costruttive, che negli Stati Uniti architetti come
Mies Van Der Rohe seppero studiare e perfezionare il
curtain wall per realizzare grattacieli e palazzi che ancora
oggi sono esempi assoluti di architettura moderna.
Fra i vari esempi possiamo citare la Lever House di Skidmore,
Owings e Merril a New York, l’Alcoa Building di Harrison e Abramovitz
a Pittsburg e forse il più noto Seagram Building di
Mies van der Rohe a New York. Basandosi quindi sul concetto
della produzione in serie, il curtain wall, grazie a questi
architetti, diventa ufficialmente un simbolo delle potenzialità
dell’architettura moderna e contemporanea.
Particolare della curtain wall del Seagram Buildin a New York progettato dall’arch. Mies Van Der Rohe |
Tipologie di facciate continue (Curtain Wall)
Le facciate continue o curtain-wall sono un
particolare tipo di tamponamento della struttura a scheletro
dell’edificio (solitamente in
calcestruzzo armato
oppure acciaio) costituito da elementi metallici appesi ai solai, sui
quali sono montati serramenti e pannelli ciechi (oggi vengono
integrate anche con i pannelli fotovoltaici). Si caratterizzano sia
per gli aspetti funzionali che per le implicazioni architettoniche
sull’edificio.
Le facciate continue possono essere considerate un
sistema costruttivo vero e proprio per la chiusura esterna
degli edifici, sviluppato e perfezionato grazie alle potenzialità
applicative dei sistemi di profili di alluminio. Esse sono realizzate
in diversi tipi, tra i quali si possono ricordare quelli che prendono
le seguenti denominazioni:
- facciate a montanti e traverse
- facciate a montanti ed elementi
- facciate a elementi
A tal proposito, gli elementi caratterizzanti delle
facciate continue sono:
- Struttura portante autoportanti o ancorati alla struttura
principale. - Pannellatura vetrata e cieca
- Guarnizioni e giunti
- Elementi schermanti fissi o mobili
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Grattacieli a New York con curtain wall in acciaio e vetro (foto di jplenio – Fonte: https://pixabay.com) |
Facciate a montanti e traverse
Le facciate a montanti e traverse sono formate da un reticolo
di montanti verticali (fissati alla struttura portante
dell’edificio) e di traverse orizzontali, che delimitano le
specchiature nelle quali vengono successivamente inseriti gli elementi
di tamponamento e quelli apribili. Il montaggio in opera risulta
facilitato dalle dimensioni contenute e dai pesi degli elementi, ma
richiede la predisposizione del ponteggio.
Facciate a montanti ed elementi
Le facciate a montanti ed elementi sono costituite da montanti
verticali fissati alla struttura portante dell’edificio, tra i quali
vengono inseriti telai dotati di tamponamenti e di elementi apribili.
Rappresentano i primi tipi di sistemi utilizzati nella realizzazione
delle facciate continue.
Facciate a elementi
La facciate a elementi sono composte da
elementi modulari prefabbricati in stabilimento (con altezza
pari a quella del piano) completi di tamponamenti e di parti apribili,
che vengono fissati direttamente alla struttura portante
dell’edificio. Gli elementi presentano problemi di sollevamento ai
piani, ma possono essere montati con operazioni eseguibili
dall’interno dell’edificio, risparmiando i ponteggi esterni.
Curtain Wall applicata nell’architettura moderna: le vetrate strutturali
Le vetrate strutturali (structural glazing), dette anche
facciate continue strutturali, costituiscono un tipo
particolare di facciata continua in cui le lastre di
tamponamento sono ancorate a una struttura metallica mediante
incollaggio con speciali adesivi siliconici, che garantiscono
l’aderenza e nel contempo permettono i movimenti di dilatazione. Gli
elementi della struttura metallica non sono visibili
dall’esterno, per cui le facciate assumono l’aspetto di grandi
superfici specchianti omogenee, prive degli elementi (serramenti,
tamponamenti, cornicioni, etc.) che in genere restano in evidenza in
quelle realizzate con altre tecniche.
Un’altra applicazione abbastanza recente del curtain wall è la
realizzazione di edifici con facciate continue a doppia pelle che funzionano come le facciate ventilate con la formazione di
una camera di ventilazione naturale che regola il calore in estate e
il freddo e l’umidità in inverno oltre che regolare, tramite l’ausilio
dei brise soleil, l’illuminazione interna ai locali.
Vantaggi e svantaggi del Curtain Wall
Se dal punto di vista costruttivo, funzionale, architettonico,
estetico ed economico l’evoluzione della facciata continua ha
portato notevoli vantaggi caratterizzando di fatto
l’architettura contemporanea dell’ultimo secolo permettendo di
realizzare opere importanti non vi è dubbio che l’utilizzo di questo
particolare sistema costruttivo presenta anche qualche nota negativa.
Ad esempio nel caso delle facciate strutturali:
- la necessità di garantire un efficace effetto specchiante e di
evitare e di evitare che traspaiano all’esterno gli elementi
strutturali, impone l’utilizzo di vetri fortemente riflettenti, con
l’inconveniente di ridurre la quantità di luce che penetra
all’interno; - è necessario predisporre impianti di climatizzazione e di
illuminazione artificiale piuttosto complessi; - richiede manodopera specializzata per la posa in opera che deve
essere fatta a “regola d’arte”; - l’esigenza di evitare ogni inserimento di profili che turbino
l’uniformità superficiale riduce la possibilità d’inserimento di
parti apribili nella facciata, creando vincoli sulle modalità di
apertura e notevoli problemi tecnici.
Vetro strutturale (foto di MichaelGaida – Fonte: pixabay.com) |