Il vetrocemento, chiamato anche vetromattone, è un’ottima soluzione in ambito edile.
Esteticamente gradevole e affascinante, viene usato per arredare e decorare con stile o per la divisione di ambienti domestici, facendo passare la luce.
Scopriamo questo materiale sorprendente e di design.
Vetrocemento utilizzato per arredare il bagno (foto di JamesDeMers – Fonte: https://www.needpix.com) |
I mattoni in vetrocemento vengono utilizzati per la realizzazione di strutture verticali e orizzontali traslucide. Le pareti verticali sono da considerarsi autoportanti, mentre le strutture orizzontali posso essere anche di tipo praticabile. I mattoni in vetrocemento permettono, grazie ai loro differenti colori, formati e disegni (anche nelle versioni satinate), la realizzazione di composizioni particolarmente creative e funzionali per partizioni interne ed esterne di diverso grado di trasparenza, con forme anche curve. La posa del vetrocemento varia a seconda delle esigenze di carattere economico, tecnico e costruttivo. Principalmente vengono eseguiti tre tipi d’installazione:
- posa in opera di tipo cementizio in cantiere;
- prefabbricata in laboratorio;
- montaggio a secco mediante appositi grigliati.
Che cos’è il vetrocemento?
Il vetrocemento è un materiale utilizzato in edilizia e nell’arredamento: in pratica sono dei mattoni o piastrelle, in genere di forma quadrata, formati da due formelle di vetro tra le quali c’è una camera d’aria pressurizzata e legati tra loro con giunti di cemento armato. L’intercapedine d’aria presente tra i due strati di vetro garantisce un buon isolamento termico e acustico.
In passato infatti il vetrocemento veniva utilizzato nei capannoni industriali o in edifici di poco pregio perché era considerato un materiale “povero”, ma negli ultimi anni il vetrocemento ha ripreso vita grazie anche alle nuove colorazioni, forme dei mattoni e tipologie di vetro, tanto che sempre più architetti e designer li utilizzano nei loro progetti di interni.
Aspetto superficiale del vetrocemento
Oggi il vetrocemento può avere vari colori, gradi di trasparenza e design delle formelle.
Il vetrocemento può avere i seguenti effetti superficiali:
- trasparente;
- satinato/opaco;
- liscio;
- ondulato;
- colorato con varie tonalità.
Dove posso utilizzare il vetromattone?
Esempio di vetrocemento utilizzato per la facciata esterna di un edificio utilizzato probabilmente nei vani scala (foto di MichaelGaida – Fonte:https://pixabay.com) |
- Bagno: un caso in cui si potrebbe utilizzare il vetrocemento potrebbe essere nel bagno per esempio per realizzare un muretto basso o una paretina per separare il piatto doccia dai sanitari ottenendo così la giusta privacy senza rinunciare alla sensazione di leggerezza e luminosità e dai sorprendenti effetti estetici;
- Zona ingresso: un altro esempio classico dove possiamo utilizzare una parete in vetrocemento è nella zona ingresso, di solito sempre più buia di altre zone, per separare la zona ingresso dalla zona giorno senza rinunciare alla luminosità;
- Vani scala: il vetrocemento può essere utilizzato anche per aumentare la luminosità nei vani scala e creare un bel effetto visivo;
- Pareti divisorie: una parete divisoria in vetrocemento diventa un vero e proprio elemento di arredo; quindi oltre a svolgere la funzione propria di una parete arreda anche la stanza. Una parete divisoria in vetrocemento potrebbe essere ideale per esempio per separare la cucina dal salotto senza creare una divisione netta, oppure per illuminare ambienti ciechi (come magazzini o ripostigli) o ancora per realizzare pareti che danno sul giardino o su spazi esterni. Una soluzione che potrebbe essere utile in alcuni casi specifici, è quella di chiudere la parte alta di una parete realizzando una fascia di 50-60 cm con il vetrocemento per far passare la luce da una stanza all’altra.
- Lucernai: anche i lucernari possono essere utilizzati per realizzare un lucernario in copertura.