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Il vetrocemento: cos’è e come utilizzarlo

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Il vetrocemento, chiamato anche vetromattone, è un’ottima soluzione in ambito edile.

Esteticamente gradevole e affascinante, viene usato per arredare e decorare con stile o per la divisione di ambienti domestici, facendo passare la luce.

Scopriamo questo materiale sorprendente e di design.

vetrocemento utilizzato per il bagno
Vetrocemento utilizzato per arredare il bagno (foto di JamesDeMers – Fonte: https://www.needpix.com)




I mattoni in vetrocemento vengono utilizzati per la realizzazione di strutture verticali e orizzontali traslucide. Le pareti verticali sono da considerarsi autoportanti, mentre le strutture orizzontali posso essere anche di tipo praticabile. I mattoni in vetrocemento permettono, grazie ai loro differenti colori, formati e disegni (anche nelle versioni satinate), la realizzazione di composizioni particolarmente creative e funzionali per partizioni interne ed esterne di diverso grado di trasparenza, con forme anche curve. La posa del vetrocemento varia a seconda delle esigenze di carattere economico, tecnico e costruttivo. Principalmente vengono eseguiti tre tipi d’installazione:

  1. posa in opera di tipo cementizio in cantiere; 
  2. prefabbricata in laboratorio;
  3. montaggio a secco mediante appositi grigliati.

Che cos’è il vetrocemento?

Il vetrocemento è un materiale utilizzato in edilizia e nell’arredamento: in pratica sono dei mattoni o piastrelle, in genere di forma quadrata, formati da due formelle di vetro tra le quali c’è una camera d’aria pressurizzata e legati tra loro con giunti di cemento armato. L’intercapedine d’aria presente tra i due strati di vetro garantisce un buon isolamento termico e acustico.

 
Le caratteristiche e i pregi del vetrocemento sono appunto le ottime proprietà isolanti, l’impermeabilità, la resistenza agli urti e la trasparenza; ecco perché sono un’ottima soluzione e vengono spesso utilizzate per realizzare pareti divisorie o muretti in quanto fungono da elemento separatore ma allo stesso tempo lasciano passare la luce senza rinunciare alla privacy.
 

In passato infatti il vetrocemento veniva utilizzato nei capannoni industriali o in edifici di poco pregio perché era considerato un materiale “povero”, ma negli ultimi anni il vetrocemento ha ripreso vita grazie anche alle nuove colorazioni, forme dei mattoni e tipologie di vetro, tanto che sempre più architetti e designer li utilizzano nei loro progetti di interni.

Aspetto superficiale del vetrocemento

Il vetrocemento è un’ottima soluzione che permette di separare gli ambienti con stile senza rinunciare alla luce. Ma la cosa importante è che una parete in vetrocemento non è trasparente quindi anche se lascia passare la luce e isola termicamente e acusticamente permette di avere la propria privacy ottenendo bellissimi effetti di luce.
 

Oggi il vetrocemento può avere vari colori, gradi di trasparenza e design delle formelle.

Il vetrocemento può avere i seguenti effetti superficiali:

  • trasparente;
  • satinato/opaco;
  • liscio;
  • ondulato;
  • colorato con varie tonalità.
 

Dove posso utilizzare il vetromattone?

vetrocemento utilizzato per la facciata esterna di un edificio
Esempio di vetrocemento utilizzato per la facciata esterna di un edificio utilizzato probabilmente nei vani scala
(foto di MichaelGaida – Fonte:https://pixabay.com)  

 

Il vetrocemento può essere utilizzato sia per arredare gli interni ma si presta molto bene anche per ambienti esterni. In ogni caso è molto utile utilizzarlo quando abbiamo necessità di creare dei divisori avendo comunque un buon isolamento termico e acustico ma abbiamo anche bisogno di far passare la luce naturale. Vediamo di seguito quali possono essere i casi pratici dove posso utilizzare il vetrocemento magari a seguito di una ristrutturazione:
  • Bagno: un caso in cui si potrebbe utilizzare il vetrocemento potrebbe essere nel bagno per esempio per realizzare un muretto basso o una paretina per separare il piatto doccia dai sanitari ottenendo così la giusta privacy senza rinunciare alla sensazione di leggerezza e luminosità e dai sorprendenti effetti estetici;
  • Zona ingresso: un altro esempio classico dove possiamo utilizzare una parete in vetrocemento è nella zona ingresso, di solito sempre più buia di altre zone, per separare la zona ingresso dalla zona giorno senza rinunciare alla luminosità; 
  • Vani scala: il vetrocemento può essere utilizzato anche per aumentare la luminosità nei vani scala e creare un bel effetto visivo;
  • Pareti divisorie: una parete divisoria in vetrocemento diventa un vero e proprio elemento di arredo; quindi oltre a svolgere la funzione propria di una parete arreda anche la stanza. Una parete divisoria in vetrocemento potrebbe essere ideale per esempio per separare la cucina dal salotto senza creare una divisione netta, oppure per illuminare ambienti ciechi (come magazzini o ripostigli) o ancora per realizzare pareti che danno sul giardino o su spazi esterni. Una soluzione che potrebbe essere utile in alcuni casi specifici, è quella di chiudere la parte alta di una parete realizzando una fascia di 50-60 cm con il vetrocemento per far passare la luce da una stanza all’altra. 
  • Lucernai: anche i lucernari possono essere utilizzati per realizzare un lucernario in copertura.

 

 
 
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