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Impianto autoclave: quanto costa e come funziona

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Impianto autoclave: quanto costa e come funziona

L’impianto autoclave è un sistema adottato per aumentare la pressione dell’acqua nelle tubazioni dell’impianto idrico garantendo una portata adeguata nei casi in cui la pressione è bassa come gli appartamenti posti ai piani alti di un edificio. Vediamo quanto costa e come funziona.

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L’impianto autoclave garantisce la pressione per far uscire l’acqua dal rubinetto
(foto di MikesPhotos – Fonte: https://pixabay.com)

Quando occorre installare un impianto autoclave?

A volte capita che quando apriamo il rubinetto per lavarci le mani o il viso nonostante il rubinetto sia aperto dal tutto esca poca acqua. Questo può essere imputabile a svariate cause fra cui la scarsa pressione presente nell’impianto idrico. L’acqua infatti per uscire correntemente dai rubinetti è in pressione in quanto deve vincere la forza di gravità nel suo percorso dal basso verso l’alto. 

L’installazione di un impianto autoclave si rende necessario in tutti quei casi in cui ci sono edifici a più piani e la pressione presente nell’impianto di distribuzione dell’acqua potabile non sia sufficiente a garantire il corretto servizio. Nei casi più critici tale pressione è talmente scarsa e insufficiente che l’erogazione dell’acqua viene a mancare. nel nostro Paese ci sono zone più di altre che risentono di questo problema e quando ci sono palazzi e condomini con più di due tre piani è obbligatorio installare un impianto autoclave per usufruire dell’acqua potabile. 


Dove viene collocato?

In genere nei condomini l’impianto autoclave si trova al piano terra o interrato nel sottoscala oppure in un locale tecnico accessibile solamente da personale addetto che avranno anche il compito di garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria che deve essere fatta annualmente al fine di garantire il corretto funzionamento.


Come funziona un impianto autoclave

Quindi banalmente l’impianto autoclave è un sistema idraulico in grado di aumentare la pressione dell’acqua potabile: in pratica l’acqua presente nella rete idrica (che non sarebbe in grado di raggiungere tutti i terminali di erogazione presenti a tutti i piani del condominio) passa attraverso l’autoclave, composto da un serbatoio o vasca di accumulo, che ne aumenta la pressione portandola a tutti i rubinetti e garantendo così il normale funzionamento. Il serbatoio serve per ricevere l’acqua e per accumularla quando l’acqua presente nella rete non è presente.

Dal serbatoio l’acqua va a finire in una pompa elettrica che, quando è in funzione, invia l’acqua al “vaso d’espansione” in cui è presente una camera d’aria in pressione detta “polmone”. L’acqua riempie il vaso d’espansione spinta dalla pompa e comprime il polmone che a sua volta, esercita una pressione sull’acqua. a questo punto l’acqua che ha acquistato una pressione maggiore di quella di partenza può correre lungo le tubazioni e raggiungere così i rubinetti presenti ai piani superiori dell’edificio.

La pompa elettrica non funziona sempre ma solo quando la pressione della rete idrica non è sufficiente a garantire il servizio richiesto. Al contrario quando c’è sufficiente pressione nella rete la pompa elettrica smette di funzionare. Per fare questo si avvale del pressostato, ovvero un apparecchio di controllo montato sulla pompa elettrica. Sul pressostato viene regolata e impostata la pressione di ingresso e di uscita in base alla quale entra in funzione oppure si spegne.

Le elettropompe quindi e la vasca di accumulo sono quindi fondamentali per il funzionamento del sistema e per garantire sempre l’acqua in pressione anche quando non è fornita dalla rete comunale; però al contempo l’impianto autoclave ha un grande svantaggio ovvero che se viene a mancare l’energia elettrica il meccanismo non entra in funzione.


Quanto costa un impianto autoclave

Come tutte le cose è difficile dire quanto costa di preciso un impianto autoclave. Il prezzo per installare un impianto autoclave è vario e dipende da chi lo fa (è sempre bene farsi fare più di un preventivo qualora si decidesse o si renda necessario installarlo), dalla zona geografica dove si trova l’edificio, dal numero di utenze da alimentare, dal numero di piani e quindi dal dislivello che deve fare la pompa, e dalla quantità d’acqua che viene normalmente prelevata in contemporanea. Generalmente i prezzi per un edificio di due/tre piani in condizioni normali quindi che serve tre/quattro utenze varia dai 1500 ai 3000 euro.

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