Uno dei problemi che si possono verificare quando si vive in un
condominio sono le infiltrazioni d’acqua dovute a rotture di
tubazioni o altri problemi. L’acqua quando si infiltra nelle strutture murarie
può essere molto pericolosa e provocare seri danni e richiede un intervento
tempestivo. Ma quando si parla di condominio chi paga?
Infiltrazioni d’acqua in condominio (foto di WikimediaImages – Fonte: pixabay.com) |
Infiltrazioni d’acqua: come comportarsi
Uno dei tipici problemi che si verificano quando si vive in condominio sono le
famose infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto o dalle pareti,
problemi che oltre a provocare danni sono causa di litigi e disagio. Le
infiltrazioni d’acqua in genere sono dovute da ammaloramenti di elementi
edilizi causati da una scarsa manutenzione e possono causare muffa con aumento
di umidità oltre che danneggiare l’immobile.
Quando ci sono queste infiltrazioni è possibile richiedere il risarcimento
danni ma come richiederlo? Chi paga? Quando è necessario l’intervento
dell’amministratore di condominio? Se vivi in una casa singola la cosa da fare
è contattare un professionista che dopo aver effettuato un sopralluogo andrà
ad intervenire per riparare il danno pagando a proprie spese la
riparazione del danno.
Il problema invece sorge per chi vive in condominio le cose si fanno più
complicate quando si tratta di capire chi paga. In questo caso occorre
capire se il danno proviene da un appartamento oppure se provengono dalle
parti comuni del condominio.
Quando contattare l’amministratore di condominio
Innanzitutto ogni qualvolta che si verifica un danno è sempre bene
contattare l’amministratore di condominio che ha il compito di
verificare il danno e contattare un’impresa per riparare il danno. Il perito
in questo caso andrà a quantificare il danno e, se ricorrono i presupposti
legali, l’amministratore provvederà a presentare un’ulteriore domanda di
risarcimento.
Le infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto o dai piani superiori sono
abbastanza frequenti soprattutto nei vecchi condomini e queste possono
verificarsi a causa ad esempio di forti eventi metereologici, vento e rottura
delle tubature vecchie, o ancora a causa di lavori di ristrutturazione del
vicino che andando a toccare le murature rompe una vecchia tubatura.
In questi casi, prima ancora di capire chi paga, è fondamentale l’intervento tempestivo di un tecnico per porre rimedio al danno con un intervento mirato e strutturale ed evitare
così danni ben maggiori. Una volta individuata la causa del danno procederà
poi all’impermeabilizzazione e al rinforzo del punto in cui l’infiltrazione
d’acqua ha prodotto i suoi danni.
Chi paga i lavori per riparare i danni?
Veniamo ora al punto cruciale della questione, causa di litigi fra condomini,
ovvero una volta eseguiti i lavori chi paga? In questo caso, come accennato
all’inizio, bisogna fare una distinzione se l’infiltrazione d’acqua
deriva dall’appartamento di sopra o adiacente (ed è quindi provocato da un
altro condominio) oppure se l’infiltrazione proviene dal tetto, quindi
da uno spazio di pertinenza dell’intero condominio perché compreso nelle
“parti comuni”.
Secondo quanto stabilito dal Codice civile all’articolo 205:
Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia,
salvo che provi il caso fortuito.
Da qui si evince che ogni proprietario o inquilino in affitto è
responsabile delle cose che ha in custodia ed è tenuto a pagare gli
interventi di manutenzione e i danni provocati dalle infiltrazioni. Egli deve
provvedere alla manutenzione ordinaria della propria abitazione a cui
non può sottrarsi. In tal caso deve pagare i danni che gli altri hanno subito
a causa sua. Viene fatta un’eccezione in presenza di caso fortuito, ovvero di eventi imprevedibili e non imputabili al
proprietario come ad esempio un forte evento meteorologico.
Nel caso invece il danno interessa le parti comuni sarà l’intero
condominio a provvedere alle spese per riparare il danno ripartendo la quota
per il numero di famiglie.
Lettera all’amministratore di condominio
Visto che secondo la legge italiana il diritto al risarcimento del danno
esiste entro i 5 anni dal giorno in cui si è verificato l’evento dannoso,
occorre agire in fretta. Nel caso in cui il responsabile che deve pagare non
intendere risarcire il danno e le cose vanno per le lunghe allora è necessario
inviare una lettera di diffida all’amministratore di condominio con indicato
l’esplicito sollecito di pagamento delle somme dovute.
Nel caso il danno provenga da un appartamento la lettera va indirizzata
al proprietario, nel caso il danno interessi le parti comuni la lettera va
indirizzata all’amministratore.
Per scrivere correttamente una lettera diffida al pagamento dei danni
da infiltrazioni è necessario indicare:
- il nominativo del danneggiato;
- l’entità delle spese da risarcire (sia per i lavori di manutenzione che per
gli eventuali danni arrecati a mobili o altre pertinenze della casa); - le generalità della persona che ha provocato il danno;
- il sollecito a pagare quanto indicato entro il termine indicato.
Se le cose non si risolvono per le buone allora l’ultima soluzione estrema è
ricorrere alle vie legali e affidarsi a un avvocato.