A Santiago del Cile nel Sud America verrà realizzato il primo hotel con
facciate ventilate bioattive per combattere l’inquinamento atmosferico e
migliorare la qualità dell’aria. Vediamo di cosa si tratta.
Facciate ventilate bioattive (foto di Tama66 – Fonte: pixabay.com) |
Cos’è il Laminam
Probabilmente per chi non è addetto ai lavori magari ha già sentito parlare di
Laminam ma non sa esattamente cosa sia. Quando parliamo di Laminam parliamo di
lastre in
gres porcellanato
ottenuta attraverso procedimenti industriali. Laminam è il nome
dell’azienda che produce queste piastrelle di vario formato che vengono
utilizzate per rivestire pavimenti, porte e pareti interne oppure superfici
esterne. Negli ultimi anni il gres porcellanato ha torvato largo impiego
nell’architettura e nell’arredamento interno grazie alla sua varietà di
formati, alla moltitudine di variazioni cromatiche disponibili e alle sue
caratteristiche fisico-chimiche che rendono questo materiale
estremamente resistente all’usura, al calore, alle sollecitazioni meccaniche,
all’azione degli agenti atmosferici, etc. Il laminam è quindi un materiale
economico, elegante e molto resistente.
Laminam e le superfici bioattive
Laminam recentemente si è resa partecipe della realizzazione del primo hotel
costruito in America Latina con superfici bioattive. Siamo a Santiago del Cile
e il progetto per l’Hotel Nodo è stato realizzato dall’architetto
Ricardo Stein. L’intensione di Stein era quella di realizzare un
edificio che fosse in grado di rappresentare iconograficamente l’idea di un
bosco e come tale fare in modo che contrastasse l’inquinamento.
Per fare questo ha deciso di utilizzare per le facciate dell’edificio una
facciata ventilata
utilizzando la ceramica bioattiva Laminam. Esteticamente la texture e il
colore delle lastre di laminam richiamano il
legno naturale degli alberi e attivamente abbattono l’inquinamento
atmosferico. Riccardo Stein per realizzare l’hotel si è ispirato al
“Bosco Verticale” di Stefano Boeri realizzato a Milano. L’architettura si evolve sempre più ed è tesa alla
sostenibilità ambientale: il progetto di Stein è un altro esempio di come si
possa contribuire attivamente a risolvere questo problema dei tempi moderni.
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Il nuovo primato di Laminam
L’architetto cileno Ricardo Stein specializzato nella costruzione di
edifici sostenibili ha deciso di affidarsi all’azienda italiana laminam per
realizzare le facciate dell’Hotel. Il particolare rivestimento proposto da
Laminam per esteticamente richiama il legno ma sono dotate di tecnologia
bioattiva. Secondo l’idea progettuale di Stein l’edificio deve inserirsi
perfettamente nell’ambiente e nel paesaggio e contribuire attivamente alla
lotta ai cambiamenti climatici. L’architetto cileno ha concepito questo suo
nuovo edificio come un “organismo vivente” dove naturale e artificiale
si compenetrano l’un l’altro.
Il progetto
Ricardo Stein molto sensibile alle tematiche della sostenibilità, da
deciso di realizzare un edificio che fosse in grado di eliminare
l’inquinamento in maniera attiva e per farlo ha deciso di utilizzare questo
particolare rivestimento in ceramica bioattiva targata Laminam. A
differenza di Boeri che ha introdotto spazi appositi per inserire le piante e
gli alberi Stein ha provato a fare qualcosa di diverso.
Concettualmente il progetto è stato concepito come una base di pietra
(basamento realizzato in calcestruzzo armato) dove sorge un albero, un
elemento in legno rappresentato dalla facciata ventilata. Dal primo al
terzo piano trovano posto le funzioni pubbliche dell’Hotel come il ristorante,
la sala riunioni, un’area co-working, etc. mentre dal 4° all’11° piano si
trovano le camere da letto.
Ovviamente non è solo il materiale utilizzato per il rivestimento esterno
della facciata a rendere questo edifico green ma anche tutta una serie
di altre accortezze (come la stessa facciata ventilata) volte al risparmio
energetico e alla qualità della vita di chi lo abita. Di sicuro questo è il
primo hotel costruito in Sud America a utilizzare questo materiale e questa
tecnologia.
L’architetto voleva lavorare molto sull’immagine estetica richiamando il legno
ma anche sulla funzione contribuendo ad abbattere l’inquinamento.
Caratteristiche della facciata bioattiva
L’intero edificio progettato da Ricardo Stein prevede 2.300 mq di lastre
Laminam con trattamento bioattivo dello spessore di 3 mm. La tecnologia
bioattiva è una particolare tecnologia brevettata che è in grado attraverso
l’azione della luce solare, di purificare l’aria come fa un vero e proprio
albero. Nello specifico per questo progetto è stato calcolato che la facciata
bioattiva è in grado di purificare l’aria e produrre ossigeno in un anno come
l’equivalente di una foresta di 1,5 ettari. Una cosa davvero molto
interessante che si potrebbe riprodurre in moltissime città del mondo.
Inoltre il rivestimento bioattivo Laminam sono in grado di auto-pulirsi da
sole con l’acqua piovana eliminando lo sporco e riducendo in maniera
significativa gli interventi di pulizia e manutenzione. I vantaggi diretti di
questa operazione sono costi minori di gestione e una maggiore durata nel
tempo della qualità e dell’aspetto dell’edificio.