Liberland: il nuovo Stato tra Serbia e Croazia
Scopriamo Liberland: Il più giovane e piccolo stato al mondo che mira a diventare anche il più ecologico.
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La bandiera di Liberland con i quattro simboli: uno scudo, un’aquila, un albero, il sole (foto di beresin – Fonte: flickr.com) |
Cos’è Liberland
Liberland è uno nuovo Stato autoproclamato su iniziativa di un politico di 31 anni della Repubblica Ceca, situato al confine tra Serbia a Croazia sulle sponde del Danubio. Liberland è uno Stato un pò particolare, non riconosciuto ufficialmente da nessun Stato sovrano al mondo, il cui motto è “Vivi e lascia vivere” e “Qui non si paga alcuna tassa”. In pratica Liberland sarebbe un’isola felice, un paese dei balocchi dove non si pagano le tasse, non ci sono obblighi e si vive in pace con tutti. Liberland si sviluppa in un’area di 7 Kmq in una zona franca fra la Croazia e la Serbia che nessuno dei due Stati ha rivendicato.
Liberland: il più piccolo stato al mondo e il più giovane sembra voglia diventare anche il più ecologico
Liberland, se fosse riconosciuto come Stato, sarebbe lo Stato più giovane del mondo. Il suo ideatore è un Vit Jedlicka, un politico euroscettico ceco convinto che si potesse creare una nuova entità
statale, fondata sui principi dei diritti individuali, della proprietà
privata e del rispetto delle opinioni altrui, senza tasse. Dopo la proclamazione degli intenti di creare Liberland, l’idea ha attirato molte persone e nel giro di pochi giorni, duecentomila hanno fatto richiesta per ottenere la cittadinanza. Daltronde basta dire che non si pagano le tasse e si fa presto ad attirare i consensi delle persone. Sulla bandiera ci sono tre simboli: uno scudo, un’aquila, e un albero con il sole, simboli di libertà, prosperità ed energia.
statale, fondata sui principi dei diritti individuali, della proprietà
privata e del rispetto delle opinioni altrui, senza tasse. Dopo la proclamazione degli intenti di creare Liberland, l’idea ha attirato molte persone e nel giro di pochi giorni, duecentomila hanno fatto richiesta per ottenere la cittadinanza. Daltronde basta dire che non si pagano le tasse e si fa presto ad attirare i consensi delle persone. Sulla bandiera ci sono tre simboli: uno scudo, un’aquila, e un albero con il sole, simboli di libertà, prosperità ed energia.
Per diventare cittadini di Liberland basta poco:
- una fedina penale pulita,
- il rispetto per gli altri e per le loro cose,
- nessuna militanza passata in partiti comunisti o nazisti.
Il fondatore di Liberland a tal proposito ha detto: “Ogni Stato è stato fondato in terra di nessuno e come la mente umana non ha limiti, non ce ne sono neppure al numero di persone che potrebbero vivere qui: tutto dipende da quanto riusciremo a costruire in altezza”.
Liberland: sarà ecosostenibile e si svilupperà in altezza?
Dal punto di vista architettonico e urbanistico i progetti messi in atto da architetti e urbanisti vedono Liberland come uno Stato proiettato al futuro, alimentato dalle fonti rinnovabili di energia, ecologico, sostenibile e sviluppato in altezza con grattacieli per far stare più persone possibili in un’area ridotta. L’obiettivo è di ospitare 340 mila abitanti. Di fatto Liberland è una città di fondazione, nata dal nulla, progettata e pianificata a tavolino. Secondo il suo ideatore Liberland può essere un eco-stato che vive con la natura, capace
di accogliere centinaia di migliaia di persone in un’infrastruttura
espandibile alimentata dalle alghe e del riutilizzo intelligente
dell’energia. Molti studi di progettazione provenienti da tutto il mondo hanno partecipato al concorso per definire l’aspetto degli edifici di Liberland e lo studio italiano Sergio Bianchi architettura si è piazzato al quinto posto.
di accogliere centinaia di migliaia di persone in un’infrastruttura
espandibile alimentata dalle alghe e del riutilizzo intelligente
dell’energia. Molti studi di progettazione provenienti da tutto il mondo hanno partecipato al concorso per definire l’aspetto degli edifici di Liberland e lo studio italiano Sergio Bianchi architettura si è piazzato al quinto posto.
Il primo premio è stato assegnato al collettivo Usa-Emirati Arabi Raw-Nyc per il progetto che adatta l’uso delle alghe come risorsa alimentare, energetica e anti-inquinamento. Il progetto inoltre dà una risposta alla necessità di sfruttare gli spazi, con interconnessioni verticali che non impediscono il passaggio della luce.