Il mattone, antichissimo protagonista dell’edilizia, costituisce ancora oggi l’elemento essenziale della maggior parte degli edifici, grazie alle sue caratteristiche di resistenza meccanica, coibenza termo-acustica, durevolezza, resistenza agli agenti atmosferici, alla sua facilità di posa e compatibilità d’impiego con altri materiali. Vediamo le tipologie e le caratteristiche dei mattoni refrattari.
Caminetto con mattoni refrattari (foto di joseclaudiohuima – Fonte: pixabay.com) |
Le Dimensioni dei mattoni
Le dimensioni dei mattoni sono legate alla mano dell’uomo: sono quindi simili in tutto il mondo; tuttavia ci sono differenze geometriche non solo tra le diverse nazioni, ma anche tra regione e regione, dovute ad usi e consuetudini locali, che i tentativi di unificazione non sono riusciti a cancellare.
I mattoni si distinguono inoltre per le modalità di produzione e per la presenza o meno di fori: ogni tipologia ha un suo impiego preferenziale e consente specifiche soluzioni che meglio ne valorizzano le caratteristiche di base.
Il mattone unificato italiano, con i lati nel rapporto 1:2:4 assicura una completa modularità, consentendo una maggiore varietà di concatenamenti.
La necessità di concatenare i mattoni per realizzare muri dello spessore di due o più teste fa si che la larghezza e la lunghezza del mattone siano fra loro rigorosamente coordinate. Le dimensioni di un mattone unificato sono: (5,5 x 12 x 25) cm.
Marrone, 250 x 124 x 30 mm
Tipologie di mattoni
Non c’è epoca nè luogo in cui il mattone non abbia fornito un contributo fondamentale all’arte del costruire fino a diventare il simbolo stesso dell’edilizia. La grandissima varietà di tipi, forme e dimensioni dei laterizi in commercio è riconducibile al seguente elenco:
- Laterizi per murature;
- Tavelle e Tavelloni;
- Blocchi forati per solai;
- Laterizi per coperture;
- Laterizi per usi particolari;
- Mattoni refrattari.
Mattoni refrattari: cosa sono e classificazione
I mattoni refrattari sono un particolare tipo di mattoni in grado di resistere alle alte temperature (fino a 538 °C) e agli shock termici per cui sono ideali per esempio per realizzare i caminetti a legna, i forni e vengono utilizzati in tutte quelle situazioni in cui si raggiungono elevate temperature dovute al fuoco o alla fiamma conservando le sue caratteristiche meccaniche.
I mattoni refrattari a loro volta si suddividono nei seguenti tipi, in base alla loro composizione chimica:
- Mattoni refrattari di Argilla;
- Mattoni refrattari di Cromite;
- Mattoni refrattari di Magnesite;
- Mattoni refrattari di Bauxite;
- Mattoni Dinas o Silicio.
Caratteristiche tecniche e dimensioni
Come accennato precedentemente i mattoni refrattari hanno la capacità di resistere alle alte temperature per lungo tempo senza modificare le loro caratteristiche meccaniche e conservare a lungo il calore. Essi sono realizzati con un impasto di argilla refrattaria (ossido di Alluminio con una quantità del 50-80% e ossido di Silicio per un 50-20%) e piccole quantità di altri ossidi metallici.
Visto il loro largo ambito di utilizzo, in commercio esistono svariati tipi di forme e dimensioni dei mattoni refrattari in base agli utilizzi. In genere sono a forma di parallelepipedo con dimensioni definite, con un modulo ripetibile con misure come ad esempio 2x4x9 cm.
Dove vengono utilizzati i mattoni refrattari
I mattoni refrattari grazie alle loro caratteristiche di resistere a temperature anche superiori a 1000 °C vengono utilizzati sia in:
- ambito domestico
- ambito industriale.
In ambito domestico sono utilizzati principalmente per realizzare stufe, forni a legna per pane o pizza, camini e caminetti, barbecue, canne fumarie. Essi vengono posati come i mattoni tradizionali solamente che viene utilizzata una malta apposita chiamata malta refrattaria, perché come il mattone riesce a resistere alle alte temperature.
In ambito industriale invece, vengono usati per la realizzazione di forni appositi per la produzione del vetro, visto che sono resistenti anche all’azione dei silicati. Inoltre in questo contesto i mattoni refrattari riescono anche a resistere all’azione congiunta di alte temperature e all’esposizione di materiali fusi di diverso tipo come acciaio, ghisa o vetro, o materiali chimici dall’azione corrosiva o
acida. Vengono utilizzati quindi anche per realizzare ciminiere, rivestimenti di fornaci e inceneritori, ciminiere industriali, produzione di leghe ferrose, etc.
Come incollare i mattoni refrattari
Per unire i mattoni refrattari è bene non utilizzare colle o latri prodotti simili ma la malte apposite dette malta refrattaria. Sono malte premiscelate, già pronte all’uso con componenti scelti e dosati in stabilimento.
Per utilizzare la malta refrattaria è sufficiente aggiungere dell’acqua in un contenitore, versare il prodotto e mescolare per ottenere la malta da utilizzare per posare i mattoni refrattari.
Prima di posare i mattoni refrattari con la malta refrattaria è opportuno bagnarli adeguatamente; in questo modo si impedisce che (a mattone asciutto) la malta si secchi troppo velocemente in quanto il mattone ne sottrae l’acqua provocando ritiri e fessurazioni che potrebbero minare la stabilità della struttura.
MALTA CEMENTIZIA REFRATTARIA
PREMISCELATA A BASE DI ARGILLA