Arredare e rivestire gli ambienti interni della propria abitazione è molto
importante per dare carattere e personalità. Oggi ci sono moltissimi materiali
a disposizione, da quelli classici e “antichi” a quelli più moderni di ultima
generazione. Vediamo quali sono i rivestimenti maggiormente usati per
rivestire bagni e cucine con i pro e i contro.
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Meglio bagno in microcemento, resina o piastrelle (foto di jarmoluk – Fonte: pixabay.com) |
Premessa
Il bagno e la cucina sono gli ambienti più utilizzati in casa e che devono
quindi essere funzionali pur senza tralasciare l’estetica. Oggi le abitazioni
che superano i 60 mq sono dotati di almeno due bagni di cui uno di servizio e
l’altro più grande con la vasca. Una delle domande più frequesti è come
rivestire il bagno e la cucina per curare estetica e design senza trascurare
appunto aspetti funzionali. Prodotti chimici, detersivi, umidità, etc. sono i
nemici numero uno.
Di solito per rivestire cucina e bagno la soluzione migliore è sempre
stata quella di utilizzare le piastrelle; non importa il materiale e il
formato ma le piastrelle garantiscono un rivestimento resistente e allo stesso
tempo facilmente lavabile epulibile. Oggi per fotuna è possibile scegliere
anche altri materiali più moderni, ugualmente resistenti a sporco e umidità, e
il consiglio è di valutare tutti i vari aspetti (non solo quelloeconomico) ma
soprattutto o stile e il tipo di arredamento della casa.
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Come arredare una casa in stile moderno
Cos’è il microcemento
Il microcemento è una resina a base cementizia che viene utilizzato per
rivestire pareti e paviementi, ma anche arredi, e richiama la texture naturale
e la matericità tipica del calcestruzzo a vista. In pratica si prepara la
miscela semi-liquida che viene poi stesa e spalmata sull’area interessata con
spessori ridotti. Una volta indurita forma uno strato impermeabile e
visivamente del tutto simile a un elemento in calcestruzzo a vista.
Questo tipo di rivestimento consente, ad esempio per quanto riguarda i
pavimenti, di realizzare superfici senza fughe, è molto durevole nel
tempo, non teme macchi e aloni ed è resistente al traffico e all’usura. Venne
utilizzato inizialmente negli Stati Uniti per rivestire vecchie fabbriche
trasformate in moderni loft. Successivamente poi il microcemento è stato
utilizzato anche in Europa per rivestire negozi di lusso e infine usato anche
nelle abitazioni private.
Il suo grande vantaggio è che ha uno spessore di soli 3 mm e per questo
può essere applicato ovunque su qualsiasi tipo di supporto e viene di solito
utilizzato nei lavori di ristrutturazione. Con semplici mosse è possibile
trasformare un ambiente cambiandogli completamente i connotati.
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Microcemento cos’è e dove viene usato
Cosa sono i rivestimenti in resina
La resina è un materiale per certi aspetti simile al microcemento ma in realtà
molto diverso per altri. La resina è in genere utilizzata per realizzare
pavimentazioni e a differenza del microcemento viene stesa una colata di
resina epossidica. I paviemnti in resina inizialemente erano utilizzati per
rivestire fabbriche, industrie, laboratori, supermercati, macelelrie, etc. ma
oggi ha trovato un suo ruolo anche in ambito residenziale sostituendo il
tradizionale rivestimento in piastrelle.
Anche in questo caso è possibile ottenere una pavimento senza fughe ma a
differenza del microcemente, in questo caso si ha un effetto lucido e non
opaco (e per questo meno resistente all’usura), e con il passare degli anni
tende all’ingiallimento soprattutto se esposto alla luce del sole.
LEGGI ANCHE: Pavimento in resina vantaggi e svantaggi
Resina e microcemento: somiglianze e differenze
Abbiamo appena visto questi due tipi di rivestimenti utilizzati anche in
ambito residenziale per rivestire principalmente cucine e bagni, ma spesso
vengono utilizzati per rivestire anche i pavimenti del soggiorno o delle
camere da letto.
Se andiamo ad analizzare quali sono le differenze tra questi due materiali
possiamo dire che:
- la resina è un materiale plastico e deriva dal petrolio mentre il
microcemento no; - la resina ha un effetto lucido e plastico che con il tempo tende a rovinarsi
mentre il microcemento ha un effetto naturale e materico; - con il microcemento è possibile rivestire qualsiasi cosa mentre la resina
viene usata principalemtne per i pavimenti; - il microcemento è estremamente personalizzabile nelle tonalità e negli
effetti mentre la resina un pò meno.
Se invece analizziamo le analogie che ci sono tra la resina e il microcementi
possimo invece dire che:
- Permettono di rivestire anche grandi superfici senza fughe;
- Sono rivestimenti moderni, facili da applicare e ideali per le
ristrutturazioni, - Sono resistenti all’usura e allo sporco,
- Si possono utilizzare sia all’interno che all’esterno.
Perchè scegliere un rivestimenti in piastrelle
Le piastrelle sono la soluzione più antica e tradizionale per rivestire
pavimenti e pareti di bagni e cucine. Le piastrelle possono essere di svariati
materiali (gres porcellanato, ceramica, marmo, cotto, etc.) e in base al
materiale sono diversi anche i formati (quadrato o rettangolare). Le
piastrelle possono essere lucide o ruvide, chiare o scure, monocromatiche
oppure con dei disegni e dei motivi decorativi.
La loro caratteristica principale è sempre stata quella dell’economicità e
della facilità di posa, e soprattutto del fatto che fono facilemente
pulibili, disinfettabili e si possono anche sostituire facilmente. Le
piastrelle seppur rappresentano un modo “antico” di pensare un rivestimento
rimangono sempre attuali e le varie ditte produttrici hanno cercato di stare
al passo coi tempi. Le piastrelle se usate sapientemente sono in grado di
ricreare effetti sorprendenti e molto interessanti.
LEGGI ANCHE:
Piastrelle in gres porcellanato per pavimenti moderni
Conclusioni
Alla fine della nostra chiaccherata è normale porsi la domanda
meglio un rivestimento in microcemento, resina o piastrelle? In realtà
è difficile rispondere a questa domanda nel senso che nessuna delle tre
opzioni di per se è sbagliata. L’unica cosa è quella di valutare una serie di
cose che permettono di fare delle valutazioni che ci consentono di orientarci
su una o sull’altra scelta. I vari aspetti da considerare sono:
- esigenze funzionali: capire quanto quel locale verrà utilizzato, ad
esempio un bagno di servizio o una lavanderia potrebbe essere in piastrelle
mentr eil bagno principale o il soggiorno in microcemento; - gusti personali: su questo punto l’unico che può mettere la parola
fine seu tu, nel senso che i gusti personali in quanto tali non si
discutono; - capire se è ristrutturazione o nuova costruzione: generalmente la
resina e il microcemento sono ideali per coprire pavimenti e rivestimenti
esistenti e quindi permette di modificare un ambiente eliminando i costi di
demolizione; - costi e budget a disposizione: come accennato un rivestimento in
microcemento potrebbe costare di più di uno in piastrelle ma si evitano i
costi di demolizione quindi alla fine si arriva alla pari. Per contro alcuni
tipi di piastrelle possono costare di più di un rivestimento in resina. Per
questo occorre procedere con il fai da te oppure farsi fare dei
preventivi; - stile della casa: lo stile dell’abitazione è fondamentale per
detrminare anche il tipo di rivestimento. Ad esempio un pavimento in
microcemento si sposa benissimo con un
arredamento minimal
e una casa moderna, mentre se la casa ha uno
stile country
e rustico con legno,
mattoni faccia a vista, etc. allora forse è più indicato usare le piastrelle.
Queste sono solo alcuni aspetti e consigli che noi di
ediliziainunclick riteniamo di darvi. La cosa importante è quella di
avere un attimo di gusto e di tatto nell’accostare tonalità e materiali e se
avete dei dubbi scriveteci oppure contattate dei professionisti architetto o
designer.