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Messa in sicurezza di balconi: come fare e quanto costa

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I balconi sono un elemento caratteristico del nostro panorama edilizio ma con
il passare del tempo e la mancanza di manutenzione potrebbero degradarsi
compromettendone anche la sicurezza. Vediamo dunque come mettere in sicurezza
i balconi
e quanto costa la procedura.

messa in sicurezza dei balconi
Balconi edificio (foto di Michael Gaida – Fonte: pixabay.com)

L’importanza della messa in sicurezza dei balconi

I balconi o terrazzi sono gli spazi esterni degli appartamenti che vi
si affacciano e che si trovano ai piani superiori. In genere vengono
posizionati nella facciata principale dell’edificio o comunque con esposizione
a sud.

Possono avere forme e dimensioni, possono essere a sbalzo oppure dentro
il filo facciata (logge); in ogni caso la mancanza di manutenzione col
passare degli anni possono provocare fenomeni di degrado che possono diventare
pericolosi in termini di sicurezza per le persone che vi abitano e per chi
transita sotto. Ecco perchè è bene metterli in sicurezza e fare una
manutenzione costante, soprattutto per i balconi a sbalzo in
calcestruzzo armato.

Balconi con struttura a sbalzo

La soluzione più comune per i balconi è quella costituita da
strutture a sbalzo
costruite in soletta piena, oppure in solaio misto di
calcestruzzo armato. La soletta piena, consente di realizzare balconi con una struttura di minor
spessore, ma con sbalzo relativamente contenuto (in genere non superiore a 1
metro), per contenere l’elasticità sotto carico. Molto comune è il ricorso ai
solai misti a sbalzo, perchè permettono di raggiungere sbalzi alquanto
maggiori e risultano meno elastici.

Balconi con struttura poggiante su mensole

Sono costituiti da mensole in calcestruzzo armato ribassate che
sorreggono una lastra formata da una soletta piena o un solaio misto.
Consentono di realizzare balconi più aggettanti dal filo facciata per i quali
le soluzioni a sbalzo risulterebbero troppo elastiche. I balconi
realizzati con solette o con solai in calcestruzzo armato poggianti su mensole
hanno uno schema strutturale analogo a quello dei balconi in lastroni di
pietra poggianti su modiglioni incastrati nelle murature portanti.

Balconi: tipi di degrado e cause

Innanzitutto bisogna precisare che i balconi sono costantemente esposti
agli agenti atmosferici durante tutto l’anno che possono provocare dei danni
alla struttura. Anche gli sbalzi di temperatura, il fenomeno di gelo/disgelo,
lo smog e le sollecitazioni meccaniche possono essere tutte cause che portano
ad un ammaloramento e degrado del balcone. In genere i
fenomeni di degrado si verificano improvvisamente (distacchi di
intonaco, crepe, etc.) ma in realtà sono il risultato di anni di incurie. E’
abbastanza normale infatti non badare al balcone ma come ci si appresta alla
cura della casa in generale bisogna pensare anche al balcone, soprattutto se
da s una pubblica via. Nel caso cada qualche pezzo infatti e venga colpito un
passante siamo direttamente responsabili.

Un fenomeno che di solito si verifica è anche la
fuoriuscita dell’armatura metallica della soletta di calcestruzzo
armato, macchie ed efflorescenze dovute a infiltrazioni d’acqua, oppure
l’ammaloramento e ossidazione della ringhiera o parapetto.

Non sempre però la colpa di questi fenomeni è legata all’incuria e al passare
del tempo; a volte infatti, purtroppo, accadono fenomeni di degrado anche dopo
pochi anni dalla realizzazione a causa di mal progettazione o errori di
costruzione.

In ogni caso bisogna fare attenzione a queste cose e ai primi segnali
intervenire subito per evitare che il danno diventi irreparabile o che
occorrano molti soldi per ripararlo.

manutenzione balconi
Facciata edificio con balconi (foto di Pexels – Fonte: pixabay.com)

Come intervenire sulla messa in sicurezza dei balconi

La prima regola per evitare fenomeni di degrado ovviamente è una corretta
progettazione ed esecuzione a regola d’arte del balcone. Per esempio
nel caso andassimo a cambiare il pavimento in piastrelle del balcone è
obbligatorio inserire una
membrana impermeabile
per l’acqua. Le infiltrazioni d’acqua infatti possono essere molto pericolose
e rovinare anche in modo irreversibile la struttura.

LEGGI ANCHE:
Come ripristinare il calcestruzzo armato

In caso di gravi problemi alla struttura del balcone (ad esempio affioramento
armatura metallica dal cemento) è bene contattare un professionista che farà
un sopralluogo ed eventualmente procederà con il ripristino. Quello che ognuno
può fare è la cosiddetta manutenzione ordinaria come ad esempio rasare
e tinteggiare il sotto balcone, sistemare o cambiare la pavimentazione
rovinata, rasare e tinteggiare la ringhiera utilizzando
prodotti antiruggine. 

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Possiamo avere anche altri tipi di interventi più complessi come il
rifacimento del massetto delle pendenze (qualora fosse stato mal progettato),
la sostituzione dello strato impermeabilizzante o il ripristino del cemento
armato. È bene controllare anche i fori per la fuoriuscita dell’acqua piovana
e assicurarsi che siano liberi da foglio e ostruzioni per il libero passaggio
dell’acqua.

Quanto costa ristrutturare un balcone

I costi di ripristino e ristrutturazione dei balconi possono variare
anche significativamente in funzione del tipo di intervento, della qualità dei
materiali e della superficie complessiva del balcone o della ringhiera. Questo
è un altro motivo per cui è opportuno prevenire danni maggiori che
porterebbero a spese maggiori. Come si presta cura ed attenzione al resto
della casa lo stesso bisogna fare anche con i balconi. 

Ricordiamo però che se il balcone affaccia su una strada o uno spazio pubblico
è possibile accedere al Bonus Facciate che consente di
detrarre le spese per il rinnovo e ripristino del balcone fino al 90%. Nel Bonus sono previsti interventi come la tinteggiatura, rasatura e il
restauro di ornamenti e fregi, il rifacimento dei
parapetti in vetro
e la sostituzione della pavimentazione, insomma una vera opportunità.

Come vengono divise le spese nei condomini?

Come sempre la situazione nei condomini si complica. Intanto bisogna
fare una prima distinzione tra un balcone aggettante rispetto al filo della
facciata dell’edificio (poggiolo o terrazzo) e un balcone incassato (loggia):
quelli aggettanti sono di proprietà esclusiva del proprietario
dell’appartamento, mentre quelli incassati riguardano il proprietario del
piano dove è collocato il balcone e il proprietario che abita al piano
sottostante

Per quanto riguarda la parte frontale del balcone e il sotto balcone, nel caso
di un balcone aggettante rientrano fra le spese da computare al condominio,
mentre nel caso di logge riguarda una spesa condominiale solo la parte
frontale. La suddivisione delle spese che riguardano il condominio avviene
attraverso il calcolo dei millesimi di proprietà.

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