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Messner Mountain Museum: quando architettura e montagna dialogano assieme

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L’alpinista altoatesino Reinold Messner ha messo in piedi un circuito comprendente 6 musei che riguardano 6 aree tematiche della storia dell’alpinismo recuperando vecchi edifici e restaurandoli o realizzando nuove opere avvalendosi anche di firme importanti dell’architettura contemporanea come Zaha Hadid.

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Uno dei musei di MMM a Kronplatz realizzato da Zaha Hadid
(foto di Andreas Peters – Fonte_ flickr.com)

Il progetto del Mountain Messner Museum secondo il suo ideatore

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Reinold Messner (foto di rottonara – Fonte: pixabay.com)

Reinold Messner è l’alpinista più forte di tutti i tempi e il primo uomo sulla terra a riuscire a scalare tutti i 14 ottomila (montagne che superano gli 8000 metri di altezza) senza l’ausilio dell’ossigeno. Le sue scalate e le sue conquiste sono infinite e nella sua carriera è riuscito, sia come alpinista che come esploratore, a vedere posti incontaminati e bellezze naturali assolute. Una volta terminata l’attività dell’alpinismo estremo si è dedicato all’esplorazione attraversando il deserto del Gobi, la Groenlandia, sempre da solo e senza l’ausilio di mezzi a motore. 

Recentemente ha avviato un progetto, realizzato nell’arco di una decina d’anni, dove è riuscito a realizzare una catena di 6 musei, dove affronta 6 tematiche diverse della storia e della cultura alpina, italiana delle nostre Alpi e Dolomiti ma anche di quella estera come ad esempio il Nepal. In alcuni casi è riuscito ad appropriarsi e a eseguire un lavoro di restauro e ristrutturazione di castelli o edifici abbandonati, in altri casi ha fatto costruire veri e propri nuovi musei espressione dell’architettura contemporanea

Il più famoso di questi è proprio l’ultimo museo realizzato, il museo a Plan de Corones realizzato dall’architetto Zaha Hadid. Messner parla di un’eredità che vuole trasmettere anche quando lui non ci sarà e per far scoprire anche a chi non ha la possibilità di viaggiare o vedere i posti e i luoghi che ha visto lui, la cultura e la storia dell’alpinismo e degli uomini che l’hanno fatta.

L’organizzazione del MMM

Il progetto di Messner prevede questi 6 musei, composto da 1 museo centrale come lo definisce lo stesso Messner e 5 satelliti, per raccontare attraverso reperti, documenti, cimeli, foto, quadri la storia della montagna descrivendo la roccia, il ghiaccio, la storia e la cultura. Messner per raccontare tutto ciò ha utilizzato reperti suoi personali o oggetti che ha portato a casa dalle sue spedizioni ma anche utilizzando materiale di altri alpinisti moderni e non, quelli che lo hanno preceduto e che hanno contribuito a scrivere la storia dell’alpinismo. Questo di Messner è un progetto ambizioso realizzato in collaborazione con la Regione Veneto e Trentino Alto Adige e devo dire che è stata una bellissima idea. 

I musei infatti sono dei catalizzatori di turisti ma anche di alpinisti ed appassionati della montagna; geniale è stato anche avvalersi di architetti che hanno saputo tramutare le idee di Messner in vere e proprie opere d’arte che racchiudono al loro interno altre opere d’arte. Per tutte le installazioni museali è stata data molto risalto all’architettura moderna e contemporanea avvalendosi di importanti firme dell’architettura mondiale.

 
Messner Mountain Museum
Targa Messner Mountain Museum (foto di Andrea Dianin)

 

6 musei per 6 aree tematiche

I 6 musei de Mountain Messner Museum sono:

  1. Castello di Firmian: Museo sull’universo montagna (Bolzano)
  2. Ortless: Museo del ghiaccio (Solda)
  3. Castel Juval: Museo sulla montagna sacra (Bolzano)
  4. Monte Rite: Museo sulla roccia “tra le nuvole” (Cibian adi Cadore)
  5. Castello di Brunico: Museo sulle popolazioni della montagna (Brunico)
  6. Plan de Corones: Museo sull’alpinismo tradizionale
 
 

Dolomites: il museo nelle nuvole

Questo museo è stato realizzato sul Monte Rite (2191 m) tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo, nel vecchio forte risalente alla prima Guerra Mondiale (1912-1924). Il posto è stato scelto anche perché dalla cima del Monte Rite si gode di una vista panoramica unica, a 360° sulle spettacolari vette circostanti.

Per realizzare il museo è stato restaurato il vecchio forte militare ed è stata aggiunta una bellissima struttura in acciaio e vetro dalle forme squadrate ma non regolari.

Questo museo è stato intitolato “Museo delle Nuvole” e all’interno troviamo una grande galleria con quadri rappresentanti le Dolomiti dal Romanticismo fino ad oggi ed una raccolta di oggetti e documenti appartenuti ai grandi nomi che hanno fatto la storia dell’alpinismo, raccontando l’evoluzione dell’arrampicata su roccia. All’interno vengono inoltre proiettati anche filmati e video.

 
Dolomites-Messner Mountain Museum-monte Rite
Museo Dolomites sul Monte Rite
(foto di Gallian and Nigel Pigott – Fonte: flickr.com)

 

Juval: Il mito della montagna

Castel Juval è la residenza estiva della famiglia Messner ed è visitabile da Marzo a Novembre eccetto Luglio. Il museo è dedicato alle montagne sacre e custodisce diverse collezioni d’arte: una raccolta di cimeli tibetani, una galleria di quadri di montagne ed una collezione di maschere provenienti dai 5 continenti. Queste opere evidenziano l’importanza della montagna nella spiritualità di molti popoli.

 
Juval-Messner Mountain Museum-castello
Copertura in acciaio e vetro nel restauro del Castel Juval sede del Museo
(foto di Alex Corting – Fonte: pixabay.com)

Ripa: l’eredità della montagna

Il museo MMM Ripa è situato nel castello di Brunico e racconta la vita e la cultura dei popoli che abitano le regioni montane più importanti del mondo, dalle Alpi all’Himalaya, dalle Ande all’Africa; in questo modo è possibile fare un bellissimo ed emozionante viaggio attraversando i 5 continenti (anche se non ci siamo mai stati è come essere li). L’intento di questo museo è anche quello di illustrare le tappe dell’evoluzione dell’umanità, dalla vita nomade a quella sedentaria, attraverso l’esposizione di oggetti d’uso quotidiano e di culto dei diversi popoli.

 
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Castello di Brunico sede del Museo Ripa di Messner
(foto di Willo GPSTrackFinder – Fonte: flickr.com)

 

Ortless: alla fine del mondo

Il museo si trova a Solda (1900 m) alle penditi dell’Ortless, una montagna strepitosa con il suo ghiacciaio imponente (anche se negli ultimi anni si sta sciogliendo e consumando come tutti i ghiacciai delle Alpi e del mondo intero). Per realizzare questo museo, dedicato al tema del ghiaccio, si è pensato di realizzare una bellissima architettura moderna sotterranea, realizzata in calcestruzzo armato. All’interno s trovano forme sinuose, pendenze in salita e discesa, luce proveniente dall’alta in una suggestiva atmosfera. Esternamente il museo non impatta con l’ambiente circostante ed è quasi sottomesso, in forma di rispetto, all’Ortless sopra di lui. Vicino a questa struttura moderna sotterranea è stato restaurato un vecchio edificio dove all’interno è stato ricavato un agriturismo Yak & Yeti con un bar-ristorante e delle camere per dormire. Di fronte è stata ristrutturata una vecchia stalla dove all’interno si trovano gli Yak (bue tibetano), che Messner ha portato in Italia diettamente dal Nepal e che li fa ascolare nelle aree vicino al museo e ogni anno li porta al pascolo. Poco lontano dal museo si trova un mini museo Alpine Curiosa con ingresso libero dove si trovano cimeli, foto e quadri.

 
Ortless-Messner Mountain Museum-ghiaccio
Museo di Messner sotto l’Ortles (foto di Andrea Dianin)

Firmian: la montagna incantata

Tra le antiche mura di castel Firmiano, rese accessibile da una moderna struttura in vetro e acciaio, si esplica il cuore creativo di tutto il sistema museale. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le scale, i cortili ed offre al visitatore una visione d’insieme dell’universo montagna. Opere, quadri, cimeli, reperti naturali sono stati scelti da Reinold Messner per raccontare lo stretto rapporto che unisce l’uomo alla montagna.

 
Firmian-Messner Mountain Museum-castello
Castel Firmiano vicino a Bolzano sede del Museo
(foto di Peeti – Fonte: pixabay.com)

Corones: alpinismo tradizionale

L’MMM Corones sul Plan de Corones (2275 m) è dedicato all’alpinismo tradizionale, che è stato caratterizzato da Reinold Messner. Per la realizzazione di questo sesto e ultimo museo a completare la sua idea di trasmettere ai posteri l’eredità della sua esperienza come uomo che ha dedicato la sua vita alla montagna, ha utilizzato un progetto dell’architetto Zaha Hadid che è riuscita a realizzare un’opera di architettura contemporanea davvero molto bella e suggestiva. Il rapporto tra interno ed esterno qui è molto evidente, con le grandi vetrate che incorniciano le montagne circostanti come fossero dei quadri. Sono le montagne dove lo stesso Messner ha mosso i primi passi e dove ha fatto le scalate più dure. In questo museo viene dato risalto al tema dell’esposizione, tema principale dell’alpinismo (no turismo o sport), e anche ai grandi personaggi dell’alpinismo, filosofi e pionieri.

 

Conclusioni

Reinold Messner non solo nell’arco della sua brillante carriera alpinistica ha realizzato imprese epiche e memorabili tanto da fargli vincere l’ambito premio “Piolet dor” (pari a un premio Nobel) per la sua attività ma con il progetto del Mountain Messner Museum ha avuto un’idea geniale, per catalogare, descrivere, esporre in sei installazioni museali tutti gli aspetti che lui ha vissuto come alpinista a anche descrivendo quella che è stata la storia dell’alpinismo facendola conosce a tutti (anche a chi non la conosce) e tramandando ai posteri quella che lui stesso definisce la sua “eredità”. La cosa ancora più straordinaria è che invece di mettere tutto in un unico grande museo ha preferito distaccare per 6 aree tematiche e poi ha individuato 6 luoghi strategici sfruttando l’architettura contemporanea in modo da trovare la giusta simbiosi tra la bellezza della natura e quella dell’uomo.

 
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