Se a casa devi posare le piastrelle per rifare il pavimento del bagno o della
cucina, sicuramente avrai bisogno del tagliapiastrelle, un attrezzo
indispensabile che serve appunto per tagliare la piastrella a misura. In
commercio ne esistono di diversi tipi con caratteristiche e prezzi differenti.
Di seguito trovi una breve guida per trovare il tagliapiastrelle giusto che fa
al caso tuo.
Tagliapiastrelle (foto di jackmac34 – Fonte: pixabay.com) |
Cosa sono i tagliapiastrelle
Come ci può far intuire il nome stesso, il
tagliapiastrelle è un attrezzo specifico, manuale o elettrico, che serve per tagliare le piastrelle in due pezzi lungo una linea
dritta per ottenere il formato desiderato; in poche parole il tagliapiastrelle
è in grado di fare rapidamente e con precisione tutti i tagli necessari,
velocizzando il lavoro e renderlo più preciso.
Normalmente le piastrelle in gres porcellanato, ceramica, cotto, etc. hanno
formati quadrati o rettangolari ma può capitare, ad esempio per rivestire un
bagno o una cucina, che ci siano delle mezze piastrelle in prossimità degli
angoli o dei bordi della stanza. A quel punto l’unico modo è quello di
utilizzare il tagliapiastrelle per avere la piastrella esattamente della forma
che ci serve per chiudere il buco.
In commercio si possono trovare diversi tipi e modelli di
tagliapiastrelle, da quelli professionali (utilizzati da chi fa questo
mestiere) a quelli manuali per uso bricolage e fai da te, ovvero per tagliare
modeste quantità di piastrelle. Inoltre i tagliapiastrelle possono avere due
differenti meccaniche di taglio: a spinta o a trazione, e questo può fare
molto la differenza. E’ importante quindi scegliere il modello più appropriato
in base alle proprie esigenze, ed è per questo che abbiamo deciso di scrivere
questa guida.
Come scegliere il tagliapiastrelle giusto
Abbiamo detto che esistono diversi tipi di tagliapiastrelle e che
ognuno ha caratteristiche differenti e anche costi diversi. E’ inutile quindi
utilizzare un tagliapiastrelle professionale se dobbiamo tagliare due
piastrelle di numero una tantum, viceversa invece è meglio acquistare un
prodotto migliore e più performante. E’ opportuno quindi conoscere le varie
caratteristiche e i vari aspetti prima di procedere all’acquisto e
scegliere il tagliapiastrelle più idoneo all’uso che ne devi fare.
Tipo di piastrella
Innanzitutto prima di scegliere il tagliapiastrelle che fa al caso tuo
devi capire il tipo di piastrella e il grado di durezza e resistenza,
che devi andare a tagliare e sagomare. Ad esempio se devi tagliare delle
piastrelle in ceramica o gres porcellanato di medio-piccole dimensioni con
spessori contenuti tra i 5 e i 7 mm ti potrà servire un modello non troppo
costoso e sofisticato con una potenza non troppo elevata. Se invece hai
necessità di tagliare piastrelle di grandi formati e più spesse allora avrai
certamente bisogno di un modello più professionale e costoso in modo da
garantirti precisione di taglio e comfort.
Tipo di materiale
Un altro aspetto da valutare è il tipo di tagliapiastrelle in finzione
del materiale con sui sono fatte le piastrelle stesse. Ma non solo bisogna
valutare attentamente anche la qualità della rotellina di incisione che
non deve essere troppo affilata per non compromettere l’efficacia della lama dopo pochi utilizzi. Infine è bene scegliere un tagliapiastrelle di qualità
assemblati con cura, in modo che la struttura risulti rigida e che non ci sia
“gioco” tra la scocca, la rotellina e la barra dove scorre il
porta-rotella.
Tagliapiastrelle manuale: tipologie
Un tipo di tagliapiastrelle che si trova in commercio è il
tagliapiastrelle manuale. che possono essere di due tipi: a spinta o da
tirare.
I modelli a spinta sono migliori in quanto hanno un’impugnatura
ergonomica e sono strutturati per un utilizzo confortevole e naturale,
permettendo un movimento fluido in quanto l’attrezzo diventa una sorta di
estensione del braccio. Questa tipologia di tagliapiastrelle è particolarmente
indicata per piastrelle di grandi formati, quadrati o rettangolari, e quando
ci sono molte piastrelle da tagliare.
I modelli da tirare invece vanno bene per piastrelle più piccole; essi
infatti sono meno comodi degli altri perchè durante l’operazione di taglio il
braccio e il polso tendono ad assumere una posizione innaturale.
Come funziona un tagliapiastrelle
Il funzionamento del tagliapiastrelle è differente in base al fatto se sono
strumenti manuali o elettrici. In ogni caso in tutti i modelli, la struttura portante, deve essere solidale con la barra di supporto del braccio che deve risultare assolutamente rigido e privo di flessioni. Vediamo le due principali tipologie di tagliapiastrelle:
Il tagliapiastrelle manuale: è il modello classico che agisce con due
mosse, l'”incisione” dove l’operatore fa scorrere sulla superficie superiore
della piastrella, per tutta la sua estensione, una rotella di metallo duro
(nelle migliori è in titanio), premendola con una leva vincolata alla barra
guida, che ne determina l’esatta direzione. Il secondo step invece, detto lo
“spacco” avviene una volta terminata l’incisione, in cui l’operatore fa leva
sull’incisione appena fatta per ottenere il taglio lungo il filo di incisione.
Il tagliapiastrelle elettrico: a differenza dell’altro, funziona
mediante un motorino elettrico che fa girare un disco diamantato come se fosse
una sega circolare. A seconda del modello scelto il disco può essere fisso, in
tal caso la piastrella va fatta scorrere sul piano di lavoro della macchina,
oppure può essere montato su un braccio mobile che si muove longitudinalmente
per effettuare il passaggio sulla piastrella ferma sul piano d’appoggio.
A
loro volta il tagliapiastrelle elettrico può lavorare “a secco” oppure
utilizzando l’acqua che può essere spruzzata dall’alto oppure può essere messa
in un contenitore sotto il piano di lavoro, in cui il disco va a immergersi.
Come si usa il tagliapiastrelle?
Usare il tagliapiastrelle è abbastanza semplice e alla portata di tutti. Ecco un video che spiega come tagliare e usare il tagliapiastrelle.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di darti tutte le informazioni necessarie per capire quali sono le migliori tagliapiastrelle in base alle tue esigenze. In conclusione quindi possiamo dire chele tagliapiastrelle elettriche ad acqua con disco su braccio mobile, sono quelle più performanti in termini di qualità del lavoro, precisione e rapidità ma sono anche le più costose e ingombranti. Queste macchine sono adatte per un utilizzo professionista e chi fa questo lavoro per mestiere e fanno questo lavoro in modo continuativo.
Chi invece lo fa come hobby o deve tagliare delle piastrelle una volta ogni tanto può tranquillamente utilizzare un tagliapiastrelle manuale. In questo caso devi fare attenzione alla lunghezza del braccio dove c’è la lama che va in funzione della dimensione della piastrella da tagliare. La misura tagliabile si riduce notevolmente se si devono fare dei tagli delle piastrelle a 45°, ma basta leggere sulle specifiche tecniche del modello in questione per vedere fino a che dimensioni di piastrelle è in grado di tagliare.
Per l’utilizzo dei tagliapiastrelle ovviamente è necessario avere un pò di mano, quindi potrebbe essere che se è la prima volta che ti cimenti a tagliare una piastrella si possa rompere o il taglio non esca perfetto. Ma una volta presa la mano è veramente un gioco da ragazzi.
Bisogna infine considerare che più grande è il formato della piastrella da tagliare e maggiore deve essere anche il tagliapiastrelle, aumentando però peso, ingombro e costo. Considerando che per un utilizzo casalingo normalmente vengono impiegate piastrelle di piccolo-medio formato secondo il nostro consiglio non è necessario prendere attrezzi eccessivamente grandi.