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Milano Cortina 2026: il villaggio olimpico prende forma con il completamento degli edifici principali

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Dopo solo un anno dalla presentazione dell’aggiornamento del progetto e dell’inizio dei lavori per la realizzazione del villaggio olimpico invernale di Milano Cortina, la costruzione delle strutture delle sei palazzine è già stata completata con anticipo di tre mesi sul programma. Il villaggio realizzato nell’area dello Scalo Romana, è opera dello studio di progettazione Skidmore, Owings & Merrill.

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Milano Cortina 2026: completati gli edifici principali per la realizzazione del villaggio olimpico

(immagine di DavidRockDesign – Fonte: pixabay.com)

Completati gli edifici del villaggio olimpico all’ex scalo di porta Romana

A quasi due anni dall’inaugurazione dei giochi olimpici di Milano Cortina, sono già state completate le strutture del Villaggio olimpico all’ex scalo ferroviario di porta Romana. La costruzione delle sei palazzine che compongono la struttura principale è già stata completata con un anticipo sul programma di ben tre mesi. Originariamente gli extra costi per la realizzazione del Villaggio Olimpico sarebbero dovuti ammontare intorno ai 50 milioni di euro, mentre ora si sono ridotti a 40 milioni, su un investimento iniziale di 100. L’intera operazione è promossa e gestita da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e Coima Esg City Impact, la quale ha annunciato il completamento dei lavori lo scorso marzo 2024.

Si tratta del primo passo fondamentale per la realizzazione del villaggio olimpico, che vuole essere un chiaro esempio di edilizia sostenibile. Il villaggio è stato progettata tenendo conto del suo utilizzo post Olimpiadi, per consentire di integrare nel futuro quartiere gli spazi e gli allestimenti progettati per gli atleti, minimizzando i lavori di riconversione in strutture permanenti e il relativo impatto ambientale. Una volta concluso l’evento e la manifestazione, il villaggio sarà infatti riconvertito in housing per studenti con più di 1.700 posti letto.

La storia della scelta dell’area Scalo di Porta Romana

Fin dall’inizio, grazie alla collaborazione pubblico/privato fra i proponenti e Fondazione Milano-Cortina, con Comune di Milano e Regione Lombardia, si è puntato a combinare la costruzione di un villaggio olimpico a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building) all’interno di un progetto di rigenerazione urbana.

La scelta dell’area Scalo di Porta Romana non è stata casuale. Il terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato era stato venduto nel 2020 al
Fondo di investimento immobiliare “Porta Romana” per 180 milioni di euro. Si tratta di un’area di circa 20 ettari strategica e ideale e già danni individuata come area da riqualificare. La realizzazione del nuovo villaggio olimpico è stata l’occasione perfetta e il primo passo per la realizzazione del grande progetto di rigenerazione urbana dell’intera area dell’ex Scalo di Porta Romana. Una volta terminati i giochi l’intero complesso sarà convertito a studentato a servizio delle sedi universitarie. In particolare, nella fase di riconversione dell’area. è previsto un parziale interramento della linea ferroviaria, la realizzazione di una collina verde e un cavalcavia per unire i quartieri a sud-est con il centro di Milano.

Il progetto vincitore

Il nuovo Villaggio Olimpico invernale è frutto di un concorso finanziato dal Fondo Porta Romana. Il masterplan fu assegnato allo studio di progettazione  Skidmore, Owings & Merrill già nel 2021 per un’estensione di circa 60.000 metri quadrati. L’aggiornamento del Masterplan è stato invece assegnato lo scorso aprile 2023 ad OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture e CRA – Carlo Ratti Associati.

Il progetto vincitore si è distinto da altri per il dialogo e l’apertura nei confronti del resto del Masterplan e delle porzioni limitrofe della città.

Secondo l’ultima revisione del progetto, si è preferito realizzare edifici bassi e diffusi armoniosamente nel contesto per favorire l’integrazione con gli spazi verdi e quelli pedonali. L’idea è quella di creare un quartiere cittadino aperto e integrato che punti anche sulla connessione con i nuovi spazi in via di sviluppo e le aree adiacenti allo scalo.

Il villaggio olimpico Milano Cortina 2026: ecco come sarà

Come è già successo in passato nel nostro Paese (e non solo), non si voleva che, una volta terminato l’evento olimpico, l’area venisse abbandonata. In vista del suo utilizzo soprattutto post evento, nel progetto si è cercato di dare molta importanza agli spazi verdi, alle piazze, alla viabilità, alla realizzazione di edifici sostenibili e all’utilizzo di materiali ecocompatibili (riciclabili e riutilizzabili). Gli edifici saranno certificati LEED®, con una parte di strutture permanenti e una parte invece riutilizzabile.

Grande attenzione è stata anche anche all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile con una riduzione di CO2 del 40% per riscaldamento/raffreddamento.

Circa il 30% dell’energia sarà prodotta grazie all’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici mentre le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate, con una riduzione dell’uso di acqua potabile di oltre il 50%.

Organizzazione del villaggio olimpico

Il villaggio olimpico per Milano Cortina 2026 è stato pensato già per
la sua futura funzione di quartiere sostenibile e di connessione tra centro e
periferia, riprendendo allo stesso tempo la morfologia urbana. Per questo
motivo il villaggio è diviso in tre settori funzionali:

  1. la zona residenziale: in questa area ci saranno le residenze per
    gli studenti e tutti i servizi collettivi per la società. Al piano terra
    saranno collocati tutte negozi e locali mentre ai piani superiori, le residenze. 
  2. la parte centrale dell’impianto: qui si troveranno tutti i servizi legati all’evento olimpico (servizi collettivi di accoglienza, ristorazione, transporto, mall, ecc.) che saranno in seguito riconvertiti in servizi collettivi e di interesse generale. In questa zona sono presenti anche degli edifici industriali che si è deciso di non abbattere per mantenere una memoria storica;
  3. la piazza olimpica: quest’area manterrà la stessa funzione dirante e post Olimpiadi e sarà anche l’unica area del Villaggio Olimpico aperta al pubblico durante la manifestazione.

Il villaggio dopo le Olimpiadi

Una volta terminate le olimpiadi di Milano Cortina 2026 il villaggio olimpico
diventerà in soli 4 mesi (tempo previsto per la riconversione) un vivace
ecosistema di abitazioni studentesche, residenze, co-working, servizi privati di interesse pubblico e spazi pubblici
.

L’obiettivo è di trasformarlo in un laboratorio di sperimentazione urbana sostenibile focalizzata sulle persone per realizzare un luogo di scambio e di dibattito nella città con lo scopo di attirare giovani, imprenditori, micro-aziende che potranno socializzare, sperimentare e condividere.

Con la previsione della realizzazione del digital twin il villaggio olimpico
sarà gestita attraverso una piattaforma digitale funzionale al monitoraggio
delle performance degli edifici e al coinvolgimento della comunità.

All’interno del villaggio verranno realizzate infine anche delle serre e degli orti per la produzione di cibo a kilometro zero, in continuità con il tessuto circostante.

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