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Neom la città saudita del futuro

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Neom la città saudita del futuro

Neom, progettata la nuova città di fondazione saudita per un nuovo modello di città sostenibile, alimentata interamente da fonti rinnovabili.

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(foto di wedn – Fonte: pixabay.com)

Neom: La città futuristica e rinnovabile del futuro

Neom è il nome che il giovane principe Salman ha dato alla città del futuro che vuole costruire  sulle sponde del Mar Rosso in mezzo al deserto. Neom è un progetto ambizioso da 500 miliardi di dollari per costruire e realizzare una città da zero ultramoderna, tecnologica  e all’insegna dell’utilizzo delle risorse rinnovabili (impianti solari ed eolici). Una specie di Dubai ma molto più tecnologica e sopratutto green, che vede Neom la prima città al modo alimentata interamente da energie rinnovabili.
Anche se può sembrare un’utopia, l’obiettivo del principe saudita è quello di rendere l’Arabia Saudita indipendente dal petrolio che causa tante guerre e disordini e rilanciare una nuova economia ambientale. La posizione di Neom è strategica: si sviluppa per una superficie di 26.500 Kmq e sorge sul Mar Rosso, un importante crocevia delle arterie economiche più importanti del mondo tra Asia, Europa e Africa.
Dietro la volontà di realizzare Neom la città saudita del futuro, c’è una precisa volontà politica del principe che da un lato vuole rafforzare il suo potere e la monarchia entrando anche nella storia e dall’altro ridimensionare il ruolo assegnato agli alleati wahabiti, di matrice sunnita. Infine, insieme anche ad altri provvedimenti che hanno visto per esempi ola condizione delle donne migliorare, anche come importante segnale di modernizzazione.

Neom: città di fondazione

L’intento del principe saudita è quell odi fondare sostanzialmente una nuova città dove prima non c’era nulla, e realizzarla tutta subito e dal nulla. Noi sappiamo benissimo che le città si sono formate per stratificazioni, modifiche e cambiamente susseguiti nel corso dei secoli, e anche l’aspetto che hanno attualmente non sarà lo stesso che avranno fra 10, 20, 100 anni. Quello che vuole fare il principe con Neom, è già stato fatto in passato, ad opera di architetti e urbanisti commissionati dai Governi, ed è quella che si chiama città di fondazione.
La città di fondazione in pratica un nucleo urbano nato da una precisa volontà politica, studiato a tavolino con un progetto urbanistico dettagliato, mettendo tutte le cose al loro posto (servizi, aree verdi, edifici pubblici e di governo, scuole, ospedali, abitazioni, etc.); tutto quell odi cui una città ha bisogno per autoalimentarsi. La caratteristica delle città di fondazione è quella di essere molto ordinate, avere una precisa conformazione geometrica e logica, ed essere realizzate in tempi brevi. Normalmente vicino al nucleo vengono concentrati tutti i principali edifici pubblici e di governo e il resto viene disposto per aree concentriche. Ovviamente queste città di fondazione non hanno nulla a che vedere per esempio con i nsotri centri urbani e le nostre città per esempio che sono frutto di secoli di stratificazioni urbanistiche, storiche, politiche e architetoniche.
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Palazzo dei Congressi – Brasilia – Oscar Niemayer
(foto di Mauricio Medeiros – Fonte: flickr.com)
Un esempi del passato recente, ben riuscito direi, di città di
fondazione
la possiamo trovare in Brasilia, la capitale del Brasile
progettata, costruita e realizzata dal grandissimo genio
dell’architettura contemporanea Oscar Niemeyer, dove ha progettato tutto
lui da solo tra l’altro) che ha saputo realizzare una vera opera d’arte
e di architettura moderna e contemporanea. Un altro bellissimo esempio
di città di fondazione è ad opera del maesto Le Corbusier che prima
studiò la città per tre milioni di abitanti e poi realizzò il progetto
per la città di Chandigarh in India, anche questo un capolavoro dell’architettura contemporanea mondiale.

Un
esempio più recente di città di fondazione, una città costruita dal nulla in mezzo al deserto è
Dubai, che con i suoi grattacieli senza senso e senza un apparente piano
urbanistico è una città affascinante e moderna ma che allo stesso tempo
non dice nulla; ha voluto imitare metropoli come New York o Shanghai
ma, a mio modesto parere, con scarsi risultati.

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Il palazzo dell’assemblea di Chandigarh – Le Corbusier (foto di julie – Fonte: flickr.com)

Con Neom il futuro è a portata di mano: un nuovo modello di città sostenibile

Neom così come è stata pensata vuole essere una Smart City proiettata al futuro, alimentata interamente attraverso le energie rinnovabili e dove la domotica e la tecnologia e la connessione wifi su tutto il territrio la fanno da padrone. Neom è una città verde ed ecologica che si sviluppa verso l’alto con i suoi grattacieli senza sfruttare troppo suolo e dove tutti le architetture sono sostenibili e avveniristiche proponendo anche nuovi modelli. Secondo le previsioni Neom costerà 500 miliardi di dollari e sarà teminata entro il 2030. Neom vuole anche portare attenzione al settore settore di ricerca e sviluppo e adottare una strategia per sostenere la crescita interna e l’occupazione giovanile. Il principe consapevole che il petrolio fra non molti anni finirà, e consapevole del fatto che quando finisce il petrolio vivendo in mezzo al deserto morirà vuole portarsi avanti intelligentemente per trovarsi preparato e riversare l’economia dell’Arabia Saudita non più sul petrolio ma sulle rinnovabili attirando anche investitori e talenti esteri. 
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