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Norman Foster e il design sostenibile

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Oggi torneremo ad occuparci di architettura, restando sempre in uno dei periodi più propizi ed interessanti di questa materia ossia il Novecento. Parleremo infatti di Norman Foster un architetto rivoluzionario che ha lavorato moltissimo in questo periodo creando strutture dal design particolare e dalla complessità impressionante. (Si tratta di un progettista in grado di risolvere problemi progettuali e costruttivi decisamente complessi)

Il modo in cui realizza gli spazi complessi è legato ad alcune costanti che si sviluppano principalmente in due direzioni:

  • STRUTTURA RETICOLARE molto spesso portata a vista
  • GUSCIO leggero, avvolgente e mutevole che va a conformare lo spazio rendendolo aperto

Foster ha scelto di lavorare con strutture metalliche ,che offrono le medesime prestazioni del calcestruzzo del laterizio, ma sono molto più leggere e molto meno ingombranti.

Parliamo quindi di un professionista che si focalizza moltissimo sulla leggerezza visiva della struttura unità anche al design di essa che é parte fondamentale delle sue opere.

Foto di  prischkoletto, Fonte: Pixabay.com (REICHSTAG BERLINO)

LA VITA

Norman Foster nasce a Manchester il 1 giugno 1935 da una famiglia umile, i suoi genitori facevano gli operai e lui abbandonò la scuola a soli 16 anni per lavorare negli Uffici del Tesoro di Manchester.

Terminato il servizio nella Royal Air Force decide di iscriversi alla Scuola di Architettura e Pianificazione Urbana a Manchester dove conseguirà il diploma nel 1961.

Continua poi gli studi presso l’Università di Yale in America.

Nel 1965, una volta ritornato nella sua amata Inghilterra, fonda lo studio Team 4 Architects composta da: 

  • Richard Rogers
  • Sue Rogers
  • sua moglie Wendy
  • lui stesso

Nel 1967 Norman fonda la Foster Associates, ora Foster + Partners dal 2013 nella lista dei maggiori studi di architettura del mondo. Nel 1971 Foster incontra l’architetto, scrittore e inventore americano Richard Buckminster Fuller e insieme realizzano numerosi progetti visionari.

Nel 1983 Foster è insignito della Royal Gold Medal per l’architettura che sarà il primo di una lunga serie di riconoscimenti e premi vinti da questo straordinario uomo.

Progetti

Vediamo ora una serie dei suoi progetti più famosi ed eclatanti che lasciano sempre a bocca aperta chi ha il piacere di vederli, assolutamente innovati e unici nel loro genere si distinguono da qualsiasi altra opera esistente.

Millenium Bridge – Londra 1996-2000

Nel 1996, il Royal Institute of British Architects indisse un concorso internazionale a cui parteciparono oltre duecento gruppi di progettisti. Si aggiudicò la vittoria lo studio Foster + Partners insieme agli ingegneri Arup e allo scultore Anthony Caro.
Il loro lavoro, frutto di una creativa collaborazione integrata, ha portato alla realizzazione del Millenium Bridge che è un ponte sospeso che tende ad unire, simbolicamente parlando, la City (che è la zona più ricca di Londra) con Southwark (che è tra le zone più povere di Londra).
Il ponte si pone come un progetto di rigenerazione e diventa un simbolo di questo tempo, che collega quasi tre secoli di storia, dalla Cattedrale di St. Paul alla Tate Modern.
Come un’icona il Millenium Bridge costituisce un elemento chiave nel settore delle nuove infrastrutture pedonali a Londra (primo ponte interamente pedonale progettato nella capitale).
Sospeso a filo dell’acqua, forma un singolo ampio arco con un unico profilo.
Gli otto cavi (120 mm di diametro ciascuno) che lo sostengono non salgono più di 2,3 metri sopra di esso e sono ancorati a ogni estremità ad attacchi e sostenuti in due punti nel fiume da moli ellittici in cemento armato.
La geometria finale è stata raggiunta installando i cavi con una flessione meno profonda di quanto richiesto (in questo modo i cavi hanno assunto il profilo corretto).
Esso è diventato luogo di transito e piattaforma ideale per ammirare il paesaggio circostante che mozza sempre il fiato come ogni angolo di Londra.

Millenium Bridge, Fonte: Lezioni di architettura e design

30 ST MARY AXE – Londra 1997-2004

Con i suoi 40 piani d’altezza , questo grattacielo, a cui si accede da una piazza apposita, è stato creato in origine per ospitare degli uffici arrivando poi ad avere al suo interno anche:

  • Ristoranti
  • Negozi
  • Caffè

In cima si trovano la sala congressi e un ristorante che offre un panorama spettacolare  a 360 gradi sulla città, quindi da qui potete ammirarla in tutto il suo splendore senza alcun problema. Generato da un piano circolare a geometria radiale, amplia il proprio profilo innalzandosi verso l’alto per poi assottigliarsi di nuovo verso il vertice.

Questa forma particolare risponde all’estensione limitata del sito infatti l’edificio appare più snello di un parallelepipedo delle stesse dimensioni. Dal punto di vista ambientale, la torre riduce le deviazioni del vento rispetto ad una costruzione rettilinea della stessa dimensione, contribuendo a mantenere un ambiente confortevole a livello della superficie terrestre, e provocando differenziali di pressione esterna sfruttati per un sistema unico di ventilazione naturale.

La struttura a sostegno della torre alta 180 metri consiste in un nucleo centrale e un reticolato perimetrale di elementi d’acciaio  che si intrecciano diagonalmente.

30 St Mary Axe, Fonte: Lezioni di architettura e design

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