I pannelli fotovoltaici consentono di catturare e immagazzinare
l’energia gratuita e pulita del Sole per trasformarla in energia elettrica
senza inquinare l’ambiente e senza utilizzare
fonti di energia fossile. Negli anni i pannelli fotovoltaici si sono
evoluti sempre di più e oggi sono diventiati un pò il simbolo della
sostenibilità ambientale degli edifici. Recentemente, anche alla luce degli
obiettivi del COP 26, sono stati ideati dei
nuovi pannelli fotovoltaici ecosostenibili.
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Nuovi pannelli ftovoltaici provenienti dal riciclo di quelli a fine vita (foto di andreas160578 – Fonte: pixabay.com) |
Cosa sono i pannelli fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici sono dei pannelli formati da cellule di
silicio amorfo
di colore scuro che sono in grado di catturare l’energia proveniente dai raggi
solari. Una volta catturata e intrappolata questa grande fonte di energia
tramite un trasformatore viene convertita in energia elettrica che
serve a far funzionare gli elettrodomestici e non solo. Gli impianti più
moderni hanno anche delle batterie di accumulo che servono a
immagazzinare energia nelle giornate di sole e utilizzarla quando piove o c’è
il cielo coperto.
I pannelli fotovoltaici quindi, integrati o meno, sono molto importanti e
rientrano fra quei “sistemi attivi” in grado di sfruttare una
fonte di energia alternativa
per produrre elettricità. Questo ha dei notevoli vantaggi sia a livello
ambientale che economico, avendo in poco tempo il rientro dell’investimento
iniziale anche grazie agli incentivi statali.
Quali sono i contro dei pannelli fotovoltaici
Apparentemente i pannelli fotovoltaici hanno solo lati positivi, ma in realtà
non è proprio così. Di sicuro l’impianto fotovoltaico che utilizza i pannelli
fotovoltaici è un impianto che inquina meno e consente di ottenere energia con
un basso impatto ambientale, ma questo impatto è basso appunto ma non
nullo.
Anche se negli ultimi anni la tecnologia in questo settore è esplosa e si è
evoluta moltissimo, rimane il fatto che per produrre un pannello serve
petrolio. Altro aspetto non da meno i pannelli fotovoltaici non durano in
eterno: anche se viene fatta la corretta manutenzione e la pulizia un
pannello può durare, in termini di resa energetica, mediamente venticinque
anni fino a un massimo di trenta.
Passato questo tempo il pannello non rende più ed è necessario sostituirlo e
smaltirlo. Il problema dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici è
una questione delicata trattandosi di rifiuti speciali. Considerando che i
primi pannelli fotovoltaici sono apparsi sul mercato una ventina di anni fa
ora si presenta il problema di come smaltirli e come fare per produrre dei
nuovi pannelli.
Nuovi pannelli fotovoltaici provenienti dal riciclo di quelli esistenti
Alla luce di quanto abbiamo detto finora, è stato ideato un
progetto dell’Unione Europea dal nome Ue PHOTORAMA che si è posta
proprio l’obiettivo di recuperare le materie prime derivanti dallo smaltimento
dei pannelli per recuperarle e produrne di nuovi, in un’ottica di
economia circolare “green”. In questo modo si tende a massimizzare il recupero utilizzando quello
che già c’è senza usar e nuove materie prime. Riciclo e riuso sono gli
obiettivi della Green Economy. A questo importante progetto europeo partecipano
anche ENEA e Enel Green Power assieme ad altre 13 aziende e
istituti di ricerca in tema di energia e ambiente.
Il progetto Ue
PHOTORAMA è stato voluto e finanziato con 8,4 milioni di euro all’interno del
programma Horizon 2020 e riguarda il periodo 2021-2024. Recentemente si è
svolta a Glasgow la riunione COP 26 dove finalmente si è ammesso i danni e
problemi che i cambiamenti climatici causati dall’uomo stanno dando al
Pianeta Terra e a noi stessi. Quindi è fondamentale e obbligatorio agire
immediatamente per cercare di salvare il salvabile, cercando di rimediare
facendo tutto quello che è possibile fare.
Con questa tecnologia innovativa che permette di ottenere dei nuovi
pannelli utilizzando gli scarti dei pannelli ormai a fine vita, consente di
recuperare quasi il 100% dei materie prime che compongono i pannelli.
Questa cosa è molto importante perchè si evita anche il problema dello
smaltimento e rende l’Europa indipendente dall’importazione di materie prime
da paesi inquinanti.
Da cosa è fatto un pannello fotovoltaico
I pannelli fotovoltaici sono degli elementi complessi fatti da una
serie di vari materiali e componenti. Fra essi oltre alle celle di silicio,
abbiamo le lestre di vetro, alcune parti in alluminio, i cavi elettrici,
alcune parti di plastica, metalli preziosi, etc. Normalmente quando un
pannello va in discarica per essere smaltito viene di fatto triturato. Con
questo processo in atto attraverso meccanismi chimico-fisici (processo
“up-cycling”) innovativi si riesce a separare il silicio dal
vetro e dai metalli preziosi, recuperando così i singoli
materiali che vengono poi utilizzati per costruire un nuovo pannello
ecosostenibile pronto a produrre energia elettrica per altri vent’anni.
Il rapporto di Irena (International Renewalble Energy Agency – Agenzia
internazionale delle energie rinnovabili)
“End of Life: Solar Photovoltaic Panels”, parla chiaro: dal riutilizzo e riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine
vita per ottenere nuovi pannelli ecosostenibili entro il 2050 si sbloccherà
uno stock di 78 milioni di tonnellate di materie prime. Il valore di
questo materiale, se viene reimmesso in economia, molto probabilmente
supererebbe i 15 miliardi di dollari.
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