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Nuovo codice degli appalti: tutto quello che c’è da sapere

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Con il dlgs 36/2023 da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale è entrato in
vigore il nuovo codice degli appalti 2023 che apporta alcune importanti
modifiche e novità. Scopri le novità del nuovo codice degli appalti e quando
entra in vigore.

nuovo codice appalti
Nuovo codice appalti 2023 (foto di rhythmuswege – Fonte: pixabay.com)

Nuovo codice degli appalti 2023

Il 31 Marzo 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 77 il
dlgs 36/2023 che introduce il nuovo codice degli appalti che è
entrato in vigore dal 1 Aprile 2023.

Il nuovo codice degli appalti 2023 ha di fatto mandato in pensione il
precedente codice regolamentato dal dlgs 50/2016 dopo 7 anni di
attività. La novità principale del nuovo codice da poco introdotto è la
digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dell’appalto. Viene così
introdotto l’obbligo per partecipare alla gara anche per le stazioni
appaltanti di utilizzare sistemi informatizzati BIM (Building Information
Modelling) e piattaforme aperte interoperabili

In cosa consiste il nuovo codice degli appati

Abbiamo visto che dal 1 Aprile 2023 è entrato in vigore il
nuovo codice degli appalti sostituendo il precedente dopo ben sette
anni.

La prima grande novità è l’utilizzo di
piattaforme BIM che consentono di digitalizzare l’intero processo. Nello specifico verranno
adottati metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni
per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per
gli interventi su costruzioni esistenti per importo a
base di gara superiore a 1 milione di euro.

La stazione appaltante dovrà quindi rispettare diversi
adempimenti come ad esempio:

  • formazione del personale atto alla predisposizione di un opportuno atto
    organizzativo per la gestione BIM,
  • acquisizione di un ambiente di condivisione dei dati
  • opportuna configurazione dello stesso,
  • predisposizione dei capitolati informativi,
  • gestione delle offerte.

Consigli utili

Il nuovo d.lgs. 36/2023 anche se è entrato in vigore il 1 Aprile 2023 in
realtà c’è quello che viene definito “periodo transitorio” per dare tempo alle
stazioni appaltanti, alle imprese e ai professionisti di adeguarsi alle nuove
disposizioni. In questo periodo transitorio ci sarà un’estensione di
vigenza di alcune disposizioni del d.lgs. 50/2016.

Alla luce di quanto abbiamo appena detto e delle novità introdotte è bene non
trovarsi impreparati. Ecco perché ci riserviamo di darti questi consigli:

  • se sei un tecnico (ingegnere, architetto, geometra o perito), utilizza solo
    strumenti aggiornati e rispondenti alle tue esigenze;
  • se sei una stazione appaltante, affidati ad un unico interlocutore in grado
    di assisterti al meglio;
  • se sei un’impresa, utilizza soluzioni in Cloud appositamente sviluppate.

Nuovo codice degli appalti e la digitalizzazione

Oggi viviamo in un mondo sempre più tecnologico e informatizzato fatto di
banche dati interconnesse fra di loro uniti dal processo di digitalizzazione.
Ovviamente anche anche il codice degli appalti non poteva non adeguarsi al
nuovo che avanza. In questo modo è possibile risparmiare carta, tempo e
denaro.

Tale sistema digitalizzato è fatto dai seguenti elementi:

  • banca dati nazionale dei contratti pubblici;
  • fascicolo virtuale dell’operatore economico, appena reso operativo
    dall’Autorità nazionale anti corruzione (ANAC);
  • piattaforme di approvvigionamento digitale;
  • procedure automatizzate nel ciclo di vita dei contratti pubblici;
  • digitalizzazione totale dell’accesso agli atti delle procedure di
    affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici.

Di seguito potrai scaricare gratuitamente in formato PDF il nuovo codice degli
appalti 2023 per essere aggiornato e vedere nel dettaglio tutti i punti
essenziali.

Scarica Gratis in PDF il Nuovo codice degli appalti 2023

Quando entra in vigore il nuovo codice degli appalti

Come abbiamo già detto il nuovo codice degli appalti entra
ufficialmente in vigore il 1 Aprile 2023 anche se le disposizioni saranno
veramente efficaci solamente dal 1 Luglio 2023.  E’ comunque
previsto un periodo transitorio durante il quale alcune disposizioni
del vecchio codice coesisteranno con il nuovo fino ad arrivare alla data
definitiva di entrata in vigore che è il 1 Gennaio 2024. 

Entro tale data chiunque voglia partecipare a una gara d’appalto dovrà
obbligatoriamente adeguarsi alle nuove disposizioni. Per rispondere appieno ai
nuovi adempimenti, affidati ad un unico interlocutore in grado di supportare
il tuo lavoro. Per maggiori informazioni leggi questo
articolo di approfondimento sull’entrata in vigore del nuovo codice e del
periodo transitorio.

Codice degli appalti pubblici riassunto

Abbiamo visto le principali caratteristiche del nuovo codice degli appalti 2023
e quando entra in vigore. Ora vediamo schematicamente quali sono le principali
novità introdotte

Procedure di affidamento

Secondo l’art. 50 del nuovo codice degli appalti vengono modificate le
procedure di affidamento mettendo dei limiti più alti per gli affidamenti
diretti e un sistema semplificato.

Per il lavori sono previste le seguenti procedure di affidamento:

  • affidamento diretto fino a 150.000 euro;
  • procedura negoziata senza bando, con consultazione di 5 operatori economici,
    per i lavori di importo fino a 1 milione di euro;
  • procedura negoziata senza bando, con consultazione di 10 operatori
    economici, per i lavori di importo fino a soglia;

Per i Servizi e forniture questi:

  • affidamento diretto fino a 140.000 euro;
  • procedura negoziata senza bando, con consultazione di 5 operatori economici,
    per i servizi/fornitura fino a soglia di rilevanza europea.

Per  quanto riguarda invece l’affidamento di lavori di importo pari o
superiore a 1 milione di euro e fino 5,382 milioni di euro è fatta salva la
possibilità di procedere con gara ad evidenza pubblica senza necessità di
motivazione.

La figura del RUP

Anche il ruolo della figura del RUP cambia con il nuovo codice degli appalti
2023. Di fatto rispetto al d.lgs. 50/2016 il RUP cambia nome e diventa da
responsabile unico del procedimento diventa
responsabile unico del progetto con le seguenti mansioni:

  • programmazione;
  • progettazione;
  • affidamento;
  • esecuzione.

Subappalto a cascata

Con il nuovo d.lgs. 36/2023 grazie all’art. 119 è stato introdotta la
possibilità di ricorrere al subappalto a cascata ovvero l’affidamento
di lavorazioni di competenza del subappaltatore, ad una impresa terza. Il
nuovo codice appalti stabilisce che è possibile farlo a discrezione della
stazione appaltante.

Livelli di progettazione

Con il nuovo codice degli appalti 2023 è stato eliminato il progetto
definitivo, riducendo a due i livelli di progettazione:

  1. progetto di fattibilità tecnico-economica;
  2. progetto esecutivo.

Vengono quindi ridefiniti i contenuti di questi due livelli di progettazione
stabilendo il contenuto minimo del quadro delle necessità e del documento di
indirizzo della progettazione che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti
devono predisporre.

Appalto integrato

Un’altra importante novità del nuovo codice degli appalti è l’introduzione
dell’appalto integrato, ovvero quando il contratto ha per oggetto sia
la progettazione che l’esecuzione dei lavori, ossia l’affidamento della
progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di
fattibilità tecnico-economica approvato.

Qualificazione delle stazioni appaltanti

Al fine di riorganizzare le PA (pubbliche amministrazioni) nel settore degli
appalti pubblici e per ottenere una maggiore efficienza e qualità nella
gestione delle gare, con l’art. 62 e l’art. 63 del nuovo d.lgs. 36/2023 viene
definita la qualificazione delle stazioni appaltanti prevista per:

  • affidamento diretto di servizi e forniture superiori alle soglie;
  • affidamento di lavori superiori a 500.000 €.

Revisione dei prezzi

Infine l’ultima grossa novità introdotta con il nuovo codice degli appalti
pubblici 2023 riguarda la
revisione dei prezzi nelle procedure di affidamento dei lavori.

Vengono introdotte così obbligatoriamente le clausole di revisione prezzi che
si attivano per variazioni del costo dell’opera, della fornitura o del
servizio, in aumento o in diminuzione, superiori al 5% dell’importo
complessivo e operano nella misura dell’80% della variazione stessa, in
relazione alle prestazioni da eseguire in maniera prevalente.

Scarica Gratis in PDF il Nuovo codice degli appalti 2023

 

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