I pavimenti industriali in cemento si possono realizzare
tranquillamente anche nelle abitazioni civili e nell’ultimo periodo stanno
avendo un’enorme diffusione per la praticità e per le loro caratteristiche,
sia nelle ristrutturazioni che nelle nuove costruzioni.
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Pavimenti industriali in cemento (foto di debsch – Fonte: pixabay.com) |
Cosa sono i pavimenti industriali in cemento
I pavimenti industriali in cemento o pavimentazioni cementizie sono
pavimenti realizzati in calcestruzzo e che hanno determinate qualità e
caratteristiche di resistenza all’usura. Il calcestruzzo permette
infatti tra le varie cose di realizzare pavimentazioni (interne ed esterne)
gettate direttamente in opera. Questo tipo di pavimentazione sono di
esecuzione molto pratica ed economica, adatte per scantinati, autorimesse,
depositi, ambienti industriali soggetti a traffico e a sollecitazioni elevate,
ma anche come vedremo per pavimentazioni interne di abitazioni. Se ad esempio
si vuole arredare la propria abitazione con uno
stile industriale allora di sicuro realizzare un pavimento in calcestruzzo è un’ottima scelta.
La tecnica di realizzazione
La tecnica più comune per realizzare un pavimento industriale in cemento è il
cosiddetto battuto di cemento, che si ottiene dal getto di uno strato
di calcestruzzo di spessore variabile a seconda delle sollecitazioni previste,
dotato in genere di una leggera armatura metallica per evitare
fessurazioni dovute ai fenomeni di ritiro e per migliorare la portanza dei
carichi.
Il getto viene eseguito per campiture di dimensioni massime di 6 m oppure (nel
caso si debbano pavimentare grandi aree di capannoni o magazzini) per strisce
longitudinali larghe 4-5 metri eseguite in modo alternato, procedendo al getto
sulle strisce rimanenti non appena le prime offrono sufficiente resistenza.
Finitura superficiale
La finitura superficiale delle pavimentazioni cementizie avviene
mediante lo spandimento (o spolvero) di cemento sul getto ancora
fresco e successiva lisciatura e frattazzatura, in genere
completata da una rullatura con un particolare cilindro di ottone
munito di piccole punte, detto bocciarda, che rende la superficie meno
sdrucciolevole.
I presenza di
fenomeni di risalita di umidità o di acqua dal terreno, la pavimentazione deve essere adeguatamente protetta
tramite l’inserimento di uno strato impermeabilizzante. Nel caso di falde
superficiali che generino una spinta idrostatica tendente a sollevare il
pavimento occorre inoltre armare e dimensionare convenientemente il
getto di calcestruzzo del battuto per contrastare le azioni dirette dal
basso verso l’alto.
Pavimentazioni cementizie anti-usura
Nel caso sia richiesta al pavimento industriale in cemento elevate
capacità di resistenza all’usura si ricorre a soluzioni tecniche particolari,
basate sull’impiego di inerti di altissima durezza inglobati nello strato
superficiale di finitura. Tali tecniche si possono ricondurre a due tipi
fondamentali:
- Pavimenti a spolvero: sono realizzati con criteri analoghi al battuto
di cemento, spargendo uniformemente sulla superficie del getto di
calcestruzzo fresco uno spolvero formato, anziché da cemento puro, da un
miscuglio a secco di cemento e di inerti indurenti di varia natura,
opportunamente dosati e scelti con idonea granulometria. Il pavimento viene
poi rifinito con una frattazzatura meccanica. - Pavimenti con strato anti-usura: questo tipo di pavimenti sono
realizzati riportando uno strato di 1 cm di spessore di malta ad
alta resistenza, preparata con inerti indurenti, su un getto di calcestruzzo
fresco, che funziona da supporto, e rifinendo superficialmente con
fratazzatura meccanica.
Per evitare effetti dannosi dovuti alle dilatazioni o al ritiro del
calcestruzzo, occorre eseguire la pavimentazione per campiture di dimensioni
limitate e separate da appositi giunti.
I giunti delle pavimentazioni industriali in cemento
Come abbiamo anticipato nelle pavimentazioni cementizie di grandi dimensioni
si possono manifestare fessurazioni causate dalla sollecitazioni
prodotte dalle escursioni termiche, dal ritiro dei getti e da altri fenomeni
tipici del calcestruzzo.
Nella realizzazione delle pavimentazioni di ambienti di notevole estensione è
perciò necessario interrompere il getto con dei giunti che possono
essere di vari tipi:
- Giunti di dilatazione,
- Giunti di costruzione,
- Giunti di contrazione ( o di controllo o di ritiro o di
frazionamento), - Giunti di isolamento (o di desolidarizzazione).
Nello specifico andremo ad analizzare i giunti di dilatazione. Questi
giunti hanno il compito di permettere che avvengano i movimenti causati dalle
dilatazioni ed interessano tutto lo spessore della pavimentazione interessata;
inoltre devono avere una larghezza proporzionata alle escursioni termiche
previste e vengono posizionati in corrispondenza dei giunti della struttura
portante dell’edificio. La continuità superficiale della pavimentazione viene
assicurata mediante l’utilizzo di due tipologie di giunto:
- Giunti sigillati: sono realizzati mediante l’applicazione di appositi
materiali di riempimento, detti sigillanti, dotati di elasticità sufficiente
ad assecondare i movimenti delle parti unite garantendo la tenuta; - Giunti meccanici: sono costituiti da profilati metallici di lega di
alluminio o di ottone, fissati sui bordi delle parti da giuntare, sui quali
sono innestate guarnizioni elastiche in neoprene, di PVC speciale, etc.
Trattamenti superficiali delle pavimentazioni industriali in cemento
Se sulla pavimentazione vi è un traffico intenso di mezzi o persone, lo
strato superficiale della pavimentazione si può usurare rapidamente
producendo polvere che oltre ad essere fastidiosa crea notevoli problemi.
Per risolvere tale problema le pavimentazioni cementizie vengono normalmente
sottoposte a un trattamento di impregnazione, basato sull’impiego di
prodotti fluidi a base di
resine epossidiche
o di resine poliuretaniche che penetrano nella massa del materiale e ne
migliorano le caratteristiche. Grazie a questa lavorazione la pavimentazione
dura di più nel tempo e resiste molto meglio all’abrasione e alle
aggressioni chimiche e riduce la porosità superficiale. Esteticamente
parlando invece la superficie trattata conserva il colore dello strato di
supporto del calcestruzzo e assume un aspetto semilucido.
Vantaggi di un pavimento industriale in cemento
Il pavimenti in cemento di tipo industriale è da sempre una pavimentazione
utilizzata per ambienti industriali e di grandi dimensioni, ma negli ultimi
anni sempre più si utilizza questa tecnica per realizzare pavimentazioni per
abitazioni civili, sia esterne ma anche interne. Il pavimento in cemento
infatti abbinato ad esempio a un arredamento in stile minimal rende
l’abitazione moderna e affascinante. L’accostamento di più materiali diversi
come calcestruzzo a vista, mattoni, legno, è sempre un’ottima
soluzione.
Detto questo un pavimento industriale in cemento levigato può avere i
seguenti vantaggi:
- Fattore estetico: esteticamente parlando con la levigatura si
ottengono superfici lisce e lucenti come fossero marmo e l’effetto è davvero
molto interessante; - Personalizzazione: l’impasto del cemento, attraverso l’utilizzo di
vernici o resine speciale, può essere personalizzato ottenendo colorazioni
diverse dal “classico” grigio del cemento; - Resistenza: la levigatura conferisce alla superficie di cemento
altissima resistenza meccanica e alle aggressioni chimiche e sostanze
abrasive, utili in ambienti come la cucina o il bagno. Inoltre la finitura
conferisce anche un’ottima capacità di idrorepellenza e oleorepellenza, è
ignifugo e resiste molto bene alle alte e alle basse temperature; - Facilità di pulizia: un pavimento industriale in cemento levigato
diventa liscio e lucido e quindi facilmente lavabile e pulibile senza alcun
bisogno di manutenzione; - Ecologico: per realizzare questo pavimento non si utilizzano sostanze
chimiche dannose o cancerogene; - Versatile: questo è un tipo di pavimento che si adatta benissimo a
diversi ambiti di utilizzo, dall’ambiente commerciale a quello industriale,
ma anche a quello civile.
Quanto costa un pavimento industriale in cemento?
Un pavimento industriale in cemento per le sue caratteristiche e per il
tipo di lavorazioni che subisce non è proprio economico. Diciamo che la
convenienza nella scelta di questo tipo di pavimentazione ricade sulle grandi
superfici ovvero dai 100/150 mq in su. Per superfici più piccole la
convenienza economica viene meno e ha poco senso. In ogni caso, in linea
generale, possiamo dire che il costo per la realizzazione di un pavimento
industriale in cemento va mediamente dai 40 ai 60 € al mq, mano d’opera
inclusa. Molto dipende poi da alcuni fattori variabili che possono incidere
sul costo finale come ad esempio la ditta esecutrice, la zona, lo spessore
della pavimentazione e le finiture scelte.