A breve sarà pronto il nuovo progetto dello studio Office for Metropolitan
Architecture – OMA che realizzerà entro il 2024 Piazza Egizia, il nuovo
ingresso del secondo museo egizio al mondo, con una nuova e trasparente
copertura.
Museo egizio di Torino (foto di Viaggiolibera – Fonte: pixabay.com)
Piazza Egizia a Torino
Lo studio di architettura olandese OMA (Office for Metropolitan
Architecture) tramite un concorso pubblico si è aggiudicato il progetto
vincitore per la realizzazione di Piazza Egizia a Torino per il secondo
museo egizio al mondo per importanza.
Al concorso per la realizzazione di questa opera importante e dall’alto valore
simbolico hanno partecipato nomi come
Kengo Kuma, Pininfarina Architetture, CRA-Carlo Ratti Associati e
Snohetta tutte firme prestigiose e riconosciute in tutto il mondo. A
far parte del gruppo vincitore sono anche i componenti del raggruppamento
composta dai progettisti Guendalina Salimei, Andrea Tabocchini, Odine
Manfroni, Saverio Andreani e i consulenti Carolina De Camillis, Andrea Longhi
e Laura Romagnoli.
L’arrivo di OMA a Torino
Con questo progetto innovativo lo studio olandese capitanato da
Rem Koolhaas, vincitore del Premio Pritzker, atterrà per la
prima volta a
Torino
che recentemente sta puntando molto sul rinnovamento e la qualità delle sue
architetture aprendo una stagione di concorsi e progetti internazionali.
Il concorso per la Piazza Egizia è stato gestito attraverso la
piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano, e si è svolta in parallelo a quella avviata per il futuro dell’ex
Cavallerizza Reale. Il risultato è stato sorprendente portando nella capitale
sabaudia alcuni dei nomi più importanti del panorama architettonico
internazionale. Il progetto di unire monumento + concorso è stato un vero
successo anche dal punto di vista mediatico.
La Piazza Egizia di OMA: il progetto architettonico
Il
Museo Egizio di Torino
è il più antico museo al mondo dedicato interamente alla cultura egizia;
venne costituito nel 1824 e nel 2024 appunto data di fine lavori si celebra il
suo bicentenario. Il bando di concorso prevedeva la richiesta di
ampliare e rinnovare la corte interna del barocco Collegio dei Nobili, con la
conseguente riorganizzazione degli spazi di accesso del Museo.
Lo studio olandese OMA ha saputo interpretare meglio di altri l’idea
promotrice del concorso rivedendo completamente tutto l’ingresso del Museo,
rendendo la corte centrale parte integrante dei suoi spazi. nello specifico il
progetto vincitore modifica radicalmente il punto di ingresso al museo
favorendo l’apertura di un nuovo punto di accesso. Si ha così un
nuovo programma funzionale con due ingressi: l’ingresso principale al
piano terra da via Accademia delle Scienze e un ingresso secondario.
La zona della biglietteria con guardaroba, l’infopoint, la caffetteria e il
bookshop si trovano al piano terra affiancati al Tempio di Ellesija, giunto a
Torino nel 1967, e a spazi per mostre temporanee nella prossimità del punto di
accesso. Viene realizzata una nuova area verde coperta (Giardino Egizio) collegata con una scala monumentale al piano ipogeo dove si trova il
percorso museale, spazi di servizio e deposito, una sala eventi/auditorium,
sale didattiche e una sala espositiva immersiva.
La Piazza Egizia e la nuova copertura iconica vetrata
Uno degli elementi che caratterizzano meglio il nuovo progetto di OMA per il
Museo Egizio di Torino è la
nuova copertura vetrata della Piazza Egizia. Leggerezza, trasparenza,
efficienza e ottimizzazione strutturale sono le parole chiave che
caratterizzano questo bellissimo progetto, con una struttura completamente
autonoma dai paramenti murari esistenti.
I materiali scelti per la nuova copertura è il
vetro accoppiato con il metallo e si inserisce perfettamente
all’interno all’interno delle scure e severe superfici laterizie dei fronti
interni del Collegio che è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni
Architettonici e Culturali.
Vi sono ben otto pilastri di acciaio che sorreggono una griglia a
modulo quadrato di travi metalliche scatolari saldate alla testa delle colonne
integrando anche il sistema di smaltimento delle acque piovane. Le travi hanno
una sezione triangolare che oltre a mitigare l’impatto visivo riescono
a ottimizzare portanza e peso. Per quanto riguarda invece la copertura vera e
propria è realizzata con
pannelli di vetro temperato a laminato con interlayer rigido, che
mantiene la trasparenza aumentando la rigidezza e la resistenza della
sezione.
Caratteristiche particolari della copertura
La copertura vetrata della Piazza Egizia progettata da OMA ha una superficie
calpestabile ed è stata progettata con un particolare trattamento idrofobico
basato su nanotecnologia che permette di ridurre il danneggiamento e la
necessità di manutenzione aumentando l’illuminazione naturale su superfici
brillanti, trasparenti, idrorepellenti e oleorepellenti.
La copertura quindi è
stata pensata proprio per garantire una facile manutenzione e ridurla al
minimo indispensabile abbattendo i costi.
Sono un architetto appassionato con oltre 8 anni di esperienza nel campo dell'edilizia, delle tecniche costruttive e del design. Attraverso la scrittura, condivido la mia profonda passione per l'architettura e l'arredamento d'interni. Durante il mio percorso, ho affrontato sfide ed esplorato soluzioni che caratterizzano il mondo della costruzione e del design.
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