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Pittura vascolare: cos’è e caratteristiche

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I greci erano molto bravi a pitturare e decorare i vasi di terracotta (pittura vascolare). Della pittura greca in genere ci sono rimaste pochissime testimonianze, perse nel corso dei secoli, mentre abbiamo numerosi esempi di pittura vascolare, conservata fino ai giorni nostri, perché la produzione dei vasi nei territori di cultura greca era veramente abbondante, tant’è che questi venivano anche esportati. Vediamo in questo articolo cos’è la pittura vascolare e le sue caratteristiche. 

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Vaso greco figure rosse si sfondo nero
(foto di Wikimediaimages – Fonte: https://pixabay.com)

Cos’è la pittura vascolare

La pittura vascolare per noi oggi è una testimonianza molto importante di quel popolo perchè sono gli unici esempi che ci sono pervenuti fino ai giorni nostri di pittura greca. Della pittura greca vera e propria, descritta dalle fonti storiche come ricca di prospettiva e chiaroscuri, purtroppo non ci è pervenuto praticamente nulla.
Quando si parla di arte greca, solitamente si è portati a pensare immediatamente alla scultura, raramente alla pittura. L’unica forma di pittura greca pervenuta fino a noi è la pittura vascolare.
La pittura vascolare era la pittura realizzata dai Greci sui vasi in terracotta. La terracotta era modellata dai ceramisti greci con grande abilità. Questi incidevano con particolari strumenti le figure e i pittori decoravano il vaso. Spesso infatti nei vasi greci troviamo la doppia firma del ceramista incisore e del pittore.

La pittura vascolare greca si suddivide in due categorie sulla base della tecnica pittorica utilizzata:

  1. la tecnica a figure nere su fondo rosso, più antica, che si sviluppata a partire dal VII sec. a.C.,
  2. la tecnica a figure rosse su fondo nero, che nasce nel 530 a.C. ad Atene.
Il decoratore si serviva di una punta adatta per segnare il contorno delle figure da realizzare sull’impasto in argilla, e poi il pittore riempiva la figura utilizzando una vernice nera. Per realizzare i dettagli incideva le figure con una punta sottile, in modo da lasciare scoperta l’argilla del fondo. 
L’artista realizzava anche qui il contorno delle figure servendosi di una punta di osso o di legno; lasciava al naturale l’interno dei personaggi, mentre lo sfondo veniva dipinto con larghe pennellate di colore nero, che serviva anche per rifinire alcuni particolari sulle figure stesse.
pittura-vascolare
Vaso greco figure nere si sfondo rosso
(foto di Atlantios – Fonte: https://pixabay.com)

Pittura vascolare: caratteristiche

Per noi l’unico riferimento per giudicare l’arte pittorica greca sono i vasi e la pittura vascolare in quanto della pittura su pareti non è rimasto nulla, ma solo le fonti storiche. Queste infatti riportano nomi di artisti greci che si dedicarono alla pittura, e quindi possiamo solo immaginare come potesse essere basandoci sulla pittura vascolare.

Le principali caratteristiche dei vasi della pittura vascolare sono:

  • solidità e corpo espanso; 
  • largo piede e orlo spesso. 

Nella pittura vascolare si era raggiunto, nel corso degli anni, un apprezzabile livello estetico nella tecnica a figure nere e a figure rosse, con una ricca serie di forme e di tipi di perfetto rigore geometrico, di organica armonia funzionale e di grande gusto decorativo. Inizialmente la decorazione del vaso si limitava al punto di massima espansione del ventre a al collo, dopo invece tutto il vaso veniva decorato.

pittura-vascolare
pittura vascolare (foto di coursousa – Fonte: https://pixabay.com)

Pittura vascolare: tecniche di pittura 

Come abbiamo visto nella pittura vascolare una volta che l’argilla era modellata dal ceramista per diventare vaso, veniva cotta nel forno ed assumendo così il caratteristico colore rossastro. I vasi venivano successivamente decorati dal pittore.

Le tecniche di decorazione più note della pittura vascolare sono:

• dal VII secolo al 530 a.C. figure nere su sfondo rosso: sullo sfondo naturale della ceramica cotta si dipingevano le figure con una vernice che, dopo un’ulteriore cottura diventava nera, mentre le linee all’interno delle figure risultavano dall’incisione della ceramica;
• dal 530 a.C. al IV sec a.C. figure rosse su sfondo nero: si colorava con la vernice lo sfondo, lasciando vuote le figure, sicché apparivano rosse, ma con una maggiore verosimiglianza rispetto alla tecnica precedente.
• dal III al II sec. a.C. figure policrome: si usavano vari colori.
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Anonimo
Anonimo
1 anno fa

Bel sito, ma a mio parere, manca qualche informazione necessaria (es. l'età in cui si sviluppa la pittura vascolare, i vari tipi di vasi ecc…), si potrebbe aggiungere qualcosa in più in generale ( soprattutto sule caratteristiche) e ampliare maggiormente di quello che si parla ( per chi deve fare una ricerca su questo argomento è sicuramente comodo).

Anonimo

Giovanni Breda
1 anno fa

Salve, la ringrazio per il suo commento e per i preziosi consigli..

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