Come impostare la potenza termica dei propri radiatori? I caloriferi sono il punto di incontro tra l’impianto di riscaldamento e lo spazio da riscaldare, certamente l’elemento radiante più diffuso nel panorama edilizio residenziale italiano.
In questo articolo spiegheremo come si può fare la valutazione dei radiatori con un metodo empirico ed approssimato.
Valutare i singoli caloriferi in vista di una loro sostituzione
Prima di acquistare caloriferi nuovi bisognerebbe accertare matematicamente l‘irradiazione di calore necessaria per ogni singolo ambiente. Anche l’isolamento gioca un ruolo importante.
La valutazione della potenza termica necessaria prevede l’utilizzo di una serie molto complicata di formule e richiede un’elevata competenza tecnica.
Tuttavia qui si vuole considerare un caso di mera sostituzione dei precedenti caloriferi, quindi il calcolo può essere eseguito anche dai meno esperti, tramite l’utilizzo di formule relativamente semplici.
Quello che si vuole determinare, quindi, è l’opportuno dimensionamento del nuovo calorifero, considerando la potenza nominale (cioè di ogni elemento del calorifero), che è misurata in Watt (W), e il volume dell’ambiente da riscaldare in metri cubi (mc).
Le normative il calcolo della potenza termica dei radiatori
Un testo fondamentale per il calcolo della potenza termica è la norma DIN-EN 442, la quale presuppone una temperatura di ingresso di 90°C, una temperatura di uscita di 70 °C e una temperatura dell’ambiente di 20 °C (75/65/20).
Questa norma è stata recepita anche dall’UNI (Ente italiano di normazione).
Il fabbisogno termico dipende dalla zona climatica in cui ci si trova.
L’Italia è stata suddivisa in sei zone climatiche dal decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412 (Allegato A). I coefficienti per calcolare tale fabbisogno vanno dai 27 ai 42 W/mc. Sono previsti inoltre dei coefficienti correttivi per i casi in cui non siano rispettate le condizioni standard, considerando, ad esempio, il livello di coibentazione dell’ambiente.
Un esempio concreto
Questo calcolo non può ovviamente sostituire quello eseguito dai professionisti, soprattutto quando sia richiesto il rispetto di determinate disposizioni legislative e norme. Offre tuttavia una buona indicazione di massima per proprietari di casa e amanti del fai-da-te.
Ad esempio una stanza di 20 mq, alta 2,80 m. Il volume sarà quindi di 56 mc.
Supponiamo che la casa si trovi nella zona termica “E”, e il coefficiente sia quindi di 37 W/mc. Il fabbisogno termico sarà di 56×37= 2072 W.
Si sottolinea nuovamente che la formula qui utilizzata è approssimativa. Un installatore esperto è in grado di calcolare con metodi e misurazioni molto più precisi l’effettivo fabbisogno termico, in vista di un concreto risparmio energetico. Tuttavia, per potersi orientare in un primo momento, questo metodo di calcolo è sufficiente.
Calcolo della potenza termica di vecchi radiatori in ghisa
Si può procedere però anche in un altro modo: nel caso di vecchi radiatori in ghisa, la potenza termica può essere approssimativamente ricavata dalle loro dimensioni e dal modello.
Presupposto per questo calcolo è che con l’impianto considerato venga raggiunta una temperatura confortevole.
Le misure fondamentali sono qui, oltre alle misure di altezza, profondità e larghezza, il cosiddetto interasse del termosifone, cioè la distanza tra gli attacchi del tubo di andata dell’acqua e di quello di ritorno, oltre al numero degli elementi.
Per il calcolo della potenza (o “resa”) termica dei vecchi radiatori in ghisa in base alle loro dimensioni, si può utilizzare la seguente tabella (ricavata dal confronto di diverse schede tecniche di radiatori in ghisa fornite dai più rappresentativi produttori a livello nazionale, in cui si considera di regola Δt= 50°, dove questa indica la differenza tra la temperatura media dell’acqua-cioè la media tra la temperatura di entrata e quella di uscita- e la temperatura dell’ambiente).
(n.b.: la potenza termica indicata è la potenza nominale, cioè per singolo elemento)
Interasse (cm) | Profondità (cm) | Altezza (cm) | Larghezza (cm) | Potenza termica EN 442 |
---|---|---|---|---|
20 | 25 | 30 | 50 | 59 |
35 | 11 | 45 | 50 | 41 |
50 | 11 | 60 | 50 | 55 |
50 | 16 | 60 | 50 | 75 |
50 | 22 | 60 | 50 | 98 |
90 | 16 | 100 | 50 | 123 |
Consideriamo, ad esempio, che un “elemento” del termosifone in ghisa abbia un interasse di 50 cm, una profondità di 16 cm e un’altezza di 60 cm.
In questo caso ricaviamo dalla tabella una potenza termica di 75 Watt per elemento. Supponiamo ora che il nostro calorifero sia formato da 25 elementi, si otterrà quindi una potenza di: 25×75= 1875 Watt per calorifero.
Con questo valore alla mano, e conoscendo il fabbisogno termico di ogni ambiente, si può quindi scegliere oculatamente un nuovo calorifero, sempre presupponendo che la potenza del precedente calorifero fosse sufficiente per riscaldare l’ambiente. In caso di dubbi, in ogni caso, è sempre meglio rivolgersi ad esperti: costerà sempre meno dell’installazione di caloriferi non adatti.
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Salve. Per vecchi termosifoni a piastre,dove non è possibile individuare un singolo elemento, è possibile fare una valutazione anche approssimativa della resa termica sulla base di altezza,larghezza e profondità? Grazie e saluti
Buongiorno, per determinare la resa termica di ogni radiatore della casa, basta moltiplicare il volume della stanza per il numero di watt associati alla temperatura desiderata. Se ad esempio volete una temperatura di 22°C in salotto e la stanza misura 70m³, i radiatori avranno una resa termica di 5950W (70 m³ x 85 W). Saluti
bah, con questo calcolo mi risulta un fabisogno termico che è il doppio di quello reale verificato
Salve, c’è qualcosa che non quadra nella tabella .Se ogni elemento è 17x50x60 come fa ad essere solo 75 watts! Poi si parla di 25 elementi, ma sono 25×50 = 1250 cm. Un po’ lungo. Forse sono 5 e non 50 di larghezza
in acuni siti di dice che il fabbisogno calorico e' 75 kcal/ora/mc in altri 75 W, ma il rapporto tra
le unita di misura e'860. mi fate capire?
correggo: 75 W/mc.
dalla precedente i 35 W sono per metro cubo, ovviamente.
Salve, la tabella indica i dati secondo la nuova Norma EN 442 che deriva da esigenze di standardizzazione delle potenze termiche negli stati della Comunità Europea. Il valore di 75W è quindi normato; basta moltiplicare questo dato per il numero degli elementi e si ottiene la potenza termica di un radiatore, ad esempio se è composto da 10 elementi si avrà 75×10 = 750 W