Se devi eseguire dei lavori di ristrutturazione o semplicemente di
manutenzione ordinaria o straordinaria o devi fare qualsiasi lavoro che
modifica le murature della tua casa, o vai ad aggiungere degli elementi nel
tuo giardino, etc. devi necessariamente fare una pratica edilizia per
ottenere l’autorizzazione da parte del Comune ed avere tutto in regola.
Pratica edilizia: cos’è e quanto costa (foto di mwitt1337 – Fonte: pixabay.com) |
Indice
- Cos’è una pratica edilizia e perchè ottenerla
- Quali sono le pratiche edilizie
- Come ottenere una pratica edilizia
- Quanto costa una pratica ediliza
Cos’è una pratica edilizia e perchè ottenerla
La pratica edilizia è un documento composto da parti scritte e da
disegni tecnici che autorizza il committente (chi fa richiesta) ad
eseguire modifiche nel suo immobile. Con la Pratica edilizia il Comune
dove si trova edificio autorizza ad eseguire lavori di costruzione o
demolizione e relative modifiche rispetto allo stato di fatto, ovvero rispetto
all’esistente. Senza la pratica edilizia che autorizza l’esecuzione dei lavori
si commette un
abuso edilizio
che viene sanzionato con una multa e con l’ordinanza di demolizione.
Quindi per essere in regola occorre contattare un tecnico abilitato alla firma
(geometra o architetto) che farà un progetto e sulla base di questo presenterà
in Comune la pratica edilizia più appropriata in base alla
tipologia di intervento.
Le pratiche edilizie infatti non sono tutte uguali, e hanno pesi specifici
diversi, oltre che costi e tempistiche diverse. La pratica edilizia consente
anche di regolarizzare i nuovi interventi e poter così ottenere i vari
incentivi e bonus edilizi ma consente anche in futuro di vendere
l’immobile o metterlo in affitto. Se la documentazione non è in regola infatti
non è possibile procedere con nessun atto di compravendita.
Quali sono le pratiche edilizie
Abbiamo appena detto che le pratiche edilizie non sono tutte uguali e
sarà compito del tecnico iscritto ad un ordine/collegio professionale, che
firmerà poi la pratica con la delega del committente a capire quale sia il
tipo di pratica migliore in base al tipo di lavoro.
Nel corso degli anni le pratiche si sono modificate nel nome e nella sostanza
al fine di rendere il processo più snello possibile. Oggi le pratiche edilizie
si presentano per via telematica attraverso lo sportello
impresainungiorno
a cui vi si accede tramite SPID o CNS al fine di uniformare i procedimenti
edilizi su tutto il territorio nazionale.
Una volta entrato con le sue credenziali il tecnico compila online i vari dati
e allegando i vari file in formato p7m (pdf firmati digitalmente dal
tecnico). Anche la ricevuta e l’autorizzazione vengono inviate tramite PEC, il
tutto in via telematica con un notevole risparmio di tempi e di costi.
Le principali pratiche edilizie sono:
- CIL = Comunicazione Inizio Lavori;
- CILA = Comunicazione Inizio Lavori Asseverata;
- CILAS = Comunicazione Inizio Lavori Asseverata Superbonus;
- SCIA = Segnalazione Certificata di Inizio Attività (sostituisce la D.I.A.
(Denuncia di Inizio Attività); - PDC = Permesso di Costruire (sostituisce la Concessione Edilizia e
Licenza Edilizia a partire dal 2001).
Come ottenere una pratica edilizia
Il tecnico a cui sono stati affidati i lavori avrà il compito di compilare i
dati da inserire nella pratica edilizia tramite il portale online. Oltre ai
vari dati da compilare egli dovrà procurare tutta una serie di altri documenti
come:
- carte di identità del tecnico e del/dei committenti;
- procura firmata dal committente;
- relazione tecnica;
- documentazione fotografica;
- ricevuta pagamento diritti di segreteria;
- ricevuta pagamento altri oneri (eventuali);
- elaborati grafici dello stato di fatto, stato di progetto e stato
comparativo; - altri elaborati grafici;
- asseverazioni varie.
Una volta che il tecnico è in possesso di tutti questi dati e informazioni può
iniziare a compilare la pratica per poi inviarla e ricevere l’autorizzazione.
Una volta ottenuta l’autorizzazione, terminati i lavori si richiede la fine
lavori e l’agibilità e si andrà ad aggiornare anche la variazione avvenuta al
catasto fabbricati. In questo modo il nuovo intervento sarà autorizzato e in
regola sia dal punto di vista urbanistico che dal punto di vista catastale.
Quanto costa una pratica edilizia
Da quando qualche anno fa con la Legge Bersani sono stati tolti i
minimi tariffari non vi è una tabella che indica quali sono i costi di
una pratica edilizia. Il costo infatti è dettato dalla legge del mercato e dal
professionista scelto che però cercherà di stare sui
prezzi convenzionali della zona. Di sicuro una CILA ha un costo di base
inferiore rispetto a una SCIA o a un PDC; il concetto è quello più un lavoro è
complicato e pieno di problematiche e più il costo della pratica potrebbe
salire.
Di seguito proviamo a dare un’indicazione di massima di quali possono essere i
costi medi di mercato per le varie pratiche edilizie:
- Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) = 500 euro
- Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) = 700 euro
- Permesso di Costruire (PDC) = 1.500 – 1.800 euro
- Attestato di Prestazione Energetica (APE) = 120 – 150 euro
- Redazione capitolato d’appalto = 250 – 300 euro
- Computo metrico estimativo = 300 euro
- Perizia di stima = 350 euro
- Consulenza Tecnica di Parte (CTU) = a partire da 200 euro
Questi sono i costi vivi della presentazione della pratica che costituiscono
parte della parcella del tecnico a cui aggiungerà i costi di progettazione e
di direzione lavori che in genere va in percentuale da 4% a 7% sull’importo
dei lavori.
Oltre al costo effettivo della pratica edilizia occorre aggiungere anche le
spese per i Diritti di Segreteria (variano da Comune a Comune in base
al tipo di pratica presentata), le eventuali marche da bollo (in genere
due da 16,00 euro) e nel caso di SCIA in Sanatoria o PDC in Sanatoria la
sanzione di 516,00 euro per la regolarizzazione delle piccole
difformità rispetto allo stato di fatto.