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Guarnizione finestra (foto di Enrico de Angelis – Fonte: flickr.com) |
Materiali di tenuta: tipologie
Spesso la giunzione tra elementi edilizi deve essere tale da lasciare alle parti collegate la possibilità di piccoli movimenti, per consentire dilatazioni termiche e deformazioni elastiche, pur garantendo l’impermeabilità al passaggio dell’aria e dell’acqua. In questi casi essa viene realizzata con materiali detti di tenuta, che possono essere distinti in:
- SIGILLANTI: sono composti atti a garantire il riempimento di interspazi e la ermeticità del giunto mediante forze di adesione. Una loro applicazione tipica è la realizzazione dei giunti tra elementi prefabbricati; essi ponno essere:
-
- preformati
- non preformati (in pasta)
- GUARNIZIONI: sono prodotti semilavorati atti a garantire il riempimento di interspazi e l’ermeticità mediante il rilascio di forze elastiche. Una loro tipica applicazione è l’inserimento nei profili che costituiscono il telaio fisso o mobile dei serramenti. Possono essere:
-
- adesive
- non adesive.
- guarnizioni a struttura compatta
- guarnizioni a struttura cellulare
- l’elasticità
- la morbidezza
- la flessibilità
- la resistenza agli agenti atmosferici
- la resistenza al fuoco
- l’imputrescibilità.
- l’adesione;
- l’allungamento a rottura e il ritorno elastico (che consentono di assorbire i movimenti reciproci tra gli elementi connessi senza che avvengano rotture o distacchi);
- tempo di utilizzazione;
- tempo di indurimento a temperatura ambiente;
- la durezza dopo polimerizzazione;
- il ritiro e la durata prevista di esposizione in ambiente esterno.
- annullare le soluzioni di continuità tra le parti a contatto e garantire l’impermeabilità all’aria e all’acqua;
- assorbire dilatazioni e contrazioni dovute ad azioni termiche degli elementi con i quali interagiscono;
- facilitare la posa o la sostituzione di elementi da congiungere;
- garantire la tenuta per un determinato periodo di tempo, sotto l’azione delle condizioni ambientali previste.
I materiali impiegati nella produzione dei profili e delle guarnizioni appartengono a due categorie principali:
- elastomeri:anche se tutti gli elastomeri possono essere impiegati nelle guarnizioni, solo alcuni tipi appositamente formulati sono in grado di corrispondere alle caratteristiche richieste di resistenza agli agenti atmosferici e in particolare all’invecchiamento;
- materie plastiche: il cloruro di polivenle plastificato e il poliuretano espanso sono impiegati per la produzione delle guarnizioni, poichè sono in grado di conciliare a un adeguato livello una serie di caratteristiche, quali la resistenza agli agenti atmosferici, la elasticità, la colorabilità, la facilità di estrusione, etc.
Le guarnizioni a struttura compatta sono ottenute per estrusione di elastomeri o di cloruro di polivenile. Possono avere vari gradi di elasticità e forme anche molto complesse, cioè sagomature della sezione che vengono specificamente realizzate per garantire la tenuta in relazionealle esigenze di applicazione.
- guarnizioni per impieghi ordinari;
- guarnizioni a U;
- guarnizioni per impieghi strutturali;
- guarnizioni pneumatiche.
Le guarnizioni a struttura cellulare (o espanse) sono prodotti spugnosi, a celle aperte o chiuse, molto comprimibili, ottenuti dalla lavorazione delle resine poliuretaniche o degli elastomeri. Sono fabbricate in varie forme, anche otate di sottofondo adesivo, e trovano applicazione in tutti i casi in cui occorre disporre di elevatissima comprimibilità e grande recupero elastico e nei casi in cui è necessaria l’impermeabilità. Queste guarnizioni sono molto usate come riempimenti di giunti, guarnizioni per porte e finestre, supporti con funzione antivibrante o antiacustica, collegamenti di superfici non complanari, tamponamenti delle estremità degli elementi di copertura a sezione grecata.
Fra i profili e le guarnizioni preformati, i nastri sigillanti costituiscono una tecnica che si è diffusa in edilizia, soprattutto nella vetratura dei serramenti e nella composizione di parti non portanti, grazie ad alcuni notevoli vantaggipresentati rispetto ad altri tipi di sigillanti, ad esempio:
- non richiedono miscelazione prima dell’impiego, ne attrezzature specifiche per l’applicazione;
- possiedono una loro forma che favorisce l’inserimento rapido ed estremamente facile, senza pericolo di colature del materiale;
- l’operazione di sigillatura è immadiata senza necessità di attendere l’indurimento.