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Legno: pro e contro in edilizia

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Il legno è in assoluto uno dei materiali più utilizzati in edilizia fin
dall’antichità per le sue qualità estetiche e strutturali. In commercio e in
natura esistono molteplici varietà ed essenze del legno ognuna con
caratteristiche precise. Vediamo in questo articolo quali sono i principali
difetti del legno
.

difetti del legno
Difetti del legno (foto di Pexels – Fonte: pixabay.com)

I pregi del legno

Il legno è la materia prima ricavata dagli alberi attraverso delle lavorazioni e trattamenti che la rendono adatta a vari impieghi sia strutturali che ornamentali alla realizzazione di arredi. In base al suo impiego il legno si distingue in tre categorie:
legname da costruzione, legname da falegnameria e legname da ebanisteria.

Le possibilità di impiego del legno sono veramente numerose ma è importante
che ogni specie legnosa venga utilizzata in base alle proprie caratteristiche non solo estetiche. In generale i pregi che caratterizzano questo formidabile materiale naturale sono:

  • leggerezza e buona resistenza meccanica,
  • facilità di lavorazione,
  • facilità di impiego nelle costruzioni,
  • possibilità di assemblaggio, riparazione e sostituzione degli elementi,
  • buona durabilità nel tempo e resistenza agli agenti atmosferici previo
    trattamento specifico,
  • discrete caratteristiche di isolamento termico.

Il legno però ha anche dei difetti tipici, per cui è necessario utilizzare impregnanti e prodotti specifici. Tali difetti si possono così sintetizzare:

  • facile infiammabilità,
  • possibilità di aggressione da parte di parassiti, funghi e muffe,
  • diverso comportamento a seconda della direzione delle fibre,
  • sensibilità alle condizioni igrometriche e ambientali,
  • variazioni dimensionali dovute a umidità e temperatura.

Difetti del legno

Il legno è una massa fibrosa, composta di cellule saldamente collegate tra
loro, costituite di acqua, cellulosa, emicellulosa, lignina, tannino, alcaloidi, essenze ed estrattivi.

Le specie legnose sono suddivise in conifere e latifoglie, mentre nella pratica commerciale viene fatta una distinzione tra legni dolci o teneri e legni forti. Il legno essendo un materiale naturale per quanto possa essere lavorato e trattato per sua natura può presentare dei
difetti.

Si definisce difetto del legno tutto ciò che porta a considerare il materiale
fuori della normalità, per quel che riguarda la forma, la struttura e le
caratteristiche. I difetti possono essere dovuti a:

  1. imperfezioni di struttura;
  2. agenti esterni.

Difetti dovuti a imperfezioni di struttura

Vediamo ora quali sono i principali difetti del legno dovuti a imperfezione di
struttura:

Tronco cavernoso: la cavernosità, oltre a causare una imperfezione della forma del fusto, costituisce un rifugio per gli insetti e, a seconda della posizione, una sede di pericolosi ristagni di acqua.

Tronchi biforcati (o suddivisi): la biforcatura può essere dovuta alla cimatura della pianta giovane. Nei legnami comporta lo scarto della parte dove avviene la divisione del fusto.

Fusti e tronchi curvi: sono modificazioni dell’asse geometrico dovute,
generalmente, all’azione del vento o della neve, che determinano molto scarto
nelle lavorazioni e la produzione di tavole di qualità più scadente.

Eccentricità del midollo: è un difetto rilevante, specialmente nel caso di alberi destinati alla sfogliatura per la produzione di compensati, perché comporta maggiori sprechi durante la tornitura e sfogliati più fragili.

Fusti a sezione non circolare: anche questa è una caratteristica di alcune specie legnose che, nel caso di legnami da opera, determina un minor valore del tronco in quanto riduce la parte che si può effettivamente utilizzare.

Fibratura deviata o inclinata: le fibre non hanno un andamento parallelo all’asse del fusto e ciò provoca una diminuzione della resistenza, unita a difetti nel caso di tavole segate.

Canastro: è un’alterazione dei tessuti dovuta a sollecitazioni meccaniche anomale con profonde modificazioni delle caratteristiche del legno, che diventa di colore rossiccio e di durezza eccezionale: ciò peggiora il comportamento nei riguardi del ritiro e delle lavorazioni.

Cipollatura: è un distacco parziale o totale tra due anelli annuali contigui, dovuto a una marcata differenza di compattezza tra la zona tardiva di un anello e quella primaticcia successiva di diversa densità.

Tasche (o sacche) di resina: sono zone di separazione, a forma lenticolare, che si verificano tra due cerchi annuali e che si riempiono di resina. Ciò provoca una diminuzione della resistenza e la presenza di macchie deturpanti le superfici contigue.

Nodi: sono inclusioni di rami, i cui tessuti sono orientati in modo diverso rispetto alla struttura del tronco stesso. A causa della loro maggiore durezza e del maggior ritiro rispetto ai tessuti circostanti, rappresentano zone di discontinuità che possono distaccarsi facilmente. Quando il legno è lavorato a vista, i nodi possono diventare una apprezzata caratteristica.

Difetti del legno dovuti ad agenti esterni

Vediamo ora i principali difetti dovuti ad agenti esterni e di stagionatura, alterazioni prodotte da insetti o da funghi sono i seguenti:

  • Cretti: sono spaccature dei fusti in senso radiale, generalmente dovute all’azione del gelo, che compromettono notevolmente l’utilizzazione dei tronchi producendo enormi scarti;
  • Lesioni: sono prodotte dall’azione dei fulmini o del gelo, che determinano fessurazioni e crateri nei fusti; talvolta è invece il carico asimmetrico della neve che provoca le cosiddette fratture ricoperte. Le lesioni limitano le possibilità di impiego del legno e favoriscono l’insinuazione di funghi e insetti nocivi. Le tavole ricavate da tronchi lesionati possono rompersi con facilità;
  • Imbarcamenti: si manifestano solitamente durante la stagionatura del
    legname tagliato, a causa di anomalie o eccessivo ritiro, che provocano
    tensioni interne differenziate;
  • Marciumi: sono provocati da funghi che, anche senza penetrare a fondo, intaccano il legno e lo rendono spugnoso quando permane in ambienti
    molto umidi;
  • Gallerie: sono cunicoli di medio e grande diametro, dovuti a insetti
    xilofagi o a larve d’insetti, che penetrano nel legno solcandolo in tutte le
    direzioni. I danni possono essere ingentissimi, tanto da rendere
    inutilizzabile il materiale;
  • Tarlatura: è costituita di cunicoli di piccolo diametro, più o meno
    intrecciati o fitti, scavati nel legno da insetti xilofagi. Gli effetti
    possono essere disastrosi e, in casi estremi, anche compromettere la
    stabilità di elementi strutturali lignei: ecco come risolvere.

L’infestazione da insetti può essere riconosciuta in base alla perdita di massa volumica del legno, alla friabilità, alla tendenza allo sbriciolamento e alla presenza di fori di uscita delle larve e di polvere di legno. Per fortuna esistono in commercio dei prodotti specifici per far fronte a questi insetti che rovinano il legno.

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