Quali sono le maggiori spese in una ristrutturazione
Se devi o decidi di eseguire dei lavori di ristrutturazione devi sapere che dovrai sostenere diverse spese a volte anche consistenti che è bene conoscere. A volte infatti è più conveniente ristrutturare altre volte invece conviene comprare da zero. Vediamo quali sono le maggiori spese in una ristrutturazione.
Quali sono le spese da affrontare quando si ristruttura casa (foto di Anemone123 – Fonte: https://pixabay.com) |
Tipologie di lavori edili
La legislazione individua vari livelli di interventi di recupero edilizio, definendoli nel modo seguente:
- interventi di manutenzione ordinaria: riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle per integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
- interventi di manutenzione straordinaria: comprendono le opere e le modifiche necessarie per rinnovare o sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonchè per realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso;
- interventi di restauro e risanamento conservativo: sono rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili.
I lavori di ristrutturazione edilizia rientrano nella categoria degli interventi di manutenzione straordinaria e richiedono fra l’altro l’intervento di un progettista che deve fare un progetto e presentare le pratiche in Comune e ai vari enti per le varie Autorizzazioni e per le pratiche edilizie (Scia e Permesso di Costruire).
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Per ristrutturare casa serve un progetto ad opera di un progettista (foto di ElasticComputeFarm – Fonte: https://pixabay.com) |
Cosa incide maggiormente sulle spese di ristrutturazione
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’attività edilizia prevalente non è la costruzione di nuovi edifici, bensì l’intervento sugli edifici esistenti per ripristinarne la funzionalità, adeguarne gli impianti, adattarli alle nuove destinazioni oppure semplicemente per migliorarne l’aspetto. Basta osservare i lavori in corso in una qualsiasi delle nostre città dove i cantieri nei quali si stanno realizzando nuovi edifici sono relativamente pochi rispetto a quelli, piccoli o grandi, nei quali si stanno effettuando lavori di ristrutturazione.
In una ristrutturazione di una casa ci sono molte voci di spesa che concorrono a definire il costo finale dell’intera operazione. Innanzitutto dobbiamo scegliere un professionista (architetto o geometra) per redigere un progetto e per presentare le pratiche edilizie in Comune per ottenere poi le varie Autorizzazioni per eseguire i lavori. Scegliere un professionista piuttosto che un altro può fare la differenza per cui è bene sceglierlo con cura chiedendo in fase preliminare quale sarà la sua parcella. La parcella dell’architetto ovviamente è certamente commisurata all’importo dei lavori ma anche a quante pratiche edilizie è costretto a fare in base alla situazione che si trova davanti. Spesso nei lavori di ristrutturazione può capitare di trovare un abuso edilizio oppure dover regolare l’appartamento a livello catastale, etc.
Un altro fattore che incide sulla spesa per una ristrutturazione è ovviamente l’entità dei lavori (cioè cosa vogliamo fare: se sono lavorazioni semplici è una cosa se invece sono lavori complessi il prezzo sarà più alto) che dipende assolutamente dal committente e cioè da noi; e poi il tipo e la qualità dei materiali e delle finiture. I materiali infatti incidono molto sul prezzo finale, per questo consiglio magari di usare prodotti locali in modo almeno da risparmiare sui costi di trasporto.
Ancora un altro fattore di spesa che può fare la differenza nelle ristrutturazioni è l’impresa edile che scegliamo. Come per il professionista conviene sempre farsi fare dei preventivi di spesa per poi confrontarli. A incidere sui costi dell’impresa e che possono far lievitare in maniera consistente i costi di una ristrutturazione è la posizione della casa (questo incide sul trasporto dei materiali, la possibilità di utilizzare un argano per tirare su il materiale o c’è la necessità di utilizzare altri mezzi, se servono o meno i ponteggi, se bisogna far domanda di occupazione del suolo pubblico, etc.) e poi la voce degli imprevisti che si solito si aggira attorno al 5% e che l’impresa mette in preventivo perchè durante qualsiasi lavoro edile ma specialmente nelle ristrutturazioni succedono sempre degli imprevisti talvolta impossibili da calcolare o prevedere preventivamente.
Per finire fra tutte le spese in una ristrutturazione è quella più corposa di tutte è l’installazione degli impianti tecnologici (elettrico, idraulico, riscaldamento e idrosanitario).
Casa appena restaurata ma ancora priva di mobili e arredamento (foto di PIRO4D – Fonte: https://pixabay.com) |
Quali sono le spese di una ristrutturazione
Le ragioni che più di frequente rendono necessari interventi di ristrutturazione sono:
- l’inefficienza degli elementi edilizi per effetto del loro deterioramento;
- la necessità di adeguare l’edificio alle nuove normative tecniche;
- la necessità di adeguare l’edificio alle nuove destinazioni d’uso;
- la necessità di dotare l’edificio di nuovi impianti.
Quali che siano le ragioni di una ristrutturazione, l’attività di recupero viene distinta in quattro categorie: consolidamento, risanamento, ripristino e adeguamento funzionale. Questi interventi comportano operazioni che spesso chiedono soluzioni tecniche e procedure specifiche anche molto diverse da quelle impiegate per la costruzione originaria. Non è facile dire quanto costa una ristrutturazione perchè come abbiamo visto prima ci sono molte voci di spesa alcune delle quali incidono maggiormente. Possiamo dire che mediamente il costo medio di ristrutturazione in una città media è di circa €500-600 al m².
Bisogna considerare comunque che per gli interventi di ristrutturazione edilizia (che comprende anche l’installazione di impianti tecnologici ad alta efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’adozione di sistemi e tecniche per abbattere i consumi energetici) sono previste le detrazioni fiscali del 50% o del 65% e gli Ecobonus presentando la comunicazione all’ENEA.