Quando arriva l’estate e il caldo africano corriamo subito ai ripari
accendendo il climatizzatore oppure il ventilatore. E’ risaputo
che quando accendiamo questi apparecchi il costo della bolletta aumenta e
quindi è fondamentale capire e conoscere
quanto consuma un ventilatore.
Quanto consuma un ventilatore (foto di Bru-nO – Fonte: pixabay.com) |
Cos’è e come funziona un ventilatore
Il ventilatore è uno strumento molto semplice che riesce a
movimentare l’aria presente grazie a delle pale che vengono messe in moto da
un motorino elettrico. L’utilizzo del ventilatore è il modo più
semplice per rinfrescarsi e trovare refrigerio quando arriva il caldo
estivo. In pratica la rotazione delle pale genera uno
spostamento d’aria e mette in movimento aria calda e aria fredda. L’aria che ci arriva addosso
accelera l’evaporazione del sudore sulla pelle abbassando così la
temperatura del nostro corpo e facendo sentire una
sensazione di freschezza e benessere.
Maggiore è la quantità d’aria che viene spostata e maggiore è la sensazione
di benessere.
Quindi il ventilatore viene utilizzato quando non è presente un
impianto di climatizzazione
in casa oppure quando non fa troppo caldo e si vuole far circolare l’aria.
Il ventilatore quindi è la soluzione ai nostri problemi ma funziona con la
corrente elettrica e molto spesso non sappamo esattamente quanto consuma.
Quello che accade spesso e volentieri è l’arrivo di bollette salate dovute
ai vari consumi elettrici, fra cui il ventilatore.
Tipologie di ventilatori
I primi ventilatori erano manuali e venivano azionanti con il solo uso delle
nostre mani. Basta prendere un foglio di carta e sventolarlo vicino al
nostro corpo per sentire refrigerio. Con l’avvento dell’elettricità e degli
elettrodomestici si sono inventati i ventilatori che sono azionati da un
motorino elettrico. Nel corso degli anni i ventilatori si sono evoluti e
perfezionati sia nella qualità sia nel design in modo da avere prodotti
efficaci e belli da tenere in casa.
In commercio esistono diversi tipologie di ventilatori da quelli da
tavolo, a quelli a colonna, con piantana o senza o quelli a soffitto. Ognuno
di essi ha dei vantaggi e delle caratteristiche che rendono una soluzione
migliore rispetto ad un’altra e viceversa. Nello specifico possiamo avere
tre tipi di ventilatori:
- Ventilatori con pale (ventilatori assiali). Essi a loro volta si
suddividono in:- ventilatori da tavolo
- ventilatori a piantana
- ventilatori da soffitto
- ventilatori da parete
- miscelatori d’aria
- Ventilatori a colonna (ventilatori centrifughi)
- Ventilatori senza pale.
Alcuni modelli di ventilatori moderni oltre alla funzione classica di
ventilazione sono anche in grado di nebulizzare, umidificare e ionizzare
l’aria presente nella stanza. Ovviamente in base al tipo di modello, alle
funzioni supplementari o meno e alla marca i prezzi possono variare. E’
importante quindi sceglie il ventilatore che meglio si addice ai nostri usi e
sapere quanto consuma.
Cosa considerare per acquistare un ventilatore
Prima di procedere con l’acquisto di un ventilatore oltre a guardare
l’aspetto estetico è bene conoscere le varie caratteristiche, la potenza e i
consumi. Ovvio che la scelta del tipo di ventilatore va fatta in
funzione dell’ambiente che si vuole raffrescare. In ogni caso oltre alle
funzioni che abbimo visto nel paragrafo precedente, per scegliere il
ventilatore più adatto bisogna valutare anche i seguenti aspetti, ovvero
valutare la presenza di funzioni aggiuntive che migliorano il nostro
confort.
Tali funzioni sono:
- possibilità di programmare il ventilatore;
- presenza del telecomando per azionarlo anche a distanza;
- regolazione della velocità di ventilazione;
- oscillazione del ventilatore per diffonder emeglio l’aria.
- infine valutare il livello di rumorosità, soprattutto se resta acceso
anche di notte.
Tipo di ventilatore in base agli ambienti
Se paragonato a un climatizzatore, l’utilizzo di un
ventilatore per raffrescare un ambiente
ha diversi vantaggi come ad esempio: un costo iniziale d’acquisto molto
inferiore, un’installazione facile e una manutenzione quasi inesistente.
Vediamo ora in questa tabella esaustiva qual’è il flusso d’aria generato e
il tipo di ventilatore più adatto in base al tipo di ambiente.
Tipo di ventilatore |
Flusso d’aria (mc/min) |
Superficie stanza (mq) |
Tipo di ambiente |
Ventilatore da tavolo |
15 |
5 |
Sul tavolo |
Ventilatore a colonna |
100 |
20 |
Camera da letto, Soggiorno |
Ventilatore a piantana |
150 |
30 |
Soggiorno, angolo cottura, etc. |
Ventilatore da pavimento |
350 |
70 |
Officina, Garage, etc. |
Quanto consuma un ventilatore: esempio di calcolo
Abbiamo fatto una rapido riepilogo di cos’è un ventilatore, come funziona,
quali caratteristiche e optional deve avere e le varie tipologie in base
all’utilizzo. Non tutti i ventilatori sono uguali e anche la
sensazione di freschezza e benessere non è la stessa. In ogni caso,
indipendentemente dal tipo di ventilatore, si avrà un consumo di energia
elettrica dovuto al suo funzionamento. Vediamo ora un esempio per vedere
quanto consuma un ventilatore e comportarsi di conseguenza.
Innanzitutto partiamo col dire che il ventilatore, per quanto sofisticato e
innovativo sia consuma circa 10-15 volte in meno rispetto a un
climatizzatore. Perciò se confrontato col climatizzatore si ha già un
risparmio. Inoltre c’è da dire che ormai tutti gli elettrodomestici,
compresi i ventilatori, sono in
classe energetica A4 e quindi hanno ridotti consumi.
Per vedere in concreto quanto consuma realmente un ventilatore basta
moltiplicare la sua potenza (mediamente si aggirano attorno ai 50
watt) per il numero di ore in cui lo teniamo acceso. Il valore che
esce da questa moltiplicazione basta moltiplicarlo a sua volta per il
costo unitario di ogni KWh (questo dato dipende dal tuo gestore e dal
tipo di contratto che ai). A questo punto ti esce un valore e questo sarà
il consumo reale del tuo ventilatore.
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