A tutti prima o poi capita che di dover sostituire la caldaia perchè è troppo
vecchia o perchè si guasta e il danno è maggiore che non acquistarne una
nuova. Vediamo in questo articolo di capire quanto costa la
sostituzione della caldaia, i prezzi, le detrazioni e gli incentivi
fiscali.
Nuova caldaia in classe A (foto di Andrea Dianin) |
Perché bisogna sostituire la caldaia
Se la tua caldaia è obsoleta o da dei problemi forse è arrivato il
momento di sostituirla. La caldaia è il generatore di calore ed è il cuore
pulsante dell’impianto di riscaldamento e della produzione di acqua calda
sanitaria. Il suo corretto funzionamento è indispensabile non solo per
garantire la sicurezza propria e altrui (nel caso si viva in condominio) ma
anche per avere una maggiore efficienza energetica che si traduce in
minori consumi, minor inquinamento e minori spese in bolletta.
Una caldaia va manutentata correttamente e mediamente ha una durata di circa
dieci anni. Dopo anche se la caldaia funziona normalmente in realtà
potrebbe essere pericolosa senza contare il fatto poi che consuma il doppio di
una caldaia nuova. Prima dell’arrivo dell’inverno è consigliato far
fare un controllo della caldaia da un tecnico specializzato che farà la
pulizia e vi dice qual è lo stato di salute della caldaia.
Se è arrivato il caso di sostituire la caldaia non devi spaventarti perché lo
Stato ha attivato degli incentivi fiscali per la sostituzione della caldaia e
il rinnovamento dell’impianto termico; gli incentivi possono essere del
65%, del 50% o a conto termico e riguarda l’installazione di una
caldaia a gas a condensazione
in classe energetica A o A+.
Bonus per l’agevolazione della sostituzione caldaia
Gli impianti in un edificio sono la cosa più importante e che incidono
maggiormente sull’efficienza energetica e la caldaia è l’elemento principale
dell’impianto termico. Uno dei metodi più efficaci e veloci per
migliorare l’efficienza energetica degli edifici consiste proprio nella
costituzione della vecchia caldaia con una caldaia di nuova generazione dai
bassi consumi e dalle prestazioni migliori.
L’Ecobonus per riqualificazione energetica degli edifici prevede la
sostituzione della caldaia ottenendo una detrazione fiscale dall’Irpef
(imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (imposta sul reddito
delle società), spalmata in 10 quote annuali. Tale detrazione comprende sia le
spese sostenute per l’acquisto della nuova caldaia sia quelle per la sua
installazione.
Sono diverse le detrazioni fiscali previste dalla legge:
- al 50% per la sostituzione del proprio impianto con caldaia a condensazione,
almeno di classe A; - al 50% per le spese sostenute per caldaie a biomassa;
- al 65% per l’installazione di una caldaia a condensazione in classe A in
abbinamento a sistemi di termoregolazione evoluti in classe V, VI o VIII; - al 50% per l’acquisto di infissi e l’installazione delle schermature solari;
- al 65% per l’installazione di sistemi ibridi, costituiti da pompa di calore
integrata con caldaia a condensazione di classe A; - al 65% per l’acquisto di pompe di calore ad alta efficienza (aria-acqua,
aria-aria, geotermiche).
Nel 2023 è stato instituito anche un altro Bonus che si chiama
Conto termico; questo ulteriore bonus è riferito alla
produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di
piccole dimensioni come pompe di calore, elettriche o a gas, caldaia a
biomassa e per l’installazione di impianti solari termici.
Per ottenere le agevolazioni maggiori occorre installare una caldaia a
condensazione con classe energetica A o classe superiore e poi integrare
alla caldaia un sistema di termoregolazione intelligente, in grado di essere
modulante e non con sola regolazione ON/OFF. Sono poi necessarie le valvole
termostatiche e termostato elettronico di ultima generazione.
Sostituzione caldaia: chi contattare
La caldaia se è di buona qualità e viene fatta periodicamente la
manutenzione ordinaria e straordinaria può durare anche più di dieci anni. Se ci dovesse essere un guasto molto
spesso basta sostituire il pezzo malfunzionante e poi la caldaia torna come
nuova. Quando invece la caldaia ha più di dieci anni e magari non si riesce a
ripararla o trovare i pezzi o il costo è eccessivo a quel punto conviene
acquistarne una nuova.
Per sapere se è giunto il momento di sostituire la vecchia caldaia con
una nuova puoi rivolgerti al tecnico della ditta che ha effettuato
l’installazione oppure rivolgerti ad un’altra ditta specializzata e abilitata.
In ogni caso è sempre meglio farsi fare più di un preventivo per confrontare
le varie offerte e scegliere quella più conveniente.
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Quanto costa sostituire una caldaia
Una caldaia a gas a condensazione in classe energetica elevata con una
potenza di 24 kW ha un costo che mediamente va dai 900 euro fino ai 2000 euro
in base al modello e alla marca del produttore, ma se ne trovano anche di più
costose con prezzi che arrivano ai 4000 euro. Comunque normalmente per una
caldaia media la cifra è attorno ai 1500 euro (in questo caso è meglio
spendere qualcosa di più e avere un buon prodotto che dura nel tempo).
A questi poi si aggiungono le spese del tecnico specializzato che viene a
montare e installare la caldaia e le valvole termostatiche; il tecnico
poi farà anche il lavaggio dell’impianto e una volta terminata l’installazione
provvederà a compilare il libretto della caldaia obbligatorio per
legge. Anche qui la spesa varia in base al tipo di lavoro e alla ditta scelta
ma la spesa si aggira attorno agli 800 euro. In totale quindi il
costo medio per sostituire la caldaia è di circa 3500 euro.
Bisogna considerare però, come abbiamo visto in precedenza, che si possono
usufruire degli incentivi fiscali e che fin da subito si avrà un netto
risparmio sui consumi energetici e quindi si fa abbastanza presto ad
ammortizzar ela spesa.
Quanto costa sostituire il vaso di espansione della caldaia
I vasi di espansione caldaia sono componenti idraulici che hanno il
compito di assorbire le variazioni di pressione dovute al riscaldamento
dell’acqua. In pratica l’acqua che è in circolo quando si scalda aumenta di
volume ed essendo dentro un circuito chiuso inevitabilmente aumenta anche la
sua pressione.
Il vaso di espansione della caldaia ha l’importante compito di
abbassare la pressione dell’acqua attraverso una membrana interna che
assorbe gli sbalzi. Se non ci fosse questo vaso o fosse rotto la caldaia va in
blocco per la troppa pressione.
Quindi oltre a garantire una pressione stabile dell’acqua riscaldata, il vaso
di espansione della caldaia evita la possibile rottura di altri componenti che
sono presenti all’interno della caldaia. Ecco perchè è importante tenere sotto
controllo il corretto funzionamento del vaso di espansione della caldaia
durante la manutenzione ordinaria per evitare altri danni.
A volte invece di sostituire la caldaia è necessario sostituire solamente il
vasi di espansione della caldaia contenendo le spese. Il
prezzo dei vasi espansione caldaia varia dai 40 euro fino ai 150 euro a
seconda del marchio e modello di caldaia specifico.
Ferroli, Vaso di espansione
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