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Riscaldamento a pavimento: caratteristiche, pro e contro

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Uno dei modi migliori e più efficaci per riscaldare la propria abitazione è quello di utilizzare un impianto di riscaldamento a pavimento. Questo impianto infatti è in grado di coniugare benessere, tecnologia e
risparmio energetico. Vediamo quali sono i pro e i contro di questo impianto e perchè conviene sceglierlo.

Sezione di un riscaldamento a pavimento

Cos'è il riscaldamento a pavimento

In un contesto dove l’attenzione per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale sono sempre più importanti, il riscaldamento a pavimento rappresenta la soluzione ottimale tra le opzioni di riscaldamento raffrescamento. Si tratta di un sistema sviluppato già negli anni ’50 che ha avuto grande diffusione negli ultimi anni proprio per la sua efficienza e per il risparmio energetico che comporta, oltre che per il suo confort e praticità.  È infatti preferito sempre di più rispetto ai tradizionali termosifoni, ingombranti e spesso poco estetici, anche perché invisibile e permette di recuperare spazio.

Come funziona

Il riscaldamento a pavimento funziona grazie ad un sistema di pannelli radianti posati generalmente sotto il massetto e il rivestimento. La diffusione del calore avviene dunque per irraggiamento dal basso verso l’alto da tutta la superficie del pavimento, garantendo una distribuzione omogena in tutte le stanze. Può essere di due tipi:

  • ad acqua: i suddetti pannelli portano sottili tubature che trasportano il liquido caldo (o freddo per il raffrescamento);
  • elettrico: invece dei tubi, si avranno resistenze elettriche che si riscaldano all’occorrenza.

Le maggiori prestazioni energetiche e i minor consumi sono dovute al fatto che questo sistema lavora costantemente ma a basse temperature (circa a 30°), rispetto ai 70° di un impianto termico tradizionale con termosifoni.

Come si installa

Vediamo in questo video come viene posato e montato un impianto di
riscaldamento a pavimento con la sua serpentina.

Quando conviene mettere il riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento a pavimento è un’opzione sempre più utilizzata per le nuove abitazioni ma anche nel caso di ristrutturazioni importanti. Ricordiamo a tal proposito che rispetto a qualche anno fa in cui le serpentine venivano annegate nel massetto con conseguenti lavori e opere murarie, oggi questo sistema può essere posato anche a secco e installato addirittura sopra un pavimento esistente.

Per una resa ancora migliore in termini di efficienza energetica, è consigliabile abbinare questo tipo di impianto ad una caldaia a condensazione, ad una pompa di calore, o ad un sistema ibrido, dato che hanno temperature di esercizio tra i 30 e i 35°C . In presenza di un impianto fotovoltaico il risparmio energetico sarà ancora maggiore soprattutto nel caso di un sistema di pannelli radianti elettrico.

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Vantaggi: risparmio energetico e in bolletta

Abbiamo già anticipato alcuni dei benefici di questo sistema di riscaldamento, vediamo di seguito un elenco riassuntivo dei principali vantaggi in confronto ad un impianto di tipo tradizionale:

  • garantisce una distribuzione omogenea del calore,
  • impedisce la proliferazione di muffe e batteri,
  • lavorando a basse temperature, consente di avere un risparmio energetico ed economico,
  • si installa facilmente,
  • è adatto sia per le residenze che per negozi e uffici,
  • oltre a riscaldare è in grado anche di raffrescare,
  • lavora bene con caldaie a condensazione o pompe di calore per una migliore efficienza energetica,
  • ideale per la salute perchè non muove nell’aria polvere e non annerisce le
    pareti,
  • elimina l’ingombro fisico dei termosifoni, perfetto ad esempio per piccoli
    appartamenti dove lo spazio è prezioso,
  • questa soluzione permette di usufruire degli incentivi statali,
  • massimo comfort con consumi minimi.

Svantaggi: costi e manodopera

Come visto, pur essendo un sistema inventato negli anni 50, ha avuto una diffusione iniziale molto lenta a causa di pregiudizi e dubbi sui rischi per la salute, inizialmente confermati da tecniche, agli esordi, non diverse da quelle dei tradizionali impianti con termosifoni. Basta pensare che i primi sistemi funzionavano con le stesse temperature introno ai 70°. Oggi però grazie all’avanzamento tecnologico, questa soluzione è diventata molto più efficiente e performante.

Un impianto di riscaldamento a pavimento è sicuramente ideale per una prima casa che necessità di riscaldamento costante ma per seconde case o ambienti con necessità di temperature diverse, potrebbe risultare meno vantaggioso. I pannelli radianti, infatti, hanno una maggiore inerzia termica, ciò significa che impiegano molto più tempo per riscaldare (da 30 minuti a un’ora a seconda delle dimensioni). Risultando convenienti solo se accesi per lunghi periodi proprio per la loro capacità di trattenere il calore a lungo.

Un altro dettaglio da tenere in considerazione è il costo: si parte infatti dai 50/60 €/mq per gli impianti a secco e dai 60 €/mq fino ai 90€ al mq per gli impianti tradizionali. Questi impianti hanno dunque un costo di installazione maggiore rispetto a un impianto tradizionale (circa il 60% in più), anche se tra incentivi e risparmio in bolletta è recuperabile velocemente. Parlando sempre di costi, bisogna ricordare anche gli eventuali costi di manodopera in caso di guasti e alla possibilità di dover rompere il pavimento, a meno che non si sia posato un sistema a secco.

Quali sono i pavimenti più adatti

Il riscaldamento a pavimento si adatta bene con qualsiasi tipo di materiale per la pavimentazione. I materiali con cui “lavora” meglio sono in particolare il parquet, per la sua capacità di trattenere il calore per molto tempo, oppure il gres porcellanato (molto diffuso il gres porcellanato effetto legno). Sono questi solitamente i due materiali maggiormente utilizzati quando si installa un impianto di questo tipo.

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