La stazione AV Mediopadana è una bellissima opera di ingegneria e
architettura sulla linea autostradale Milano-Bologna, caratterizzata dalle
sue “onde bianche”, ad opera dell’archistar
Santiago Calatrava
per riqualificare Reggio Emilia.
![]() |
Stazione AV mediopadana di Reggio Emilia progettata dall’architetto Calatrava (foto di Pietro Faccioli – Fonte: flickr.com) |
Stazione AV Mediopadana a Reggio Emilia: il progetto di Calatrava
La stazione ad alta velocità AV Mediopadana è un’opera di ingegneria e architettura concepita con materiali come acciaio, calcestruzzo e vetro stratificato e costituita da 13 portali in acciaio con sezioni sempre diverse formando una forma che da lontano rimanda a una successione di “onde in movimento” che da una certa dinamicità e fluidità. Parlando di misure l’opera è lunga 480 metri, una lunghezza di
50 metri e un’altezza media di 20 metri.
La stazione di Reggio Emilia ad opera di Calatrava è stata realizzata con lo scopo di creare uno scambio intermodale tra la linea ferroviaria con treni ad alta velocità e il sistema ferroviario regionale ma anche traffico su gomma pubblico e privato, rispettando i vincoli del viadotto presente. La stazione AV Mediopadana è ben visibile sia se si viaggia in treno che in auto o altri mezzi su gomma, e si nota molto lo stile inconfondibile dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava.
La stazione è divisa in due livelli dove al piano terra sono presenti tutti i servizi che si trovano comunemente in una stazione e al piano superiore ci sono i binari dei treni compresa la fermata della metropolitana di superficie Reggio Emilia – Bagnolo. Inoltre nell’area antistante la stazione di Reggio Emilia è stato realizzato un grande parcheggio di scambio.
Nel progetto di riqualificazione sono stati inseriti anche il casello autostradale e i tre ponti (uno centrale e due laterali).
I tre ponti sono ravvicinati tra loro da sud a nord: il primo è situato vicino al casello autostradale, il secondo (il ponte centrale che è anche quello più grande) attraversa l’autostrada e la linea alta velocità mentre il terzo è situato vicino all’area della fiera.
Questo progetto (costituito dai tre ponti, dal casello autostradale e dalla nuova stazione AV) è un ottimo esempio di un’opera di ingegneria e architettura moderna ben riuscita (sia dal punto di vista tecnico che burocratico) e realizzata in tempi brevi.
![]() |
|
Particolare della suggestiva stazione ad alta velocità (foto di Luca Andreaoli – Fonte: flickr.com) |
Il ponte centrale: progetto architettonico
Il ponte centrale (quello che attraversa l’autostrada A1 e la linea ferroviaria ad alta velocità) fra i tre è quello più grande. E’ un ponte strallato con una luce netta di 220 metri con un pilone centrale ad arco in asse alto circa 50 metri, realizzato in acciaio verniciato di bianco.
L’arco che sorregge il ponte è a sezione ottagonale a cui sono collegate 50 coppie di cavi (stralli), e scarica sulle due spalle laterali in calcestruzzo armato. Al centro è presente l’anima del ponte formata da un cassone a cui sono collegate le costole che vanno a sorreggere l’impalcato dove transita il traffico veicolare. Il ponte ha
una larghezza complessiva di circa 27 metri ed è composto da due corsie per marcia con spartitraffico e piste ciclopedonali.
I ponti laterali
I ponti laterali, realizzati sempre in acciaio verniciato di bianco, sorretto da un arco e da dei stralli, sono due ponti gemelli che si trovano a nord e a sud del ponte centrale che scavalca l’autostrada A1. La differenza qui è che il pilone ad arco che sorregge il tutto non è longitudinale alla strada ma ortogonale ed è alto circa 70
metri con 26 coppie di stralli che generano una forma un po’ insolita a ramo di iperbole; il tutto studiato per creare particolari effetti scenografici per chi viaggia in auto o in treno.
Quindi la successione per chi viaggia è ortogonale, longitudinale, ortogonale: l’arco ortogonale dei due ponti laterali formano così una porta d’ingresso (un portale) all’area nord di Reggio Emilia.
Questi due ponti sono più piccoli di quello centrale: hanno una lunghezza di 179 metri e sono larghi 15 metri avendo una sola corsia per senso di marcia e non due.
Il casello autostradale
A chiudere l’intervento di Calatrava, dopo i tre ponti e la nuova stazione AV Mediopadana c’è il nuovo casello dell’autostrada. Questo sorge vicino alla zona industriale zona fiera a circa un chilometro ad ovest, in direzione Parma, rispetto al
vecchio casello.
Si forma così un sistema collegato stazione-ponti-casello sull’asse attrezzato Reggio Emilia-Bagnolo, collegando autostrada, tangenziale, ferrovia regionale e alta velocità, oltre alla mobilità privata, garantendo una connessione veloce su tutto il territorio comunale e interregionale.
Anche in questo caso il linguaggio utilizzato da Calatrava è il medesimo, mettendo in evidenza che anche se gli interventi sono stati realizzati in momenti diversi, esiste un unico comun denominatore e c’è un filo logico, una coerenza progettuale e un senso architettonico al complesso. Anche il casello, con le sue forme in acciaio bianco genera un bellissimo effetto scenografico. Il casello con le sue 11 barriere
(3 in entrata e 6 in uscita) oltre a quelle dedicate a i trasporti eccezionali, rappresenta una porta d’accesso agli automobilisti.