Negli ultimi anni il settore edilizio è stato oggetto di diverse agevolazioni fiscali allo scopo di recuperare il patrimonio edilizio italiano e di riqualificarlo dal punto di vista energetico. Tra queste, la misura più importante è stata sicuramente il Superbonus 110%, che ha permesso interventi di efficientamento energetico su ben 480.815 edifici, per un totale di ben 114 miliardi di investimenti (secondo l’ultimo report di Enea di fine Febbraio 2024). A partire da gennaio 2024 sono state introdotte diverse modifiche importanti che hanno completamente ridisegnato il superbonus, l’ultima approvata solo un paio di giorni fa. Analizziamo in questo articolo come funziona il Superbonus nel 2024 e quali altri bonus edilizi restano attivi.
Come funziona il Superbonus 2024
Vediamo ora tutte le novità apportate al Superbonus e come si configura nel 2024: caratteristiche principali, chi può accedere agli incentivi e le differenze rispetto al precedente Superbonus al 110%. Per il 2024, il Superbonus continua a promuovere i lavori di ristrutturazione che aumentano l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica degli edifici. Tuttavia, sono state apportate alcune modifiche per bilanciare il contenimento delle spese pubbliche.
Prima importante modifica è stata negli anni, la riduzione dell’aliquota: archiviata la stagione del 110% e conclusasi quella del 90% all’inizio del 2024, la detrazione resterà valida fino al 2025 ma con aliquote sempre più decrescenti, in particolare:
- 70% per le spese sostenute nel 2024;
- 65% per quelle sostenute nel 2025.
Il beneficio inoltre riguarderà solo:
- condomini (anche minimi o assimilati);
- persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione) proprietarie di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari;
- Onlus;
- ADV;
- APS.
Restano escluse quindi le villette unifamiliari per le quali, lo sconto fiscale si è chiuso allo scoccare del 2024.
Nel 2024 sarà possibile richiedere il Superbonus 70% per:
- Interventi mirati all’efficientamento energetico, come l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione, l’installazione di impianti fotovoltaici, ecc.
- Operazioni di consolidamento statico o di mitigazione del rischio sismico;
- Progetti di ristrutturazione edilizia finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche.
Unica eccezione prevista riguarda gli edifici colpiti dai terremoti avvenuti a partire dal primo aprile 2009. Gli interventi su questi immobili potranno ancora godere dell’agevolazione fiscale al 110% fino al 2025, con la possibilità dello sconto in fattura e della cessione del credito (Superbonus rafforzato).
Il decreto salva Superbonus 110%: DL 212/2023
Il Decreto 212/2023, noto come “Decreto salva Superbonus“, (convertito in legge lo scorso febbraio) ha introdotto importanti misure per evitare la revoca dei benefici già erogati e per estendere i vantaggi a determinati beneficiari.
Il decreto infatti prevede:
- garanzia dell’agevolazione piena anche senza il doppio salto di classe energetica, per i lavori non ultimati ma che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento di almeno il 60% entro il 31 dicembre scorso;
- un aiuto per i redditi più bassi attraverso l’introduzione di un contributo a fondo perduto per le spese effettuate tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, destinato ai cittadini con un reddito annuo inferiore a 15.000 euro e sempre che i lavori abbiano raggiunto uno stato di avanzamento pari al 60% entro il 31 dicembre 2023;
- limitazione degli interventi ammessi con il Bonus barriere architettoniche. Inoltre, garantisce una concessione di venti giorni in più per l’invio delle comunicazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito in merito ai costi sostenuti nel 2023.
Stop definitivo alla cessione del credito e allo sconto in fattura
Il 26 marzo 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato le ultimissime modifiche al superbonus attraverso un nuovo decreto legge che ha decretato lo stop definitivo alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
In particolare prevede:
- l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito per tutti gli interventi successivi all’entrata in vigore della nuova norma, neppure nei casi in cui si configurino le fattispecie per le quali risultava ancora possibile esercitare le opzioni. Come visto nel paragrafo precedente, Il D.L. 212/2023 le ammetteva ancora per il bonus barriere architettoniche, i lavori per enti del Terzo settore e gli interventi di recupero e ricostruzione di edifici nelle zone colpite da terremoti;
- lo stop alla remissione in bonis (ultima scadenza utile è il 4 aprile 2024);
- introduzione dell’obbligo di una dichiarazione preventiva: in caso di omessa trasmissione si rischia oltra alla decadenza dell’agevolazione fiscale anche una sanzione pari a 10 mila €;
- il blocco delle compensazioni con l’agevolazione ACE per le imprese
- la compensazione dei crediti solo dopo l’eventuale pagamento di debiti fiscali.
Bonus edilizi 2024:
Oltre al Superbonus, sono stati riconfermati anche i seguenti bonus fiscali per l’edilizia:
- Ecobonus 2024: detrazioni dal 50% al 65% per il miglioramento dell’efficienza energetica di qualsiasi immobile, fino a 96mila €. La versione SuperEcobonus è riservata invece a condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità. Questi possono godere di una detrazione del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025.
- Sismabonus 2024: fino al 31 dicembre 2024 è prevista una agevolazione per le spese legate al miglioramento della sicurezza antisismica, con detrazioni fino all’80% a seconda del miglioramento della classe sismica, e fino a 96mila € di spesa massima per unità.
- Bonus Casa 2024: nel 2024 è previsto un aumento della detrazione per ristrutturazioni edilizie al 50%, con un massimo di 96mila €, e fino al 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
- Bonus Mobili 2024: detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata, legati a interventi a ristrutturazioni, fino a un massimo di 5.000 €.
- Bonus Verde 2024: detrazione del 36% per spese fino a 5.000 €, sostenute negli anni 2021/2024, legate al miglioramento degli spazi verdi degli edifici. Accessibile a una vasta gamma di soggetti, inclusi non solo i proprietari ma anche i titolari di un diritto reale di godimento, i comodatari, i locatari e gli imprenditori individuali.
Conclusione
In conclusione, il Superbonus continua ad evolversi anche nel 2024, cercando di continuare a incentivare i lavori di efficientamento energetico e di miglioramento della sicurezza sismica del patrimonio edilizio italiano, introducendo però modifiche significative per adeguarsi al contenimento della spesa pubblica, dopo i generosi contributi elargiti negli ultimi anni.