Tetto in legno ventilato: cos’è, caratteristiche e vantaggi
Il tetto ventilato è una delle tipologie di copertura più realizzate: scopriamo cos’è, le caratteristiche e i vantaggi di questa tipologia di tetto.
Fase di realizzazione di un tetto in legno (foto di Capri23auto – Fonte: https://pixabay.com) |
Classificazione dei tetti a falde in base alla composizione degli strati
Le coperture isolate e non ventilate rappresentano la soluzione usualmente adottata nel caso di sottotetti abitabili. Quelle isolate e ventilate (a tetto freddo) sono invece adatte per creare migliori condizioni ambientali nei locali situati all’ultimo piano dell’edificio, perchè nella stagione estiva la ventilazione facilita lo smaltimento del calore accumulato per irraggiamento.
In base alla composizione degli strati le coperture a falde in genere e i tetti in legno possono essere così classificati:
- Coperture non isolate e non ventilate;
- Coperture non isolate e ventilate;
- Coperture isolate e non ventilate (dette a tetto caldo);
- Coperture isolate e ventilate (dette a tetto freddo).
Cos’è un tetto ventilato?
In generale è possibile distinguere i tetti in due grandi categorie: i tetti caldi, ossia quelli che presentano una copertura isolata e non ventilata, e i tetti freddi, ossia i tetti che presentano una copertura isolata e ventilata. A differenza di un tetto caldo tradizionale, un tetto isolato e ventilato (ossia un tetto freddo) ha la presenza dello strato di ventilazione che permette all’aria di circolare liberamente dalla gronda al colmo, attraverso la presenza di un’intercapedine, collocata tra il manto di copertura e l’isolamento termico.
Definizione degli strati funzionali di un tetto ventilato in legno
Un tetto a falde può essere considerato come un elemento edilizio costituito dalla sovrapposizione di diversi strati, ad ognuno dei quali compete un ruolo funzionale specifico. Nello specifico il tetto ventilato in legno è composto da:
- manto di copertura: con funzione di strato di tenuta all’acqua (coppi, tegoli) e deve prevedere delle aperture che consentono l’areazione in corrispondenza della gronda e del colmo;
- strato di ventilazione: lo strato di ventilazione ha lo scopo di controllare le condizioni igrometriche della copertura mediante il ricambio d’aria. Può essere costituito dalla spazio del sottotetto oppure da un intercapedine di spessore limitato disposta al di sotto della falda. Anche al di sotto del manto di copertura può essere realizzato uno strato di ventilazione per favorire l’eliminazione dell’umidità (ventilazione sottotegola);
- strato di isolamento termico: ha lo scopo di incrementare la coibenza termica e ridurre le dispersioni di calore;
- barriera al vapore: impedisce il passaggio del vapore e di conseguenza la formazione di condensa nella massa degli strati;
- struttura portante: ha la funzione di sostenere gli altri strati della copertura.
Nel tetto ventilato in legno la struttura portante (orditura di legno) è costituita dalla travi portanti, che formano la cosiddetta grossa orditura e da elementi di dimensioni più piccole, disposti per fornire l’appoggio al manto di copertura, che costituiscono la piccola orditura. Le essenze legnose più comunemente usate per la realizzazione dell’orditura dei tetti in legno sono il larice e l’abete.
Manto di copertura a coppi di laterizio di un tetto ventilato (foto di Capri23auto – Fonte: https://pixabay.com) |
Come funziona il tetto ventilato in legno?
Nella realizzazione di un tetto in legno a falda inclinata è prassi comune adottare la tecnica della ventilazione, che consiste nella creazione di un’intercapedine d’aria disposta fra lo strato di isolamento termico e il manto di copertura. Questa intercapedine deve avere un’altezza di almeno 4-6 cm ed è aperta sia in gronda sia sul colmo, in maniera tale da consentire l’attivazione del cosiddetto effetto camino. In pratica l’aria entra dalla gronda (dal basso verso l’alto attraverso il fenomeno della convezione naturale), sottrae calore allo strato di isolamento termico e questa riscaldandosi tende a salire all’interno dell’intercapedine fino a fuoriuscire dal colmo. Lo strato di ventilazione inoltre consente di smaltire il vapore attraverso le aperture dove entra ed esce l’aria e migliora il comportamento del tetto anche per quanto riguarda l’inerzia termica sia in estate che in inverno con notevoli vantaggi economici ed ambientali.
La realizzazione di questo tipo di tetto è piuttosto costosa e necessita di una progettazione particolarmente attenta per sfruttarne al meglio le possibilità ma i vantaggi di questa soluzione compensano con le difficoltà tecniche di realizzazione e i costi più elevati di una copertura tradizionale.
Quali sono i vantaggi del tetto ventilato in legno
Il tetto ventilato in legno è una soluzione che offre molti vantaggi grazie al materiale utilizzato per la struttura portante (il legno) che è un materiale sostenibile ed ecologico con notevoli qualità estetiche e tecniche, e poi perchè lo strato di ventilazione sottotegola migliora le condizioni ambientali dei locali situati all’ultimo piano mediante la circolazione dell’aria sia nel periodo estivo ma anche in quello invernale. Per esempio lo strato di ventilazione d’estate elimina il calore in eccesso evitando il surriscaldamento della copertura, mentre in inverno permette di eliminare o ridurre l’umidità e la condensa che si forma sotto il coppo con il rischio che questa possa cadere sopra lo strato di isolamento bagnandolo e compromettendone le sue caratteristiche. L’aria permette anche di asciugare la guaina posta sopra l’isolamento o comunque di eliminare eventuali infiltrazioni d’acqua molto pericolose. Infine il tetto ventilato in legno aumenta di fatto la longevità del manto di copertura perchè è sottoposto a minore stress provocati appunto da surriscaldamenti e cicli di gelo e disgelo con forti sbalzi di temperatura.
Limiti del tetto ventilato in legno
Sebbene il tetto ventilato in legno come abbiamo visto apporta notevoli vantaggi soprattutto confrontato con un tetto normale non è la soluzione a tutti i problemi. Ovvero, premettendo che l’intercapedine che consente lo strato di ventilazione sottotegola migliora l’efficienza termica della copertura attraverso l’effetto camino espellendo l’aria da sola non basta soprattutto in certe zone climatiche. Spesso bisogna comunque ricorrere alla climatizzazione in estate e al riscaldamento in inverno, ma i consumi saranno comunque minori. Bisogna sottolineare che il tetto ventilato in legno deve essere eseguito a “regola d’arte” e l’intercapedine deve avere uno spessore adeguato di almeno 6-8 cm, ci devono essere le giuste aperture di dimensione giusta e posizionate correttamente con delle griglie per evitare che entro sporco o animali, è
Quanto costa un tetto ventilato in legno?
Dobbiamo dire che oggi oramai se si realizza un edificio nuovo con tetto a falde viene sempre realizzato un tetto ventilato. Nel caso invece dobbiamo ristrutturare casa e decidiamo di rifare la copertura è bene avere un’idea di quanto possa costare. Ovviamente i costi dipendono da molte variabili, prima fra tutte l’impresa che realizza il tetto ventilato (è bene farsi fare più di un preventivo), la zona dove viviamo e i metri quadri da realizzare. Mediamente possiamo dire che un tetto ventilato in legno può costare circa 150,00 € al mq, esclusa la manodopera.