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Tubo che perde nel muro che fare?

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Normalmente nelle nostre abitazioni le tubazioni dell’impianto idrico sono spesso murate all’interno di pareti intonacate o di piastrelle nel caso di bagni e cucine e per ripararle o sostituirle siamo costretti a rompere il muro facendo opere importanti. Non è così raro che nel corso degli anni prima o poi ci possa essere un tubo che perde nel muro. Vediamo quindi in questo articolo cosa possiamo fare quando un tubo che perde nel muro.

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Tubazioni in pvc (https://pixabay.com)

Come faccio a capire se un tubo perde?

Nelle nostre case ci sono moltissimi impianti e tubazioni che corrono lungo i pavimenti o le pareti come gli scarichi dei bagni e cucina, tubi dell’impianto idrico, riscaldamento. Si possono fare dei semplici controlli per verificare se c’è un tubo che perde nel muro:

  • Bisogna guardare con attenzione le bollette dell’acqua e verificare i consumi. Se c’è una perdita avremo sicuramente un importo più alto rispetto al solito
  • Chiudere  temporaneamente la valvola dell’acqua e controllare il contatore. Se nonostante l’impianto sia chiuso il contatore continua a contare o è difettato oppure c’è sicuramente una perdita da qualche parte.
  • Anche controllare la valvola di sfogo della pressione della caldaia può essere utile, ovvero se produce un suono come un sibilo potrebbe significare che ci sia una perdita.
  • Se siamo costretti a caricare con regolarità la caldaia oppure quando la caldaia va in blocco perchè la pressione dell’impianto si abbassa troppo vuol dire che c’è una perdita acqua legata all’impianto di riscaldamento,
  • Se in casa abbiamo i termosifoni tradizionali un altro stratagemma è quello di verificare tutti i caloriferi passando una pezza di carta assorbente per percepire la presenza di perdite d’acqua.

Come rilevare le perdite nel muro di un tubo attraverso le moderne tecniche di rilevazione delle perdite

Le perdite possono essere causate da un guasto o un malfunzionamento oppure dalla rottura di un tubo.

Il problema principale, quindi è trovare e rilevare il prima possibile queste perdite per limitare il più possibile i danni. Fino a qualche anno fa, l’unica soluzione in questi casi era quella di rompere i muri in cerca del guasto avendo seccature e costi elevati.

Oggi, invece, esistono delle moderne tecnologie e sistemi avanzati di rilevazione delle perdite, come per esempio videoispezioni, rilevamenti tramite gas-tracciantitermocamere e sistemi a infrarossi oppure alla localizzazione acustica. Un idraulico professionista serio oggi è obbligato attrezzarsi di questi strumenti così è molto più facile identificare il guasto e intervenire per ripararlo e limitare così i costi.

Riparazione di emergenza di un tubo

Cosa fare se ci troviamo di fronte a un’emergenza? Di fronte a un’improvvisa perdita d’acqua, in attesa dell’intervento dell’idraulico è possibile porre in opera rimedi temporanei fino a che non interviene l’idraulico. In ogni caso la prima cosa da fare è chiudere il rubinetto.

I prodotti più diffusi per le riparazioni di emergenza sono le paste sigillanti e le bende. Per i tubi di materiale plastico, metalli e materiali compositi, per esempio, in commercio esistono bende di fibre di vetro impregnate di colla poliuretanica che induriscono a contatto con l’acqua in circa 30 minuti.

Riparazione dei tubi senza rompere il muro: il relining

Il relining è un metodo che permette di riparare i tubi di scarico senza rompere muri e pavimenti, operando dall’interno delle stesse tubature e utilizzando gli accessi preesistenti, con un intervento rapido, discreto e assolutamente non invasivo sulle murature.

Sostanzialmente viene introdotta nei tubi una videocamera telescopica, allo scopo di verificare lo stato di usura dell’impianto di scarico. A questo punto un secondo macchinario,  procede alla rimozione dei depositi accumulatisi negli anni sulla superficie del tubo. Un  terzo macchinario, operando all’interno riveste il tubo esistente con diversi strati di uno speciale composito plastico rinforzato.

Questo composto plastico indurendosi crea una struttura autoportante che funziona come un vero e proprio “nuovo tubo”, interno al precedente. Infine, si procede con una videoispezione conclusiva che ha lo scopo di verificare la qualità del lavoro svolto.

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