Le vibrazioni in casa possono rappresentare un problema non solo fastidioso, ma anche potenzialmente dannoso per la struttura dell’edificio. In questo articolo, esploreremo le principali cause e tipologie delle vibrazioni domestiche, come misurarle e quali soluzioni adottare per ridurle o eliminarle.
Cause e fonti possibili di vibrazioni
Le vibrazioni che si possono avvertire in casa, possono avere origine e cause diverse e sono sicuramente sempre una fonte di fastidio. È però bene prestare attenzione perché in alcuni casi le vibrazioni costanti, oltre ad essere fonte di disagio, possono arrivare addirittura danneggiare gravemente gli edifici. Vediamo in primo luogo le cause più comuni e le diverse tipologie di vibrazioni che ci possono essere.
- Sorgenti esterne: traffico stradale o ferroviario, lavori di costruzione o demolizione, piccoli movimenti sismici o cedimenti del terreno, fabbriche o strutture che operano con macchinari pesanti
- Sorgenti interne: grandi elettrodomestici, tubature e tutti gli impianti tecnologici inseriti negli edifici, specialmente nei contesti produttivi
Sollecitazioni più dannose per gli edifici
Come anticipato, vibrazioni continue e ripetute possono causare sia lesioni superficiali, di minore entità, come danni a intonaci e fessure su giunti e laterizi, sia danni strutturali, andando ad intaccare elementi strutturali come travi, pilastri e pareti. In genere tutti gli edifici sono progettati per avere una certa resistenza alle vibrazioni, ma vibrazioni continue a bassa intensità o improvvise e ad alta intensità, come quelle che avvengono durante un sisma, possono influire significativamente sulla sicurezza degli edifici. La norma UNI 9916:2004, intitolata “Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici”, definisce specificatamente i limiti delle vibrazioni per diverse tipologie di edifici, al fine di garantire la loro stabilità. Questo permette di stabilire in anticipo i requisiti minimi necessari per ciascun tipo di costruzione. Per definire il livello di pericolosità delle vibrazioni, è necessario prendere in considerazione una serie di fattori:
- Caratteristiche del terreno ( fattore importantissimo in quanto mezzo attraverso il quale si propagano le vibrazioni);
- Tipologia, dimensione e stato delle fondazioni;
- Caratteristiche dei materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio;
- Eventuali danni pregressi o debolezze strutturali.
Come misurare le vibrazioni
Misurare le vibrazioni in casa è il primo passo per comprendere l’entità del problema. Esistono strumenti specifici chiamati accelerometri o vibrometri che consentono di rilevare e quantificare le vibrazioni in termini di accelerazione, velocità e spostamento. Per una corretta valutazione degli altri fattori sopra citati e per poter capire il reale grado di pericolosità delle vibrazioni, è sempre meglio affidarsi a professionisti di settore. Per individuare la soluzione più idonea a prevenire o risolvere il problema, è necessario prima eseguire calcoli specifici e una valutazione strutturale.
Soluzioni e possibili interventi per ridurre le vibrazioni e i rischi connessi
Quando non è possibile ridurre o eliminare la sorgente delle vibrazioni, è possibile intervenire in diversi modi per mitigarle o ridurle, insieme agli eventuali danni che potrebbero derivare:
- Aggiunta di masse elastiche e viscoelastiche all’edificio: si tratta però di una soluzione che non sempre è possibile in quanto può richiedere modifiche strutturali;
- Posizionamento di elementi dissipatori dentro le fondazioni o aggiunta di armature alle pareti e alle fondazioni;
- Creazione e posizionamento di uno schermo tra la fonte delle vibrazioni e l’edificio, utilizzando paratie in cemento armato.
La soluzione varierà in base sia alle caratteristiche del terreno che dell’edificio preso in considerazione.