La carbonatazione del calcestruzzo è una reazione chimica che si verifica a causa dell’anidride carbonica che riesce ad insinuarsi all’interno del calcestruzzo.
Essa provoca danni molto seri al materiale modificandone le proprietà alcaline ,e quindi il suo pH che normalmente è 12.5/13 e viene abbassato di molto portando il composto ad avere un pH con alcalinità debole quando invece in condizioni normali sarebbe ad alcalinità elevata.
Ma perché succede questo? Cerchiamo di spiegare bene di cosa porta questa reazione chimica e se esiste qualche rimedio ad essa.
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Cosa provoca la carbonatazione del calcestruzzo
Se pensiamo a della semplice anidride carbonica non ci viene in mente che possa danneggiare un materiale forte come il calcestruzzo, ma in realtà i danni non vengono riportati direttamente da lui, bensì dal suo scheletro!
Eh si, i danni vengono provocati per primi all’armatura del calcestruzzo che è decisamente la parte più importante e che gioca un ruolo strutturale fondamentale.
Dovete sapere che il calcestruzzo sopporta benissimo gli sforzi a compressione ma la trazione non è decisamente il suo forte ed ecco perché gli viene dato un aiuto dall’armatura che alla trazione resiste benissimo. Dunque, tornando alla nostra carbonatazione forse avrete intuito quale problema scaturisce da essa : LA RUGGINE NELL’ARMATURA!
Per spiegarla semplicemente: normalmente l’armatura è protetta da uno strato di ossidi che si creano in ambiente alcalino elevato, ma con la carbonatazione andiamo a creare un nuovo ambiente interno che fa venire meno lo strato protettivo.
L’anidride carbonica una volta che non ha più ostacoli riesce, mediante i pori del calcestruzzo, a raggiungere l’armatura e tutti sappiamo che il ferro in presenza di ossigeno e umidità si ossida e da lì si crea la ruggine che va quindi a deteriorare e corrodere tutto.
La ruggine porta poi tre conseguenze assolutamente dannose e da evitare:
- Diminuzione della resistenza in quanto le barre vanno ad assottigliarsi e quindi sopportano decisamente meno le varie sollecitazioni a cui sono sottoposte
- Fessure nel copri-ferro che sono causate dall’aumento del volume interno e ovviamente vanno a peggiorare la situazione già critica perché permettono ad altro ossigeno ed umidità di entrare in continuazione
- Diminuzione dell’aderenza dell’armatura con conseguenti problemi strutturali enormi
Come prevenire la carbonatazione del calcestruzzo
Prevenire questo fenomeno è molto semplice in quanto basterà eseguire una corretta progettazione del calcestruzzo seguendo tutte le normative e i criteri per la sua costruzione.
Di solito se le cose sono state fatte correttamente, il rischio che questa reazione colpisca il calcestruzzo avviene dopo almeno dieci anni dalla sua messa in opera.
Un altro ruolo fondamentale nella prevenzione della carbonatazione lo svolge la manutenzione che, se fatta regolarmente, può veramente risparmiare queste problematiche.
Come rimediare
- Rimuovere lo strato di calcestruzzo fino a raggiungere l’armatura
- Rimuovere la ruggine dall’armatura mediante il metodo di sabbiatura o più semplicemente con una spazzola apposita
- Applicare sui ferri uno strato generoso di boiacca protettiva e una volta asciutta applicarne un secondo strato in modo da creare una superficie di aggancio
- Preparare la malta da ripristino impastandola con un trapano specifico e aggiungendo il quantitativo di acqua indicato nella scheda tecnica del prodotto che andrete a scegliere (in commercio ce ne sono vari tipi, cercate di utilizzare i prodotti meno inquinanti possibili)
- Bagnare la superficie prima di applicare la malta con l’aiuto di una cazzuola
- Rifinite il tutto con un fratazzo
- Ad asciugatura completata applicate un rasante che fungerà da finitura
- Se volete poi decorare la superficie è bene utilizzare decorazioni elastomeriche anticarbonanti che vanno a proteggere del tutto la struttura ripristinata
Ovviamente se non siete pratici nell’utilizzo dei materiali elencati sarà meglio che vi affidiate ad un esperto che potrà svolgere il lavoro ad opera d’arte.
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