Negli ultimi decenni, il concetto di architettura sostenibile è emerso come una risposta necessaria alle sfide ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo. La crescente consapevolezza dell’impatto ambientale richiesto per la costruzione di nuovi edifici, ha portato architetti, urbanisti e ingegneri a ripensare il modo in cui progettiamo e costruiamo. Vediamo in questo articolo come si definisce un edificio sostenibile, quali sono le caratteristiche che deve avere e analizzeremo infine alcuni esempi famosi di edifici sostenibili nel mondo.

Definizione di architettura sostenibile
L’architettura sostenibile è un approccio progettuale che mira a ridurre l’impatto ambientale degli edifici durante tutto il loro ciclo di vita, dalla costruzione all’utilizzo, fino alla dismissione. Questo tipo di architettura si basa sull’uso responsabile delle risorse naturali, l’adozione di tecnologie efficienti e la promozione di condizioni abitative che rispettino il benessere degli utenti e dell’ambiente. Il concetto di architettura sostenibile è emerso per la prima volta negli anni ’70, in risposta alla crisi petrolifera e alla pubblicazione del rapporto I limiti dello sviluppo, che evidenziava la necessità di ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO₂. Tuttavia, per molti anni successivi, gli interventi concreti in questo ambito sono stati scarsi o quasi inesistenti. A livello globale, il Nord Europa (insieme a Germania, Paesi Bassi e Regno Unito) – si è distinto negli ultimi 15-20 anni per aver intrapreso un percorso significativo verso la progettazione non solo di edifici sostenibili, ma anche di interi quartieri e città verdi ed ecologiche.
Differenze con architettura ecologica e bioarchitettura
L’architettura sostenibile si distingue dall’architettura ecologica, in quanto quest’ultima pone maggiormente l’accento sulla riduzione dell’impatto ambientale principalmente durante la fase costruttiva, privilegiando materiali naturali e processi a basso consumo energetico. L’architettura ecologica può talvolta limitarsi a progetti che rispecchiano principi “verdi” senza necessariamente integrare soluzioni tecnologiche avanzate o approcci sistemici.
La bioarchitettura, invece, si focalizza sul rapporto tra edifici e salute umana, promuovendo la scelta di materiali non nocivi, una progettazione che favorisca il benessere psicofisico e una maggiore connessione con l’ambiente naturale. Questo approccio considera aspetti come la qualità dell’aria interna, l’illuminazione naturale e la disposizione degli spazi per migliorare la qualità della vita degli occupanti.
In sintesi, mentre l’architettura ecologica privilegia un’impronta ambientale ridotta e la bioarchitettura il benessere umano, l’architettura sostenibile combina entrambe le visioni in un approccio olistico, integrando innovazione tecnologica, efficienza energetica e attenzione all’ecosistema nel lungo termine.
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Requisiti necessari per la qualifica di edifici sostenibili
Non esiste una definizione universale e univoca di “edificio sostenibile”, e la normativa attuale risulta ancora frammentaria. Tuttavia, a livello internazionale sono stati stabiliti parametri e criteri di riferimento per valutare il livello di sostenibilità di un edificio. Questi parametri vengono certificati attraverso modelli selettivi che valutano diversi aspetti e assegnano punteggi in base alle prestazioni ambientali e tecniche. Le certificazioni di riferimento quando si parla di architettura sostenibile sono:
- Protocollo Itaca: Standard italiano che valuta la sostenibilità ambientale degli edifici basandosi su una scala di punteggio.
- LEED (Leadership in Energy and Environmental Design): Certificazione internazionale che considera parametri quali energia, materiali e risorse, gestione dell’acqua e qualità dell’ambiente interno.
- BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method): Uno dei protocolli più diffusi a livello mondiale per misurare l’impatto ambientale degli edifici, con particolare attenzione a progettazione, costruzione e utilizzo.
Caratteristiche e requisiti essenziali di un edificio sostenibile
Per essere considerati sostenibili, questa tipologia di edifici deve mirare alla riduzione al minimo dell’impatto ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla costruzione all’utilizzo e alla dismissione. Devono dunque prestare particolare attenzione a:
Utilizzo di materiali a basso impatto ambientale: utilizzo di materiali naturali, riciclati o riciclabili con particolare attenzione alla riduzione dell’energia grigia utilizzata nei processi di produzione e trasporto.
Sfruttamento di energia rinnovabile: questi edifici devono essere alimentati principalmente e per la maggior parte da energia prodotta da fonti come fotovoltaico, solare termico, minieolico o geotermico.
Sistemi Solari Passivi: devono essere progettati per sfruttare al meglio l’energia solare, riducendo la necessità di riscaldamento e raffrescamento artificiali.
Efficienza energetica dell’involucro edilizio: l’isolamento termico deve essere avanzato per minimizzare le dispersioni, così come l’uso di serramenti performanti e facciate ventilate.
Ottimizzazione della luce naturale: devono essere progettati in modo da massimizzare l’illuminazione naturale per ridurre i consumi elettrici e migliorare il comfort visivo.
Gestione sostenibile dell’acqua: devono prevedere dei sistemi di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana, oltre all’installazione di rubinetteria e sanitari a basso consumo.
Impianti innovativi ed efficienti: devono prevedere l’utilizzo di apparecchiature in classe A+ o superiore ed essere integrati con sistemi di domotica per monitoraggio e l’ ottimizzazione dei consumi.
I 5 edifici più sostenibili al mondo nel 2024
Dopo aver analizzato quali i sono requisiti e le caratteristiche che rendono un edificio sostenibile, vediamo 5 esempi di edifici diventati famosi per la loro sostenibilità.
1) The Edge - Amsterdam: l’edificio con il punteggio BREEAM più alto al mondo
The Edge, sede di Deloitte ad Amsterdam, è uno degli edifici per uffici più ecologici e innovativi al mondo, progettato dallo studio PLP Architecture. Con un punteggio BREEAM del 98,4%, il più alto mai registrato, l’edificio combina tecnologia avanzata e architettura sostenibile.
Grazie ai suoi 4.100 m² di pannelli solari sulle facciate e sul tetto, The Edge produce più energia di quanta ne consumi, riducendo del 70% i consumi rispetto agli uffici tradizionali. Utilizza un sistema di accumulo termico per riscaldamento e raffreddamento e dispone di 28.000 sensori per monitorare luce, temperatura e umidità.
Un’app sviluppata da Deloitte permette ai dipendenti di interagire con l’edificio, gestendo spazi e risorse in modo flessibile, a dimostrazione di un perfetto connubio tra sostenibilità e innovazione tecnologica.
2) Bosco Verticale a Milano di Stefano Boeri
3) One Central Park di Sydney
One Central Park è un innovativo grattacielo residenziale situato nel cuore di Sydney, progettato dall’architetto Jean Nouvel in collaborazione con il botanico Patrick Blanc. L’edificio unisce estetica e sostenibilità, grazie al suo giardino verticale di oltre 35.000 piante che aiuta a regolare la temperatura interna, ridurre il consumo energetico e a migliorare la qualità dell’aria circostante. Un aspetto distintivo del progetto è il sistema di “eliostati”, specchi mobili posizionati sulla sommità della torre che riflettono la luce solare negli spazi più ombreggiati dell’edificio e nelle aree comuni sottostanti. Inoltre, l’edificio è dotato di un sistema di energia combinata, che integra pannelli solari con un impianto di cogenerazione per produrre elettricità e calore, riducendo significativamente l’impatto ambientale.
4) The Crystal a Londra
The Crystal, situato ai Royal Victoria Docks di Londra, è un centro di conferenze e showroom sull’urbanizzazione sostenibile, noto per essere uno degli edifici più tecnologicamente avanzati e autosufficienti al mondo. Progettato da WilkinsonEyre Architects, utilizza pannelli solari e pompe di calore geotermiche per soddisfare le sue esigenze energetiche. Con vetri a bassa emissività e materiali isolanti avanzati, riduce al minimo le dispersioni termiche. Il sistema di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana ottimizza l’efficienza idrica. The Crystal vanta certificazioni ambientali come BREEAM Outstanding e LEED Platinum, rappresentando un modello di sostenibilità globale.
5) Bullitt Center a Seattle
Il Bullitt Center di Seattle, progettato dallo studio The Miller Hull Partnership per la Bullitt Foundation, è uno degli edifici commerciali più sostenibili al mondo, certificato secondo il rigoroso standard Living Building Challenge.
Concepito come un organismo vivente, l’edificio è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e idrico. È dotato di un impianto geotermico con 26 sonde profonde 120 metri e una copertura con 575 pannelli fotovoltaici che producono circa 230.000 kWh/anno. L’acqua piovana viene raccolta, depurata naturalmente e riutilizzata per tutte le necessità, azzerando il consumo di acqua potabile.
Realizzato con materiali naturali e atossici, il Bullitt Center utilizza sensori per ottimizzare luce e ventilazione naturali, garantendo un’efficienza energetica senza precedenti. Questo edificio è un esempio pionieristico di architettura sostenibile, che dimostra nuovamente come sia possibile coniugare tecnologia, comfort e rispetto ambientale.