Gli “appalti verdi” sono un passo fondamentale verso la sostenibilità nel settore edilizio e pubblico.
Con l’adozione del PAN (Piano d’Azione per la Sostenibilità Ambientale dei Consumi della Pubblica Amministrazione) e l’introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM), le stazioni appaltanti sono portate sempre più a tenere in considerazione l’impatto ambientale di ogni progetto, assicurando che ogni fase dell’opera, dalla progettazione all’esecuzione, rispetti standard ecologici.
In questo articolo esploreremo cosa si intende per appalti verdi e come il nuovo Codice degli Appalti 2023 integra i CAM, rendendoli parte integrante delle gare pubbliche.

Cosa si intende per "Appalti verdi"
La Commissione Europea ha definito gli appalti verdi o GPP (Green Public Procurement) come lo strumento di politica ambientale in base al quale
Le amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita.
In questo senso, le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate ad essere soggetti promotori di una strategia di sviluppo sostenibile, in quanto in grado di influenzare il mercato e le imprese, premiando e favorendo nell’ambito degli appalti pubblici, prodotti, progetti e servizi sostenibili sotto il profilo ambientale.
In definitiva grazie agli appalti verdi, le pubbliche amministrazioni possono coniugare l’obiettivo di razionalizzazione degli acquisti e riduzione dei consumi con l’incremento di qualità e sostenibilità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti. Un esempio pratico può essere la previsione all’interno di un bando di gara di requisiti specifici di garanzia in materia di risparmio energetico da parte dei concorrenti.
Il Pan e i criteri ambientali minimi (CAM)
In risposta alle direttive europee in tema, l’Italia ha adottato nel 2008 il primo “Piano d’Azione per la Sostenibilità Ambientale dei Consumi della Pubblica Amministrazione” (PAN GPP) con il fine di orientare la spesa pubblica verso obiettivi di efficienza energetica, di risparmio nell’uso delle risorse e riduzione delle emissioni di CO2. Il Pan aveva il compito di stabilire principi e “criteri ambientali minimi” (CAM) che le stazioni appaltanti dovevano prevedere nei bandi di gara in determinate “categorie prioritarie” di prodotti e servizi (così definite in quanto prioritarie per interesse, per volume di spesa e per impatto ambientale), per poter realizzare appalti verdi.
Il Pan è stato recentemente aggiornato con il DM 3 agosto 2023, il quale ha abrogato e sostituito il precedente Piano approvato con Dm 11 aprile 2008 e poi integrato dal Dm 10 aprile 2013. L’aggiornamento si è reso necessario a seguito delle novità normative nel frattempo intervenute, in modo particolare dal Codice appalti. Il vecchio Dlgs 50/2016 aveva infatti introdotto l’obbligo di applicazione dei Criteri ambientali minimi nella documentazione progettuale e di gara, obbligo che è stato riconfermato anche dall’attuale Codice degli appalti (Dlgs 36/2023).
Il Piano d’Azione è stato aggiornato anche per allinearsi alle indicazioni europee su cambiamenti climatici, economia circolare e responsabilità etiche e sociali nelle filiere produttive e per tentare di avviare un monitoraggio nazionale sull’applicazione dei CAM negli appalti pubblici.
Gli appalti verdi nel nuovo codice degli appalti
In definitiva, l’istituto degli appalti verdi è da ricondursi oggi all’art. 57, co. 2, del Codice dei Contratti Pubblici, che come anticipato, conferma l’obbligatorietà nella documentazione progettuale e di gara, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Si può parlare inoltre di appalto verde quando l’aggiudicazione è prevista con l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (ai sensi dell’art. 108, co. 4 e 5), laddove si tengano in considerazione i criteri premianti relativi ai criteri ambientali.