I controsoffitti sono un elemento che costituisce una superficie continua o una schermatura ribassata rispetto al solaio, in modo da formare un’intercapedine più o meno alta per far passare eventualmente gli impianti tecnologici.
Esistono diverse tipologie di controsoffitti e in alcuni contesti come case di campagna o di montagna è preferibile utilizzare controsoffitti rustici in legno in quanto più adatti al tipo di ambiente.
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Controsoffitto rustico in legno a cassettoni (foto di stux – Fonte: https://pixabay.com) |
Cos’è il controsoffitto: tipologie
Il controsoffitto è un elemento tecnologico che permette di abbassare i soffitti ottenendo così i seguenti vantaggi:
- ridurre il consumo energetico per il riscaldamento nei locali troppo alti;
- creare una protezione del solaio in caso di incendio;
- migliorare l’isolamento termico e acustico del solaio;
- creare un’intercapedine per far passare gli impianti.
I controsoffitti si possono distinguere in controsoffitti aperti (cioè quelli che realizzano una superficie che non crea una netta separazione rispetto alla sovrastante intercapedine) e i controsoffitti chiusi (quelli che realizzano una superficie chiusa che delimita la sovrastante intercapedine). I controsoffitti chiusi possono essere a loro volta ispezionabili o non ispezionabili, a seconda che consentano o meno l’agevole accesso alla sovrastante intercapedine.
I controsoffitti non sono, come si potrebbe pensare, un elemento edilizio di recente adozione. Essi erano di comune impiego negli edifici del passato e avevano la funzione di elementi decorativi degli ambienti o di occultamento dell’intradosso dei solai di legno (oggi lasciati generalmente a vista per esempio nelle ristrutturazioni) o delle volte in muratura. Soluzioni tipiche erano quelle realizzate in arelle, cioè con stuoie di canne intonacate, o con elementi a cassettonato di legno, spesso variamente decorati.
Principali funzioni di un controsoffitto
In generale i controsoffitti possono assolvere alle seguenti funzioni quali:
- consentire l’inserimento delle canalizzazioni degli impianti tecnici all’interno dell’intercapedine, creando una sorta di vano tecnico;
- consentire l’installazione di apparecchi per l’illuminazione (plafoniere, spot, etc.) di dimensioni modulari integrabili con il controsoffitto;
- costituire uno schermo fonoassorbente per migliorare le condizioni acustiche dell’ambiente;
- realizzare un elemento decorativo dell’ambiente;
- ridurre l’altezza dei locali fino a un massimo di 270 cm per i locali e 240 cm per i locali tecnici e bagni a seconda dei Regolamenti Comunali.
I materiali con cui sono fatti i controsoffitti devono avere la marcatura CE (regolati dalla UNI EN 13964:2007); inoltre indipendentemente dai materiali con cui sono fatti, vengono richieste le seguenti prestazioni: potere fonoisolante ai rumori aerei (e potere fonoassorbente), reazione al fuoco e resistenza al fuoco, e infine trasmittanza termica.
Cos’è un controsoffitto rustico in legno?
I controsoffitti a intonaco sono costituiti da uno strato di intonaco applicato su una superficie di aggrappo formata da elementi sospesi all’intradosso del solaio tramite fili d’acciaio zincato o distanziali ad altezza regolabile. I controsoffitti a intonaco rustici possono essere distinti in:
- controsoffitti realizzati con tavelline Perret sostenute da tondini di acciaio inseriti nella sagomatura dei fianchi;
- controsoffitti realizzati con lamierini grigliati porta intonaco. Questa soluzione si presta a realizzare anche superfici curve variamente modellate.