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Impianto gas per la casa: quanto costa?

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Se stai costruendo una nuova abitazione oppure stai procedendo con i lavori di
ristrutturazione allora certamente ti starai chiedendo quanto costa realizzare
un impianto gas per l’abitazione. In questa breve guida troverai tutte le
risposte di cui hai bisogno cercando di capire come e quando è necessario fare
un impianto del gas e quali sono i costi effettivi.

impianto gas abitazione
Impianto gas abitazione (foto di PublicDomainPictures – Fonte:
pixabay.com)

Premessa

Sebbene la maggior parte del territorio italiano sia coperto da una rete
pubblica del gas metano ci sono ancora molti posti in cui non esiste, a volte
dovuto a difficoltà oggettive visto la tipologia di terreno. In questi casi si
utilizzano altri sistemi autonomi come ad esempio i
serbatoi o le bombole a GPL. Nel nord Italia il gas metano è
presente praticamente ovunque e serve appunto per il riscaldamento e l’acqua
calda sanitaria. Nelle regioni del sud Italia dove le temperature sono
normalmente meno rigide e gli inverni più brevi spesso è sufficiente un
scaldabagno elettrico e un condizionatore per raffrescare.
Oggi  poi sempre di più si tende a sostituire o integrare le caldaie
tradizionali a metano con caldaie ad alta efficienza energetica alimentate da
fonti di energia alternativa come il solare, eolico e geotermia.

Come e quando fare un nuovo impianto gas per l’abitazione

Attualmente nel nostro paese il gas metano è la fonte di energia più diffusa e
maggiormente utilizzata per il riscaldamento e la produzione di acqua calda
sanitaria. La caldaia a condensazione in classe energetica A+ ha di
fatto sostituito le vecchie caldaie riducendo notevolmente i costi e
aumentando le prestazioni e l’efficienza energetica. Queste caldaie permettono
di raggiungere altissime efficienze con consumi limitati anche in piccoli
impianti autonomi e possono essere integrate anche con l’utilizzo di
pannelli fotovoltaici.

Per riscaldare e produrre acqua calda sanitaria ci sono varie possibilità, fra
cui caldaie a pellets e biomassa, bombole GPL,
impianti geotermici,

etc. ma ad oggi la soluzione più immediata, economica e sicura rimane quella
di installare un impianto a gas. Vediamo quali sono i casi più comuni e come
ottenere un impianto a gas per l’abitazione sia nel caso di
nuova costruzione che di ristrutturazione.

  1. Nuova abitazione: in questo caso oltre alla realizzazione
    dell’impianto vero e proprio è necessario prima provvedere alla richiesta
    del nuovo allaccio e prima attivazione all’ente preposto che provvederà alla
    posa e all’installazione del nuovo contatore. Sottoscrivendo poi un nuovo
    contratto del gas il contatore viene attivato e reso attivo.
  2. Ristrutturazione con contatore presente: nel caso di una
    ristrutturazione in cui sia già presente un contatore del gas bisogna
    accertarsi e verificare se è attivo oppure no. Se è attivo bisogna
    modificare l’intestatario tramite una voltura, se invece non è più attivo
    allora si può fare un subentro e cambiare anche fornitore se lo si
    desidera.
  3. Ristrutturazione senza contatore: se invece stai ristrutturando un
    vecchio immobile in cui non era presente il contatore del gas allora dovrai
    eseguire le stesse operazioni che se stessi costruendo una nuova
    abitazione.

Se non vi è la connessione alla rete pubblica del gas, prima di
iniziare i lavori per realizzare il nuovo impianto è necessario contattare il
fornitore di energia per richiedere e ottenere il nuovo allaccio per le varie
utenze. Normalmente va inviato un modulo di richiesta compilato e firmato,
verrà poi eseguito un sopralluogo da parte di un tecnico per
l’approvazione del preventivo di spesa. Una volta che è stato approvato
il preventivo si procede con la posa e la prima attivazione del contatore.
Tale procedura varia da ente a ente e da comune a comune ma normalmente
richiede sempre almeno un paio di mesi.

Quanto costa l’impianto gas per l’abitazione

Il prezzo finale per la realizzazione di un impianto a gas per l’abitazione
può variare in base a vari fattori come ad esempio le sue dimensioni, il
tipo di caldaia scelto e anche alla tariffa del professionista che
produce la pratica. Poi ci sono i costi vivi dell’allacciamento ad opera
dell’ente fornitore. I costi di posa e allaccio infatti sono molto
variabili anche in funzione della zona geografica, delle difficoltà pratiche
di allaccio, capire se è vicino o lontano dalla rete pubblica, etc. L’impianto
vero e proprio va in funzione della dimensione della casa, più è grande e più
il costo sarà elevato per il maggior numero di termosifoni, il numero di
contatori, etc. Infine anche il costo della caldaia incide che va dai 1000
euro in su.

Ricapitolando i costi di realizzazione di un impianto a gas domestico sono:

  • allacciamento: 200 – 600 euro
  • realizzazione impianto: dai 3.000 euro in su
  • caldaia: dai 1000 euro in su.

Nel caso di ristrutturazione di un impianto esistente il costo finale si può
stimare tra i 2000 e i 5000 euro in base alle dimensioni dell’impianto e a
come è messo l’impianto.

Chi contattare per realizzare un impianto gas domestico

Per realizzare un impianto gas domestico normalmente si contattano queste tre
figure professionali:

Distributore locale: è il proprietario dei contatori ed è colui che si
occupa del trasporto e consegna dell’energia al cliente finale. Ogni zona di
riferimento ha il suo distributore e quindi il cliente finale non può
sceglierlo. Se si contatta il distributore bisognerà comunque contattare
successivamente il fornitore.

Fornitore: si tratta di una società di vendita che opera sul mercato
libero e tutelato e il cliente può sceglierlo e cambiarlo quando vuole in base
alla legge della concorrenza e all’offerta migliore. Se si contatta
direttamente il fornitore si salta un passaggio rendendo le operazioni più
snelle. E’ il fornitore infatti che si occupa di sentire il distributore per
l’allaccio e l’installazione del contatore.

Installatore impianto: è il tecnico come ad esempio un idraulico, che
si occupa della progettazione e installazione vera e propria dell’impianto con
la posa delle tubazioni e il collegamento con gli elettrodomestici e la
caldaia.

Certificazioni impianto gas domestico

Ovviamente qualsiasi impianto a gas domestico deve essere certificato a norma
di legge e rispondere a determinati requisiti di sicurezza. Un
impianto a gas deve essere conforme a quanto riportato nel
DM 37/08,
“decreto ministeriale recante riordino delle disposizioni in materia di
attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”
.

Una volta ultimati i lavori dell’impianto (sia esso nuovo oppure la modifica di
uno esistente) il tecnico che ha eseguito l’installazione deve
obbligatoriamente rilasciare una dichiarazione di conformità che sarà
depositata presso il SUE (Sportello Unico Edilizia) del Comune dove si trova
l’impianto, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ultimazione
dei lavori.

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