Il legno è da sempre uno dei materiali più antichi utilizzati dall’uomo fin dalla preistoria. La natura ci offre una moltitudine di essenze legnose ognuna con caratteristiche qualità e difetti specifici che l’uomo ha saputo capire e conoscere e utilizzare il tipo di legno più adatto in base alle sue esigenze.
Possiamo utilizzare un legno per realizzare la struttura portante di una casa, per creare i pannelli per rivestimenti parietali o per realizzare mobili, oppure realizzare mobili in legno massello, usare il legno per rivestire pavimenti in parquet o ancora utilizzare fibre di legno come pannello termico isolante o per riscaldare.
Insomma il legno è un materiale naturale di cui non potremmo farne a meno.
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Casa realizzata in legno con diverse essenze legnose (foto di kirkandmimi – Fonte: pixabay.com) |
Le essenze del legno: classificazione e tipologie
Il legno è la materia prima ricavata dagli alberi, e precisamente dal fusto delle piante, che è la parte più adatta all’utilizzo in edilizia. In relazione agli impieghi si distinguono diversi tipi di legnami:
- da costruzione: ricavato da tronchi e utilizzato per realizzare elementi strutturali, opere stradali o ferroviarie, palificazioni, etc.;
- per falegnameria: ricavato da tronchi o rami e lavorato con sega e pialla per ottenere tavole, listelli e altri elementi di dimensioni limitate;
- da ebanisteria: ricavato da tronchi e radici di legni duri e compatti, per lavori fini e artistici.
Le essenze del legno sono suddivise in due famiglie principali:
- CONIFERE (o aghifoglie) come per esempio gli abeti e i pini;
- LATIFOGLIE (o dicotiledoni) come ad esempio la quercia e il faggio.
Nella pratica commerciale, si opera invece un distinzione tra:
- legni dolci (o teneri): sono legni dolci gli abeti, pini, pioppi, ontani;
- legni forti: tra i legni forti ci sono i larici, querce, faggi, robinie, frassini.
Questa distinzione pur essendo molto usata, non è basata su criteri di classificazione precisi e corrisponde soltanto parzialmente alle denominazioni usate in ambito internazionale.
Le essenze del legno vengono commercializzate nei seguenti assortimenti:
- LEGNO TONDO: comprende i fusti interi o le parti di fusto idonee alle successive lavorazioni (segagione, sfogliatura, impiallacciatura, etc.). I diametri sono molto variabili, come pure le lunghezze, che vanno dai 4 ai 12 metri per le conifere e dai 2,5 ai 4 metri per le latifoglie;
- LEGNO SQUADRATO: i fusti di larice o di abete, possono essere scortecciati e squadrati grossolanamente fino a conferire loro una sezione tendente al quadrato, senza spigoli vivi. Si ottengono così le travi squadrate denominate a “uso Trieste” o a “uso Fiume”;
- LEGNO SEGATO: dalla segagione si ricavano travi e tavole con sezioni a spigoli vivi.
I vari impieghi del legno in edilizia e nell’arredamento
Le essenze del legno vengono impiegate in edilizia sotto forma di:
1) LEGNAME SEGATO costituito di elementi ridotti nelle forme e nelle dimensioni di uso più comune attraverso lavorazioni di falegnameria (travi, tavole per ponteggi e casserature, etc.). Successive lavorazioni forniscono prodotti di legno massiccio, o massello, quali:
- elementi per strutture portanti in legno;
- elementi per formazione di pareti esterne;
- elementi per pavimentazione (come le essenze lignee più adatte al parquet);
- elementi per rivestimenti (perline);
- telai di serramenti.
2) PRODOTTI DERIVATI da legno per sfogliatura e tranciatura, quali:
- pannelli di legno compensato e panforti;
- pannelli tamburati;
- pannelli sandwich,
- pannelli di particelle, di fibre, di lana di legno, etc.
- agglomerati vari (pannelli in MDF, HDF) ottenuti per agglomerazione a pressione di legno, sfibrato o disgregato.
Dalla corteccia di talune specie arboree viene ricavato il sughero, usato in edilizia per coibentazioni e arredamento.
Un posto a sé merita infine il legno lamellare, un materiale ottenuto dall’unione per incollaggio di lamelle di legno, particolarmente adatto alla realizzazione di elementi strutturali capaci di ottime prestazioni anche su grandi luci.
Essenze del legno: proprietà fisiche e meccaniche
In commercio e in natura esistono moltissime essenze legnose caratterizzate dall’aspetto cromatico, dal colore e dal tipo di venatura.
Il legno infatti è un materiale molto apprezzato in edilizia e nell’arredamento non solo per la sua facile lavorabilità, reperibilità e le sue caratteristiche tecniche, ma anche e soprattutto per il suo valore estetico e la sensazione di calore e accoglienza unico che solo le essenze del legno sanno dare.
La sensazione di “calore” al tatto e le sue venature rendono questo materiale molto apprezzato. Per quanto riguarda le venature e le tonalità del legno potremmo trovare un’analogia con le tonalità e le venature del marmo.
Le principali proprietà fisiche del legno sono:
- Contenuto d’acqua (o tenore di umidità);
- Ritiro che può provocare spacchi longitudinali o l’imbarcamento;
- Massa volumica;
- Conduttività termica.
Le principali proprietà meccaniche del legno sono:
- Resistenza a compressione;
- Resistenza a trazione parallelamente alla fibratura;
- Resistenza a flessione;
- Resistenza al taglio;
- Modulo di elasticità;
- Durezza e resistenza all’impronta;
- Resistenza all’abrasione.
Essendo un materiale naturale, presenta anche delle caratteristiche che non lo rendono particolarmente adatto in certi ambiti.
Ne parliamo verso la fine dell’articolo.
I trattamenti protettivi del legno
Prima della messa in opera il legno viene normalmente sottoposto a trattamenti atti a proteggere dagli agenti organici (parassiti, insetti, muffe, funghi, etc.) e dal fuoco.
1) TRATTAMENTI DI PROTEZIONE DAGLI AGENTI ORGANICI
Si possono raggruppare nel seguente modo:
- trattamenti superficiali: spalmatura o spruzzatura di sostanze antisettiche (vernici, catrami) che vengono assorbite dalle zone periferiche del legno, fino a formare una pellicola protettiva;
- trattamenti per imbibizione o impregnazione: iniezioni o bagni prolungati di sostanze antisettiche;
- carbonizzazione superficiale: esposizione alla fiamma delle superfici da preservare, in modo che carbonizzino per uno spessore di 5-10 mm;
- metallizzazione o silicatizzazione: impregnazione del legno mediante due soluzioni successive che, venendo a contatto, formano un precipitato antisettico che occlude completamente i pori;
- polimerizzazione: impregnazione del legno mediante sostanze capaci di condensarsi in una resina sintetica, che determina l’otturazione di pori.
2) TRATTAMENTI DI IGNIFUGAZIONE
Esistono vari trattamenti di ignifugazione, tra i quali i più comuni sono:
- ignifugazione superficiale: si esegue con vernici a base di silicato di sodio o di potassio, o di fluosilicati alcalini, contenenti polveri di amianto, caolino, o farina fossile in sospensione, che formano una crosta compatta e incombustibile, che isola dall’aria il legno sottostante;
- impregnazione profonda: con le tecniche di impregnazione profonda si ottengono migliori risultati. Esse tendono a produrre la formazione di ceneri che, non lasciano passare l’aria, ostacolando la combustione, oppure sviluppare gas e vapori pesanti, che formano un cuscinetto incombustibile protettivo.
Per poter usare il legno al massimo delle sue potenzialità, è dunque necessario agire preventivamente con alcuni trattamenti.
Le essenze legnose utilizzate in architettura
Di seguito alcune essenze del legno utilizzate in architettura con le sue caratteristiche:
L’Acero: è un legno pregiato e viene principalmente utilizzato nell’arredamento per la produzione di arredi e mobili, sedie, mensole, etc. e per i pavimenti.
Le tavole di Acero hanno una venatura ben marcata e una durezza medio elevata; inoltre l’Acero ha una buona resistenza, in particolare alla flessione, una durabilità
discreta e una media stabilità a resistere alle deformazioni.
discreta e una media stabilità a resistere alle deformazioni.
Il Cirmolo: anche il Cirmolo è un legno pregiato utilizzato per la realizzazione di arredi e rivestimenti si pareti (è il classico legno che troviamo nelle case e rifugi di montagna) oppure utilizzato dagli scultori per realizzare sculture in legno.
Il Cirmolo è caratterizzato da un profumo intenso, dal color miele intenso e caratterizzato dai nodi di colore più scuro. E’ un legno molto tenero, elastico, facile da lavorare e difficilmente attaccabile dagli insetti;
Il Frassino: si tratta di un’essenza lignea molto dura e compatta ma, allo stesso tempo, anche flessibile,
durevole e molto resistente agli urti.
Il legno di frassino viene impiegato per la produzione di tranciati che serviranno per la produzione di mobili ed elementi d’arredo (in particolare per mobili d’ufficio) oppure viene anche utilizzato per la realizzazione di serramenti oppure per fare pavimenti in legno grazie al suo bellissimo aspetto cromatico;
Il Faggio: è il tipico legno da bruciare sul fuoco del camino per riscaldare o per fare le braci ma si presta per essere comunque lavorato nel settore dell’edilizia e dell’arredamento.
Ha buona resistenza all’urto, e buona durabilità, ma è sensibile all’umidità. Altri impieghi del Faggio sono la realizzazione di remi, doghe per letti, imballaggi traversine, compensati e pannelli lamellari massicci.
Aspetti positivi (e qualche aspetto negativo) del legno
Le possibilità di impiego del legno sono sorprendentemente numerose e sono pochi gli elementi costruttivi degli edifici che non possano essere realizzati con questo materiale. Ogni essenza e specie legnosa deve però essere utilizzata secondo le proprie caratteristiche: la scelta dei legnami adatti per ogni uso specifico è operazione non facile che richiede grande attenzione ed esperienza.
I pregi che caratterizzano il legno , sia in misura assai diversa per ciascuna essenza legnosa, sono sintetizzabili in:
- leggerezza e buona resistenza meccanica, in relazione alla direzione delle fibre;
- facilità di lavorazione;
- facilità di impiego nelle costruzioni, grazie alla possibilità di assemblaggio, riparazione e sostituzione di parti;
- buona durabilità in idonee condizioni di messa in opera;
- buona resistenza agli agenti atmosferici e al gelo;
- discrete caratteristiche di isolamento termico.
Per contro i difetti tipici ai quali occorre porre adeguati provvedimenti preventivi, sono:
- facile infiammabilità;
- possibilità di aggressione da parte di parassiti, funghi e muffe;
- diverso comportamento a seconda della direzione delle fibre;
- sensibilità alle condizioni igrometriche ambientali, con conseguente instabilità dimensionale.
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