Oggi andremo alla scoperta delle caratteristiche, dei pregi e dei difetti del tetto piano, tanto amato dagli architetti, tipologia costruttiva che sempre più si sta affermando, per la sua capacità di rendere fruibile un elemento come la copertura degli edifici.
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Il famosissimo tetto piano dell’Unitè d’Habitation, Marsiglia 1952 arch. Le Corbusier(foto di memyselfaneye – Fonte: pixabay.com) |
Cos’è il tetto piano
Il tetto piano così come lo conosciamo oggi è stato introdotto
all’inizio del secolo scorso da un maestro intramontabile dell’architettura moderna Le Corbusier, che con i suoi famosi
5 punti dell’architettura moderna
(rappresentati dalla Villa Savoye a Poissy) ha rivoluzionato l’architettura dettando nuovi canoni estetici e funzionali in contrasto con la tradizione
classica seppur prendendo spunto dall’architettura tradizionale
mediterranea.
Con l’introduzione e l’invenzione del tetto piano è stato possibile
concepire nuove forme estetiche per le opere di architettura e
oltremodo è stato possibile utilizzare uno spazio a cielo aperto altrimenti
sprecato. Inoltre con il tetto giardino è possibile aumentare la
superficie verde avendo inoltre molti benefici in termini energetici
anticipando così di molti anni quelli che sono i principi dell’architettura sostenibile
e a basso impatto ambientale in armonia con la natura.
LEGGI ANCHE: Pilotis: Le Corbusier, l’architetto rivoluzionario
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Villa Savoye Le Corbusier (foto di Fernando Leiva – Fonte: https://www.flickr.com) |
Tetto Piano: caratteristiche
I tetti piani sono caratterizzati da una pendenza molto
contenuta, strettamente necessaria per assicurare l’allontanamento
dell’acqua verso gli scarichi e secondo la normativa sono considerati
tetti piani quelli che hanno una pendenza minore del 5%.
Per questo essi necessitano di un
sistema di impermeabilizzazione costituito da un insieme di strati integrati tra loro, la cui scelta
deve essere fatta tenendo conto di diversi fattori, tra i quali si
possono citare:
- condizioni climatiche del luogo in cui è situato l’edificio, che possono
ripercuotersi sulla copertura attraverso l’irraggiamento solare, le
temperature estive elevate e gli sbalzi termici repentini;
- grado di accessibilità alla copertura e conseguente entità e natura dei
carichi agenti;
- necessità di isolare termicamente l’ambiente interno.
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Edificio moderno con tetto piano (foto di SatyaPrem – Fonte: https://pixabay.com) |
Tipologie di tetto piano
A seconda del tipo di fruizione i tetti piani possono essere:
- tetti piani non praticabili: quando non sono normalmente
accessibili alle persone se non per operazioni di manutenzione; - tetti piani praticabili: quando sono accessibili alle
persone, perchè adeguatamente protetti contro il rischio di cadute e
dotati di pavimentazione. Essi si distinguono in:
- terrazze, quando sono adatte per il soggiorno e le attività dell’utenza;
- tetti a giardino pensile, quando sono dotati di uno strato di terra
sufficiente per le colture; - tetti carrabili, quando sono percorribili da veicoli.
Definizione degli strati funzionali
strati principali:
1) Strato di impermeabilizzazione
A seconda delle tecniche e dei prodotti impiegati lo
strato di impermeabilizzazione può essere realizzato con:
- impermeabilizzazione a caldo;
- impermeabilizzazione a freddo;
- impermeabilizzazione con membrane bituminose;
- impermeabilizzazione con membrane sintetiche.
Lo strato di impermeabilizzazione va protetto dall’azione di
eventuali carichi e da quella dei raggi ultravioletti dannosi per le
membrane, per cui è necessario sovrapporre uno strato di protezione
superficiale.
La protezione superficiale può essere fatta tramite:
- impiego di membrane autoprotette (protezione leggera);
- protezione mediante strato di ghiaietto (protezione pesante);
- protezione mediante pavimentazione su massetto;
- protezione mediante pavimentazione drenata.
La corretta impermeabilizzazione dei
tetti piani presuppone il rispetto di specifici accorgimenti
esecutivi riguardanti in particolare i cornicioni, gli imbocchi dei
pluviali, i risvolti verticali e i giunti di dilatazione.
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2) Strato di pendenza
Lo strato di pendenza ha la funzione di consentire il corretto
smaltimento delle acque meteoriche. La sua pendenza può variare, a
seconda dei casi, dallo 0,5 % fino al 5%. Esso è in genere realizzato
con un getto di calcestruzzo normale o di aggregati leggeri, con uno
spessore di almeno 3-5 cm e spianato in modo da eliminare irregolarità
che possano rendere difficile la posa degli strati sovrastanti.
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Tetto piano (foto di sanremo-domains – Fonte: pixabay.com) |
3) Strato di separazione
Lo strato di separazione ha la funzione di evitare i danni prodotti
da eventuali movimenti relativi tra il supporto e lo strato di
impermeabilizzazione.
4) Strato di isolamento termico
Oltre alla coibenza termica, lo
strato di isolamento termico
deve garantire una adeguata resistenza ai carichi di esercizio e ai pesi
propri previsti sulla copertura. Per questo deve essere realizzato con
pannelli termoisolanti di bassa comprimibilità.
5) Barriera al vapore
La
barriera al vapore
assume la duplice funzione di impedire la condensazione del vapore
all’interno degli strati della copertura e di proteggere lo strato
isolante dall’umidità contenuta negli strati sottostanti non ancora
sufficientemente asciugati.
6) Strato portante
Lo strato portante (in genere in calcestruzzo) ha la funzione
di resistere ai carichi di esercizio della copertura e al peso proprio dei
suoi strati costituenti. In un tetto piano può essere costituito da
una soletta di
calcestruzzo armato, da un solaio misto di latero-cemento, da pannelli di copertura
prefabbricati, come anche da un tavolato di legno, da pannelli truciolari,
etc.
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Tetto piano (foto di SatyaPrem – Fonte: https://pixabay.com) |
Quali sono i pregi del tetto piano
Il tetto piano consente spesso di rendere utilizzabile la
copertura, che può diventare il prolungamento esterno di un’abitazione,
o, in qualche caso, un vero e proprio
giardino.
Vediamo quali possono essere in sostanza i pregi di un
tetto piano:
- il tetto piano è diventato un must dell’architettura moderna e
contemporanea; - il tetto piano (quando calpestabile) permette di essere vissuto
e utilizzato come una terrazza o come un giardino con notevoli
benefici ambientali ed energetici; - il tetto piano è di più facile realizzazione e ha bisogno di
minore manutenzione rispetto a un tradizionale tetto a falde; - il tetto piano consente anche una più facile installazione di
un
impianto fotovoltaico.
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Tetto giardino (foto di sanremo-domains – Fonte: https://pixabay.com) |
Quali sono i difetti del tetto piano
Anche se il tetto piano a livello estetico e formale è molto
interessante questo tipo di copertura presenta anche non pochi
difetti :
- nel nostro paese, soprattutto nelle città dove il tessuto urbano
esistente è fortemente caratterizzato da edifici in muratura con tetto
a falde il tetto piano fa fatica ad integrarsi con il contesto; - bisogna prestare attenzione alla fase di realizzazione che deve essere
fatta “a regola d’arte”; - è importante che le pendenze per l’acqua piovana siano corrette come i
pluviali devono esserre correttamente dimensionati per il carico
d’acqua; - sarebbe da evitare in regioni con precipitazioni piovose e nevose
abbondanti; - massima cura e attenzione nella posa della barriera al vapore e dello strato isolante.
Conclusioni
Il tetto piano è sicuramente un tipo di copertura “moderna” amata
dagli architetti e offre sicuramente moltissimi vantaggi in quanto
permette di realizzare una superficie calpestabile e addirittura un vero
e proprio giardino recuperando area verde e migliorando la qualità
dell’aria e dell’ambiente. Daltro canto presenta costi di realizzazione
maggiori e necessita della realizzazione a “regola d’arte” con
particolare attenzione alle pendenze e alle membrane impermeabilizzanti
per evitare infiltrazioni d’acqua che possono essere pericolose. Inoltre
i tetti piani sono indicati per climi temperati e con poche
precipitazioni nevose (ad esempio non sono indicati per zone di
montagna).
Il tetto a falde è più antico e rappresenta una copertura di tipo
tradizionale realizzata con coppi o tegole di vario tipo (se ti
interessa leggi acnhe:
Quali sono i tipi di tegole per tetti). Di certo anche questa tipologia di copertura necessita delle dovute
accortezze in fase di progettazione e realizzazione. Inoltre un manto di
copertura in coppi o tegole è soggetto col tempo al deterioramento e ha
bisogno di maggiore manutenzione rispetto al tetto piano.
In ogni caso nella scelta di una o dell’altra
tipologia di copertura bisogna sempre tenere conto anche del
contesto edilizio in cui ci si trova ad operare e dell’area geografica
dove è collocato l’edificio.
LEGGI ANCHE: Tetto a giardino pensile: caratteristiche e vantaggi