I radiatori sono dei terminali di erogazione, o corpi scaldanti, e
fanno parte dell’impianto di riscaldamento. Sono gli elementi che emanano e
infondono il calore all’interno degli ambienti. Essi possono essere di diverse
tipologie. Vediamolo assieme.
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Radiatore in ghisa Savoy (foto di Comune Brescia – Fonte: flikr.com) |
Tipologie di corpi scaldanti
I terminali di erogazione, o corpi scaldanti, sono gli
elementi dell’impianto termico che servono a trasferire il calore del fluido
vettore per conduzione all’interno dell’abitazione, e sono alimentati
dall’impianto mediante la rete di distribuzione.
In commercio esistono i seguenti tipi di corpi scaldanti di tipo
tradizionale:
- Radiatori in ghisa, di acciaio, di alluminio (detti anche
termosifoni) - Termoconvettori (a convezione naturale)
- Ventilconvettori (a convezione forzata)
- Aerotermi
- Strisce radianti
- Pannelli radianti a pavimento
o a soffitto.
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(immagine di Painter06 – Fonte: pixabay.com) |
Caratteristiche radiatori in ghisa
I corpi scaldanti più comunemente usati sono i radiatori che offrono
un’ampia superficie di scambio termico, riescono a garantire un
riscaldamento uniforme degli ambienti, e hanno ingombri e costi abbastanza
contenuti.
Essi sono costituiti da una serie di colonne di varia altezza che formano
gli elementi, a loro volta combinabili modularmente a partire da un minimo
di 3 elementi. L’installazione dei radiatori è indicata nelle case di civile
abitazione, negli uffici con un numero pressoché costante di persone e nei
servizi igienici. Essi scaldano l’ambiente sia per radiazione che per
convezione, producendo i moti convettivi e la circolazione naturale
dell’aria. Ecco perchè è opportuno non coprire o ostacolare in nessun modo
il termosifone affinché possa riscaldare nel modo più efficiente
possibile.
I radiatori sono adeguatamente dimensionati in base alla grandezza
dell’ambiente da riscaldare e vengono collocati vicino o sotto le finestre e
la porta d’ingresso, nei punti cioè di maggiore dispersione termica.
Posizionamento dei radiatori
La scelta della posizione dei radiatori all’interno della stanza è
condizionato principalmente dai seguenti fattori:
- architettura del locale
- esigenze di arredamento
- condizioni termotecniche dei locali attigui
- costi di installazione.
Normalmente la posizione più razionale dei radiatori è contro una parete
esterna. In questo modo si ottiene una distribuzione del calore più
uniforme.
Tipologie di radiatori
Come abbiamo visto i radiatori sono i terminali di erogazione maggiormente
utilizzati e ne esistono tre tipologie che si differenziano sia per il
materiale con cui sono fatti sia per la resa e la velocità di scaldarsi,
propagare il calore e rimanere caldi una volta spenta la caldaia.
- Radiatori in ghisa: i radiatori in ghisa sono più pesanti e
imponenti di altri tipi di radiatori e in genere vanno bene su ambienti
grandi e rustici, ma possono tranquillamente essere installati in un
appartamento. I radiatori in ghisa hanno una inerzia termica maggiore, per
cui hanno bisogno di un maggior tempo per portarsi a regime, però
mantengono più a lungo il calore anche quando la caldaia è spenta. Inoltre
non sono soggetti a corrosione. - Radiatori in acciaio: i radiatori in acciaio hanno una inerzia
termica molto bassa e sono soggetti a corrosione - Radiatori in alluminio: questi radiatori sono sicuramente quelli
più diffusi perchè sono molto leggeri e hanno un elevato coefficiente di
conduzione. Sono prodotti in varie forme, dimensioni e colori.
Tipi di radiatori in ghisa
I radiatori in ghisa negli ultimi anni hanno preso sempre più piede grazie
alla loro affidabilità e durata nel tempo. Essi si possono dividere in due
tipi:
Radiatori in ghisa a colonna: sono quelli classici del tutto simili
agli altri tipi di radiatori in alluminio. Hanno la caratteristica di
essere composti a colonne che formano gli elementi e i moduli.
Radiatori in ghisa a piastre: sono quelli più moderni di ultima
generazione che oltre a scaldare l’ambiente diventano un vero e proprio
elemento di arredo, ideale per esempio per un appartamento arredato in
stile minimalista.
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Vantaggi e Svantaggi dei radiatori in ghisa
Analizziamo ora quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei termosifoni in
ghisa, alcuni dei quali li abbiamo già citati in precedenza. I principali
vantaggi sono:
- Affidabilità e resistenza
- Sicurezza
- Bassi costi di manutenzione
- Modularità
- Elevata inerzia termica
- Design ed estetica
- Facilità di posizionamento
Tra i principali svantaggi invece ci sono:
-
- Tempi di riscaldamento della stanza più lunghi
- Maggiore quantità di acqua da scaldare
- Poco adatti ad ambienti piccoli
- Necessitano di manutenzione (lavaggio interno ed esterno, verniciatura e
sfiato).
Modalità di collegamento alla rete di distribuzione
I termosifoni in ghisa, come tutti gli altri corpi scaldanti, fanno
parte integrante dell’impianto termico di una abitazione dove sono presenti
la rete di distribuzione del fluido vettore e la caldaia che scalda l’acqua.
L’acqua scaldata dalla
caldaia,
passa per la rete di distribuzione e arriva al radiatore in ghisa che inizia
a diffondere il calore.
I radiatori in ghisa possono essere collegati alla rete di distribuzione in
due modi:
- tradizionale: prevede una valvola superiore di regolazione sulla
mandata e una inferiore (detentore) sull’uscita. Con entrambe le valvole
chiuse il radiatore può essere rimosso senza che si debba scaricare
l’acqua dell’impianto. - moderno: questo sistema prevede l’installazione di una valvola di
miscelazione a quattro vie.
In entrambi i casi che ciascun radiatore disponga della valvola di sfiato,
posta nella parte superiore, che consente di eliminare l’aria che può
trovarsi nel radiatore, la quale, se presente, ostacola il regolare flusso
dell’acqua.
Potenza termica radiatori in ghisa
Indicando con Q la potenza termica necessaria per il
riscaldamento di un determinato ambiente e con n il numero di
elementi di data altezza e larghezza, ciascuno dei quali fornirà una potenza
termica q ricavabile dalle tabelle fornite dai produttori, il numero
di elementi necessari per scaldare un ambiente sarà dato dalla relazione:
n = Q/q
I valori di q forniti dalle tabelle valgono per differenze Delta t di
temperatura tra fluido scaldante e ambiente di 60°C, considerando una
temperatura media del fluido di 80°C e una temperatura ambiente di
20°C.
Potenza termica radiatori |
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Scheda tecnica radiatori in ghisa
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