La demolizione di una parete è una delle pratiche più comuni in edilizia nel caso si eseguano lavori di ristrutturazione di un appartamento per modificare la distribuzione degli spazi e per ricreare un ambiente aperto e open space come nel caso di una zona giorno con angolo cottura. La domanda che ci poniamo e che cerchiamo di dare una risposta in questo articolo è: per demolire una parete servono permessi?
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Lavori di ristrutturazione e demolizione pareti (foto di Anemone123 – Fonte: https://pixabay.com) |
Quando è possibile demolire una parete
Generalmente quando si eseguono lavori di ristrutturazione demolire una parete è una pratica comune e che si fa generalmente senza problemi a meno che siano delle tramezze e quindi pareti non portanti e che siano pareti senza tubazioni o impianti al loro interno. Le pareti interne, o tramezzi, sono elementi la cui funzione principale è quella di ripartire lo spazio interno degli edifici in locali di dimensioni e caratteristiche conformi alle specifiche destinazioni e possono essere pareti in laterizio intonacate, oppure pareti in cartongesso.
Queste ultime sono particolarmente adatte per determinati interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti in virtù delle seguenti caratteristiche:
- sono molto leggere, specie se paragonate con quelle di mattoni e blocchi;
- sono di rapida posa in opera e non richiedono l’applicazione dell’intonaco, ma solo le comuni operazioni di tinteggiatura;
- sono infine facilmente demolibili, con minore disagio (polvere, rumore) e minore produzione di macerie di quelle tradizionali in muratura.
Per eseguire interventi di ristrutturazione comunque bisogna sempre avvalersi di un professionista (geometra o architetto) che ci farà un progetto da presentare poi in Comune per l’ottenimento dei vari Permessi e individuerà quali pareti si possono demolire e quali no. Per esempio se una parete è portante allora si può solo eventualmente fare dei fori oppure qualche modifica ma con un progetto di un ingegnere edile, mentre non è possibile demolire una parete anche nel caso l’edificio sia sottoposto a vincoli ambientali o paesaggistici.
Che permessi servono per demolire una parete?
Quando si affrontano lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che comportano demolizioni di pareti interne è necessario presentare una Scia in Comune con progetto firmato da un professionista (geometra o architetto) con tutta la documentazione necessaria compresa la Comunicazione di fine lavori e la Certificazione del collaudo finale e la certificazione ENEA per poi eventualmente chiedere gli incentivi fiscali. Alla fine dei lavori bisognerà poi presentare agli agli uffici dell’Agenzia del Territorio la richiesta di variazione catastale, corredata della nuova planimetria catastale con le nuove variazioni sempre firmata da un progettista abilitato alla firma. Entro 15 giorni dalla data di comunicazione di fine lavori, bisogna poi richiedere in Comune il certificato di agibilità, che attesta la presenza di condizioni di sicurezza, di igiene, di salubrità e di risparmio energetico dell’edificio, secondo le norme vigenti.Nel caso la ristrutturazione sia più “pesante” e vengano modificate anche le pareti portanti allora sarà necessario richiedere un Permesso di Costruire, mentre se le modifiche alle pareti sono minime allora sarà sufficiente una Cila (Comunicazione di Inizio Lavori). In ogni caso è necessario avvalersi della consulenza e del progetto di un geometra o architetto per presentare le pratiche in Comune. C’è da dire poi che ogni Comune ha il suo Regolamento Comunale e quindi è sempre bene parlare di persona con il tecnico comunale che istruisce la pratica per discutere caso per caso su come muoversi al meglio trovando la strada migliore. Questo per fare le cose in regola, altrimenti la soluzione è demolire una parete senza dire niente a nessuno ma in questo modo faremo un abuso edilizio.