Il geotessuto, o comunemente, tessuto non tessuto è un materiale molto utilizzato in edilizia.
Scopriamo dove viene utilizzato, le caratteristiche, i vantaggi e i prezzi.
Cos'è il geotessuto e come si usa
Il geotessuto, comunemente chiamato anche tessuto non tessuto (TNT), è uno strato filtrante e drenante, formato generalmente con non tessuti di fibre sintetiche imputrescibili.
Proprio per la sua qualità di strato separatore e filtrante il geotessuto è particolarmente impiegato nella realizzazione di pavimentazioni in masselli di calcestruzzo, nella realizzazione di giardini pensili e ogni volta che c’è bisogno di separare due strati.
Prezzi e tipologie di Tessuto non Tessuto
Membrana in TNT geotessuto da 100g/mq
Dimensioni rotolo 50 cm di larghezza x 200 cm di lunghezza (10 mq)
ALTRE DIMENSIONI DISPONIBILI rotolo geotessuto da 100g/mq:
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Membrana in TNT geotessuto da 150g/mq
Dimensioni rotolo 50 cm di larghezza x 200 cm di lunghezza (10 mq)
ALTRE DIMENSIONI DISPONIBILI rotolo geotessuto da 150g/mq:
Membrana in TNT geotessuto da 300g/mq
Dimensioni rotolo 100 cm di larghezza x 200 cm di lunghezza (20 mq)
ALTRE DIMENSIONI DISPONIBILI rotolo geotessuto da 300g/mq:
Come fare la posa in opera
La messa in opera del geotessuto è estremamente semplice ed economica. Viene fornito generalmente in rotoli e una volta srotolato basta solo appoggiarlo sopra lo strato interessato.
Le caratteristiche infatti sono:
- idrorepellenza
- resistenza a temperature basse ed anche elevate
- morbidezza o almeno non abrasività al tatto.
Insomma, il geotessuto è un materiale fondamentale in edilizia e può avere svariati utilizzi sia nelle piccole che nelle grandi opere. Oltre alla flessibilità e alla facilità d’uso è anche un materiale econonomico.
Funzioni principali
Il TNT, a seconda di come e dove viene impiegato, può assolvere a queste tre funzioni:
- Rinforzo: agisce come strato di rinforzo quando il terreno in sito ha basse proprietà meccaniche permettendo una migliore distribuzione dei carichi. Posto alla base dei rilevati stradali contribuisce alla ripartizione dei pesi e ne garantisce la stabilità globale del terreno. Aumenta la portanza del terreno e permette di risolvere anche i problemi di capacità portante quando si debbano realizzare piazzali per parcheggi o movimentazione mezzi, su terreni a grana fine.
- Separazione: separa due strati di terreno con differenti granulometrie. Nella realizzazione di strade e piazzali, previene la compenetrazione del pietrisco nel terreno di sottofondo a granulometria più fine.
- Filtrazione: funge da filtro tradizionale, consentendo all’acqua di scorrere liberamente, impedendo la migrazione delle particelle fini di terreno verso gli strati a granulometria maggiore.
Applicazioni del TNT in edilizia
Il geotessuto è un materiale sintetico che ha la funzione filtrante e che ha molteplici applicazioni nel campo dell’edilizia in generale.
Per quanto riguarda le pavimentazioni in masselli di calcestruzzo, il TNT viene messo prima della stesura della sabbia di allettamento dei masselli impedendo che questa svanisca nel sottofondo, provocando piccoli avvallamenti della pavimentazione. Viene anche usato nelle pavimentazioni in betonelle autobloccanti, specialmente se sono anche carrabili e su terreni instabili
Mentre nella realizzazione dei giardini pensili, viene messo tra lo strato drenante costituito da ciotoli e il terreno di coltura, al fine di impedire la penetrazione verso il basso delle parti più fini del terreno di coltura.
Trova applicazione anche nella realizzazione di opere idrauliche, a protezione di argini fluviali e marittimi.
In definitiva, il tessuto non tessuto è usato ogni qualvolta sia necessario una separazione tra strati a diversa granulometria o per effettuare una migliore ripartizione dei carichi.
Geotessuto: una “coperta” per salvare lo scioglimento dei ghiacciai
La riduzione dei ghiacciai alpini è un fenomeno che si sta accentuando negli ultimi anni a causa del surriscaldamento climatico in atto. Infatti, oltre l’80% dei ghiacciai sta manifestando chiari e visibili impatti di questi cambiamenti e gli oltre 800 ghiacciai italiani nell’ultimo secolo hanno mostrato ingenti perdite superficiali e volumetriche.
In realtà ben poco si può fare per mitigare gli effetti del riscaldamento atmosferico sui ghiacciai alpini, tra questi un tentativo è stato quello di utilizzare una copertura protettiva superficiale con teli in geotessuto.
Il telo, un “tessuto non tessuto” bianco puro, agisce creando una barriera fisica tra i raggi solari e la neve e il ghiaccio sottostanti, limitandone così la fusione durante il periodo estivo.
Questi esperimenti sono stati fatti per la prima volta nel 2008 tramite ricercatori dell’università di Milano proprio per ridurre gli effetti devastanti del riscaldamento globale sui ghiacciai alpini. Un altro esperimento è stato fatto nel 2008 nel ghiacciaio della Presena nel gruppo della Presanella.
Il TNT steso su una superficie di ghiacciaio, riduce effettivamente l’ablazione della neve invernale e primaverile e soprattutto del ghiaccio sottostante preservando uno spessore decente di giaccio e neve rallentando così lo scioglimento.
A ogni modo, però, è impensabile ricoprire tutti i ghiacciai italiani ed europei e quindi, seppur una buona soluzione, di fatto è poco fattibile.
Tessuto non tessuto puo essere messo tra sottofondo e riempimento poi tra riempimento e la sabbia ? Grazie
Salve, il geotessuto detto anche tessuto non tessuto, è uno strato separatore e filtrante e va di solito messo a contatto con il terreno.